Interessantissima anche se molto parziale (non può che essere tale) descrizione del mondo dei funghi da parte della Redazione della Proloco di Ponteacco. Riporto le mie conoscenze micologiche alla giusta dimensione che è quella di “appassionato micofilo”. Invidio le conoscenze di illustri micologi, e specialmente di quelli più umili e modesti, che, per loro precisa ammissione, descrivono la materia di studio da loro seguita come qualcosa che ha un inizio ma di cui non si è in grado di vederne la fine, come la numerologia. I funghi che compongono la famiglia dei miceti ricoprono l’intero globo terrestre con il loro micelio, dividendosi in miliardi di individui diversi presenti in ogni dove, utilissimi alla vita del nostro pianeta e, come ogni altra cosa, possono essere utilissimi o mortali a seconda dell’uso che se ne vuole fare e della conoscenza che se ne possiede. Il micologo che più mi ha guidato in questa passione è stato un ingegnere nato a Trento: Bruno Cetto, che ha svolto sui funghi un lavoro di inestimabile valore pubblicando una collana di libri “i funghi dal vero”, 7 volumi con oltre tremila fotografie corredate da minuziose descrizioni di ogni fungo, distinguendo tra quelli velenosi e quelli mangerecci. Un mio consiglio: non andate a funghi guidati da libri o manuali vari, esistono corsi e associazioni che li tengono. Una curiosità: esiste una muffa capace di intaccare e distruggere perfino il vetro. Recentemente un gruppo di ricercatori dell’università di Stanford, ha scoperto all’interno del reattore nucleare di Chernobyl un fungo che protegge dalle radiazioni e che quindi potrebbe consentire all’uomo di sopravvivere su Marte, finora inaccessibile proprio a causa del suo elevato livello di radioattività. Si auto-replica e si auto-guarisce. È giàstato in grado di assorbire i dannosi raggi cosmici sulla Stazione Spaziale Internazionale e potrebbe essere potenzialmente utilizzato per proteggere le future colonie di Marte.