03.04.2021, Riti e aneddoti del Sabato santo

   L’appuntamento principale del Sabato santo era la benedizione dei cesti di Pasqua, una ricorrenza tra le più gradite perché si raggiungeva la cappella con i cesti stracolmi di cibi per essere benedetti, da disporre sulla tavola imbandita del giorno dopo. Per la seconda volta, l’emergenza sanitaria ha cancellato la tradizione. In un angolo della vecchia osteria si preparava una piccola pira di legna a cui era dato fuoco, per poi distribuire la brace nelle stufe di tutto il paese. Racconta la leggenda che alla fine degli anni Cinquanta, la sacrestana di San Pietro al Natisone dimenticò il silenzio delle campane da giovedì a sabato santo. Era un venerdì sera di un anno bisestile e senza accorgersene, forse per abitudine, andò nel campanile della chiesa parrocchiale e suonò l’Avemaria “illegale”. Ebbene, sarà stata una doppia coincidenza, anno bisestile e “trasgressione” alla regola, sta di fatto che la Valle fu colpita da diverse grandinate estive, che azzerarono certi raccolti. È tempo di laskotàz e barlìuka, due attrezzi molto rumorosi, che facevano le veci delle campane mute. I ragazzi del paese percorrevano di corsa le vie e i borghi con questi strumenti dal rumore infernale. La barlìuka più rumorosa, e quindi più efficace, era quella di Beppino Mattelig. È solo dagli anni Settanta che si benedice il fuoco a Ponteacco. Altrimenti era prerogativa della chiesa di San Pietro. Si accendeva un autentico falò e si radunavano tutti i ragazzi di Ponteacco, Sorzento, San Pietro, Vernasso, Azzida. Era questione di pochi minuti; per guadagnarsi una mancia, era necessario arrivare a destinazione con le bronze ardenti. Andò male a Zolìn: arrivato in bici a Sorzento, con un bel recipiente di braci, si scontrò con Cristina (mamma di Silvana). I due finirono a terra e addio alle braci. Poco dopo, come nella favola della volpe e della tartaruga, arrivarono a piedi Giovanni Coren e Claudio Golles: pian-piano riuscirono ad arrivare a Ponteacco, a distribuire le braci e a godersi la meritata mancia (un uovo o qualche spicciolo). Redazione in pausa fino a martedì alle 07:00. Buona Pasqua!

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