25.12.2024 Buon Natale in Poesia.

Da “Paese di Frontiera” di Dino Menichini, capoverso 2.

Non urla più la bora che pur ieri vorticava in un folle carosello

l’ultima neve, i cani non abbaiano più: sugli orti è sceso

un silenzio incredibile, la vita sarebbe una parvenza se oltre i vetri

della tua casa i lumi del presepio non dicessero oggi una precisa

data di fine anno. Dòbar Bosìč sussurro, e trasalisco

ritrovando la tua nella mia voce. An tebè, pure a te il Natale porti

serenità e letizia, questa pace che i lumi del presepio intorno effondono

sia con te oggi e sempre.

Da quanti anni, da un tempo immemorabile, il povero paese di frontiera

si restringe ancor più nel mite lume del Natale che dona dolci e neve

ai bambini, una festa di pensieri, il riposo di un giorno alla fatica.

Finalmente una tregua anche per te che salivi nel bosco perché il tavolo

avesse muschio in abbondanza e il grande abete raggiungesse

il soffitto. Lievissime le dita disponevano ghiaia e statuine

intorno alla capanna di Gesù, multicolori globi e caramelle

fra i rami dell’eccelso albero di Natale. Io specchiavo

nei tuoi occhi ridenti la segreta sorda invidia del povero che sa

di avere della festa la più piccola briciola. Eppure lieto

Dòbar Bosič ti sussurravo, e attendere

la risposta An tebè, e il tuo bacio, era il Natale più vero.

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