20.11.2020, La nostra cucina (2/5)

   Il nostro Riparo preistorico ha fornito le prove di una cucina rudimentale, dove si coltivavano cereali, dove si produceva una bevanda fermentata, dove si allevavano i primi animali domestici che fornivano il latte, le uova, la carne. È stato l’inizio della nostra cucina che ha sentito gli influssi dell’Aquileia romana, dell’arrivo e conseguente stratificazione di popoli stranieri. Quella che noi consideriamo “cucina tipica del territorio valligiano” risale in parte al basso Medioevo, ovvero dal 1000 circa, quando i Patriarchi avviarono nuovamente l’agricoltura devastata dalle invasioni e occupata dalla boscaglia. Si crearono nelle Valli i primi terrazzamenti per consentire l’estensione di orti. Si proseguì con l’allevamento di suini e ovini allo stato brado e di volatili quali galline e oche. Molti dei piatti che consideriamo tipici delle valli (e i nomi li conosciamo bene) escono da quei lontani tempi e sono frutto dell’ingegnosità del conservare le materie prime durante l’inverno, siano essi prodotti della macellazione, siano rape (brovada) e conserve …

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