La notizia di oggi prende spunto dalle vicende di una persona, diplomata la scorsa estate, incapace di redigere il proprio curriculum. La vicenda merita una breve meditazione. Quanti ragazzi sanno cosa faranno da grandi e come fare per raggiungere i loro obiettivi? Lasciamo stare chi vuole diventare pilota il cui brevetto costa migliaia di euro e l’inglese dev’essere perfetto, oppure medico dove non si finisce mai di studiare. La domanda è questa: quanti giovani sono in grado di compilare un curriculum e affrontare un colloquio di lavoro selettivo? I dubbi sulla loro idoneità sono molti. Sappiamo che a 20 anni pianificare il futuro a 360 gradi non è facile, ma un po’ di carburante in questi giovani davvero ci vorrebbe. Presentare un curriculum ben fatto è essenziale. Le grandi aziende, non solo friulane, che ricevono centinaia e centinaia di segnalazioni di nominativi all’anno affidano la loro selezione ad esperti che tagliano come una mannaia chi commette un errore grammaticale, chi si presenta prima con il cognome e poi con il nome e dedicano ai restanti uno sguardo mirato. È altrettanto importante il colloquio, in cui si valuta ogni dettaglio. Al vaglio, oltre al percorso di studi, sono carattere, disponibilità, spirito d’iniziativa, perfino il profilo-social che non deve contenere volgarità, schieramenti ed eccessi. Ragazzi, prepariamoci a queste sfide! È in gioco la carriera lavorativa.