Girare per il centro di Bruxelles è come attraversare autentiche ‘gioiellerie’, ma di cioccolata e cioccolatini. La fantasia, la cura nella presentazione del prodotto rendono unica la capitale belga, punto di riferimento europeo del “cibo degli dei”, la cioccolata. La scoperta del cacao avvenne nel XVI con i Conquistadores spagnoli, mentre in paese è stato necessario attendere circa quattrocento anni, subito dopo la II Guerra mondiale. Fino ad allora il cioccolatino, la squisita bevanda e la cioccolata erano un autentico alimento di nicchia, di chi se lo poteva permettere, di chi aveva assicurati il pranzo e la cena, insomma non dov’era necessario soddisfare altre priorità. Divenne popolare il “formaggino”, uno spicchio di cioccolata rivestito di carta stagnola, simile al prodotto caseario cremoso, ingrediente di gustosi panini. Ci fu una ben più larga diffusione grazie ai nostri lavoratori occupati in Svizzera, poiché al loro rientro a casa per Natale portavano generose quantità di cioccolata, al latte, con noccioline, riso e wiskey. Oggi la tavoletta è sempre molto richiesta. Ha il sul meritato posto d’onore nella top-ten dei cibi più richiesti.