Il nostro declino cognitivo è tale che nella musica pop sono scomparse ultimamente le intro strumentali, poiché manca la pazienza di aspettare il ritornello. Facciamo molta fatica a fare letture profonde o allenare il nostro cervello alla critica (non quella del vicino, arte in realtà mai perduta). Secondo uno studio dell’Università di Udine, quando lavoriamo perdiamo l’attenzione ogni 40 secondi, mentre 10 anni fa era ogni 3 minuti. Per riprenderla ci vogliono circa 15-20 secondi di nuova concentrazione. I ceti benestanti della nostra regione l’hanno capito e stanno ben attenti a non far perdere i propri figli nei meandri dei “devices”, come si chiamano ora i vari dispositivi elettroni. A un friulano su 6 è già difficile interpretare una data di scadenza. C’è gente talmente concentrata nella navigazione che ha perso il contatto con la realtà e vive in un costante stato di distrazione. Rischiamo il declino della nostra civiltà.