Per molti è stata una sorpresa, un mese fa, notare che al posto dello storico fabbricato color rosso-mattone, oggi c’è un vasto piazzale contornato da altri palazzoni, la cui destinazione è intuibile: centro commerciale e residenziale in posizione strategica, a pochi minuti dal centro, agli inizi di via Cividale per chi è diretto verso la cittadina longobarda. Un lettore potrebbe chiedersi: “Cosa ci lega?”. Forse non tutti sanno che la Casa rossa di Udine ha svolto un prezioso ruolo sociale ed economico, fino agli anni ’60. Era il capolinea della breve catena che oggi definiamo “dal produttore al consumatore”, una piccola ma efficiente piazza d’affari, utilizzata per decenni dai nostri nonni e bisnonni. La città era riscaldata a legna o a carbone, ma la maggior parte delle case e dei palazzoni non aveva lo spazio necessario per immagazzinare grandi quantità di combustibile. Il volume ideale corrispondeva al contenuto di un carro trainato dal cavallo. Il piazzale interno della Casa rossa era il punto d’incontro tra il produttore e il cliente, tra domanda e offerta …