Ieri sera alle 19:50 a numerosi paesani è rimasto sospeso in gola il boccone della cena, quando hanno sentito l’arrivo in paese dell’ambulanza a sirene spiegate. È bastato un attimo per constatare la fermata del mezzo nei pressi dell’ingresso dell’abitazione Tuan-Iussa. Varie persone si sono radunate pensando che una possibile caduta a terra di Sara avesse causato i gravi traumi di cui è stata recentemente vittima. Il tempo passava inesorabile e lento, nessuno usciva dalla casa. Dopo 40 minuti di tentativi di rianimazione messi in atto da Rossella Perletti (alla quale tutti nelle Valli dobbiamo riconoscenza!), l’esito è stato drammatico, come una secchiata d’acqua fredda in faccia. Sara è deceduta per arresto cardiaco, non c’è stato nulla da fare. È stata colta dal malore irreversibile mentre era a tavola con il marito Silvano. Alle 21:50 il corpo della nostra povera paesana è stato trasferito all’obitorio del cimitero di San Pietro al Natisone. Alle 07:45 suonerà l’Avemaria, che annuncerà la conclusione della vita terrena di Sara, molto tribolata, perché quando i genitori seppelliscono due figli a distanza di pochi anni uno dall’altro, non si tratta più di vita, ma di sopravvivenza. Pubblicheremo il necrologio di Sara non appena sarà disponile.