I possessori di un vecchio “Monopoly-Monopoli”, del Gioco dell’Oca o della Tombola hanno avuto l’occasione di rispolverarli dallo scaffale della soffitta o della cantina. I giochi in scatola, mai come ora sono tornati alla ribalta. Il mercato di questi preziosi passatempo è in salita da vari anni, ma i lockdown dello scorso marzo e quest’ultimo, non ancora concluso, hanno fatto impennare la domanda legata a questo tipo di intrattenimento, fatto di tabelloni, pedine (“Voglio io il fungo!”) e di carte da distribuire. In molte case del paese si è trattato di una vera riscoperta, un’evasione declinata in ambito familiare. Le persone probabilmente hanno sentito la necessità di distrarsi da un Natale anomalo attraverso il gioco da tavolo. Il motivo del successo è chiaro: oltre ad essere un passatempo intelligente per chi vive in famiglia, oggi la tecnologia aiuta a fruire dei giochi da tavolo, carte comprese, anche a distanza. Si fanno sfide grazie a Skype, Zoom o WhatsApp spostando le pedine con l’avversario in videochiamata. Da Ponteacco al Piemonte o all’Emilia come niente fosse…