Qualcuno ha paragonato gli esperti medici agli economisti, che sbagliano sempre e non dubitano mai. Il rischio è che l’immagine complessiva della medicina non ne esca bene. Quel che resta di tanto parlare, di tanta saccenza è l’impressione sgradevole di una comunità scientifica divisa in clan, con livelli di egocentrismo, di protagonismo e atteggiamenti da “prima donna” davvero molesti. Molti di noi, a sentirli blaterare, hanno preferito cambiare canale, voltare pagina, sintonizzarsi altrove. E questo sarebbe il momento giusto per far capire all’opinione pubblica la differenza tra gli scienziati seri e i ciarlatani, guaritori e spacciatori di bufale che infestano il web. La forza della scienza sta proprio nel dubbio, diciamo nella sua natura probabilistica, nella mancanza di dogmi, insomma. Invece questa comunicazione così boriosa del sapere medico, questa sua ostentazione “da camice bianco” rischiano di far assomigliare il dibattito scientifico a un combattimento. Tra polli.