11.09.2024  Fastidiosi insetti nel riso.

(Articolo di Elvira C.)

Il riso è un alimento naturale che non subisce modificazioni sostanziali e quindi ha dei problemi solo in caso di una non corretta conservazione per almeno 15-20 giorni, cioè la formazione della “farfallina” ma soprattutto del “punteruolo”. Quest’ultimo insetto è riconoscibile dalla forma allungata e dalla presenza di una specie di proboscide, con la quale scava all’interno del chicco per deporvi le uova; si adatta facilmente all’ambiente domestico e può deporre le uova solo all’interno del cibo e non nella credenza, perciò per eliminarlo è sufficiente gettare via tutti i prodotti infestati. Questo insetto ha le ali e perciò è necessaria comunque un’accurata pulizia della dispensa.
Ma come conservare nel modo migliore il riso?
La dispensa non deve essere né umida né vicina a fonti di calore, come un termosifone o una finestra esposta al sole. Si può lasciarlo nel sacchetto in cui si trova o al massimo travasarlo in un barattolo di vetro. Per sicurezza, in estate si può conservare il riso in frigorifero, meglio se in un barattolo o in un sacchetto per alimenti, per preservarlo dall’umidità. Le ditte produttrici lo immagazzinano in celle frigorifere tenute ad otto gradi. La soluzione migliore è riporlo nel freezer, poiché i chicchi non congelano e quindi si possono prelevare nella quantità desiderata senza difficoltà. Anche se il freezer è più asciutto del frigorifero, è bene comunque inserire il contenitore del riso in un ulteriore sacchetto, perché non assorba l’odore di altri alimenti, soprattutto pesce o funghi.

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