Lasciati a noi stessi, in casa, nelle giornate svuotate dalle conseguenze e rischi della pandemia, anche il vestirsi era trascurabile, cessava di essere un fatto “culturale” (moda) e tornava ad essere mera funzione (abbigliamento senza fronzoli). Per le grandi griffe della moda è tempo di crisi, che si ripercuote anche sull’economia considerato che l’Italia detiene il 41% della produzione europea di tessile. Infatti, nei servizi dei TG, in Germania si pubblicizza la tecnologia e tutte le invenzioni ad essa collegate, mentre i TG italiani lanciano servizi con donne intente a cucire l’elastico delle mutande. Tornerà tutto come prima? Dopo i fast-food, parleremo di fast-feiscion? Ebbene sì, diamo il benvenuto ad una radicale semplificazione di questo mondo, rendendolo più sostenibile per l’ambiente e la società, per riallinearlo ai concreti bisogni della gente.