13.02.2021, Gli spioni (2/2)

   Oggi, con la legge sulla privacy e tutte le conseguenze di carattere penale per chi supera i paletti della normativa, il “sentito dire” dev’essere valutato con grande attenzione e cautela, specialmente se sulla persona segnalata non si possiedono elementi di valenza penale. Se lo spione è scoperto, se si dovesse ricostruire a ritroso i passi e gli autori della spiata, i protagonisti andrebbero alla sbarra. La loro “rappresentazione” sarebbe un’invasione di campo illegale e il contenuto di quanto spifferato sarebbe inutilizzabile ai fini dei provvedimenti poiché avrebbe connotati del tutto personali, quindi infondati. Oggi lo spione rappresenterebbe solo quella feccia del genere umano capace di gettare discredito, di negativizzare il contesto e i suoi protagonisti, a volte con l’aggravante di motivi personali. Gli inquirenti perseguono solo i fatti di rilevanza penale, dove si avvalgono di informatori nelle inchieste su traffici di droga o di esseri umani. Ma almeno fino agli anni ’80 quante persone comuni si sono ritrovate con difficoltà nel trovare lavoro, a volte nella costrizione di trasferirsi all’estero pur di vivere, quanti concorsi pubblici persi perché magari etichettati grazie al vicino di casa o al “referente” di paese. Finalmente siamo liberi

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