Il nostro caro fiume con le sue chiare fresche e dolci acque … Forse non tutti sanno che l’idronimo “Natisone” è noto almeno dal 50 a.C. Un nome, dunque, dalla remota origine derivato dal verbo nătāre, nuotare, scorrere. È certo che il nostro fiume prese il nome di Natissa, quando raggiungeva direttamente il mare di Grado, dopo aver alimentato il fiorente porto di Aquielia. La variante „Natisòn” pare sia stata assunta proprio dagli abitanti della laguna di Grado, per poi rislaire come idronimo unico per tutta l’asta del fiume. I fonemi “iso, is, ens, iss” sono di provata origine celtica con riferimenti alla mitologia irlandese e cimrica collegati alla venerazione del dio „Neud”, guerriero e padre delle sorgenti. „Nou-dent-s” si incrocia con la base latina “na-, na-t, natis-is”. Possiamo ipotizzare che il punto di partenza dell’idronimo „Natisone” sia il nome stesso dell’acqua rafforzato da quello del dio celtico Noudens, divinità-re, re pescatore, re delle acque superiori (cielo) e di quelle inferiori (fiumi). Il cambio romano di toponimo, in una forma suggestivamente simile è tipico della colonizzazione romana. Gli esempi di tale „politica linguistica” sono numerosi in tutti i territori da loro amministrati. Chiamiamolo „tentativo” di nascondere o rimuovere il toponimo originale con tutte le sue associazioni religiose e rituali, sostituendolo con la forma assonante di „Natissa”, che rappresenti dunque le nuove connotazioni sociali e culturali dei nuovi dominatori.