Anche lo scorso fine-settimana è trascorso senza clamori, caratterizzato da una generale apatia alimentata anche dal fatto che si conoscono sempre più persone che hanno contratto il virus. È la grande differenza di quest’ondata, rispetto a quella della primavera scorsa. Sabato a Cividale c’è stato il pienone lungo le vie del centro e nei bar, chiaro segno che la gente non ne può più di stare rintanata in casa, con la prospettiva poi di trascorrere le feste più belle dell’anno senza vedere le persone care. Ieri la giornata era splendida, seppur battuta da un vento piuttosto freddo. Il Matajur ha fatto il pienione di presenze con centinaia e centinaia di persone che hanno raggiunto il rifugio per “pestare” la neve e per escursioni anche fino alla cima. Il panorama era studendo: dall’Istria a Caorle. Sono state apportate da molti paesani le ultime modifiche o ritocchi alle luminarie e agli addobbi natalizi. Per il resto, solo un andirivieni di auto fino alle 21:00 circa, poi tutti in casa a gustare il tepore dell’ambiente domestico. Quella che comincia oggi è l’ultima settimana interamente feriale dell’anno, che auguriamo a tutti, sia proficua e soprattutto in salute.