Le Ceneri segnano la fine del Carnevale e i periodi di festa e anticipano la prima domenica di Quaresima che sarà la prossima, il 9 marzo. E’ una ricorrenza di molte chiese cristiane, non solo di quella Cattolica, in cui si inizia un periodo di almeno 40 giorni di digiuno e penitenza; in tutte le chiese si celebra la Messa con la segnatura del capo dei fedeli con una croce di cenere. Il Mercoledì delle ceneri non si dovrebbe mangiare la carne ( la tradizione intende “carni” tutte quelle di animali che erano presenti sull’arca di Noè!) ma è concesso il consumo di pesce, considerato il cibo dei poveri…una volta; la dottrina dice che questa astinenza riguarda tutte le persone dai 18 ai 60 anni, quindi molti dei Ponteacchesi oggi sono esentati! Nelle famiglie friulane è tradizione mangiare il baccalà o l’aringa affumicata accompagnata da polenta; molti sono i locali che propongono proprio questi menù. Se volete mantenere la tradizione e cucinare l’aringa, ecco due modi di prepararla: aringhe lessate in acqua e latte (250 ml) per mezz’ora, scolate, pulite (cioè togliete la lisca), condite con olio e pepe; aringhe sulla piastra ( adagiata su carta forno) oleata, condite con olio e pepe…poco sale, questo pesce è di per sé salato. Cucinare il baccalà è più complesso e, per concludere, ecco il motto di Nonna Gina che lo cucinava in una osteria di Spilimbergo :” Par fâ un bon bacalà bisugne falu bati di un mat e ciunçâ di un vuarp” ( Per fare un buon baccalà bisogna farlo battere da un pazzo e cucinare da un cieco). Foto Biblioteca dell’immagine, Pordenone.
