Fin dall’origine dei primi insediamenti umani nelle Valli, queste terre hanno espresso la propria vocazione agricola creando una cultura legata alla terra e ai suoi ritmi: i nostri quadrisnonni e oltre possono essere dipinti, per la maggioranza, come persone semplici, dalla cultura piuttosto modesta, ma di una forte pietà. In un mondo come quello agricolo, lo abbiamo detto più volte, di sussistenza, soggetto ad equilibri precari, la protezione e la presenza divina potevano aiutare a superare o a sopportare le innumerevoli prove che l’ambiente vissuto richiedeva: la fede era salda e molto spesso sinceramente vissuta. Era un epoca assalita da carestie, da guerre, da pestilenze umane e animali e dalle difficoltà collettive e individuali, quindi si moltiplicavano i ricorsi al divino, come appoggio, come fonte di risposta e i primi intercessori presso Dio erano i santi ai quali rivolgersi per richiedere protezione e benefici a Cristo, unica vera salvezza. Tutte le case di Ponteacco avevano un’immagine sacra incorniciata, fissata al muro e spesso con una lampadina fioca, rossastra alla base del quadro …