15.10.2024  Ciclamini.

Scendendo lungo il sentiero che porta al fiume si possono scorgere, tra le rocce, gli ultimi ciclamini della stagione che quest’anno, forse a causa delle numerose piogge, si sono mostrati di meno. Ci sono state annate in cui, appena imboccato il sentiero, si veniva avvolti dl loro intenso profumo  talmente tanti ce ne erano! Anche per questo si è dato il nome “Parco dei Ciclamini” alla forra del Natisone che da Ponteacco arriva a Biarzo. In questo periodo non c’è casa che non ne abbia uno alla finestra e di ogni colore. E pensare che è un fiore tornato in voga solo nel diciannovesimo secolo; prima, essendo velenoso a causa di una sostanza tossica (la ciclamina, glucoside con effetti purgativi), non era apprezzato per le sue qualità ornamentali; nel Medioevo addirittura si credeva che una donna incinta potesse abortire solo se lo calpestava!  In Giappone è il fiore sacro dell’amore, forse a causa delle foglie cuoriformi; nell’antica Roma e tra i greci il ciclamino era un fiore portafortuna capace di respingere le influenze negative.    E’ bene ricordare che i ciclamini del bosco sono protetti ed è vietato raccoglierli. Guardare e non toccare! Nella foto: ciclamini a Biarzo.

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