13.12.2024 Santa Lucia.

In tutto il mondo i bambini aspettano Babbo Natale ma a Ponteacco, così come in molte altre località, la notte tra il 12 e il 13 dicembre si aspettava il passaggio di Santa Lucia. Arrivava dal cielo guidata dal suo asinello e portava, su un piccolo carro, dei semplici doni casa per casa. Era velata (simbolo della cecità) e i bambini ne riconoscevano l’ombra passare sotto le finestre e la immaginavano bere il latte e mangiare i biscotti che ogni bimbo le lasciava sul davanzale apposta per ristorarla nel lungo viaggio; e non mancava il fieno per l’asinello! Molti giurano di aver sentito il suo campanello e di essersi nascosti per non essere visti dalla Santa che, altrimenti, avrebbe buttato cenere nei loro occhi. I racconti coloriti degli adulti aumentavano la credulità dei piccoli che, dopo aver visto San Nicolò a Sorzento, aspettavano il 13 dicembre con gioia. Per i “grandi” Santa Lucia rappresentava l’avvicinarsi del solstizio d’inverno e, finalmente, l’arrivo di giornate più lunghe; il detto, infatti, dice “Santa Lucia è il giorno più corto che ci sia”. In Friuli dicono: “A Nadal un pit di gjal, a Prin da l’an un pit di cjan, a Pifanie un pit di strie”, riferito alla lunghezza delle ombre che iniziano ad accorciarsi.

Una Chiesa intitolata a San Lucia si trova a Cravero di San Leonardo, del 1454, con affreschi di Jarnej di Škofia Loka e un altare ligneo di Lukas Scharf del ‘700.

Foto dal web.

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