20.04.2021, Un tronco molto affettuoso

   San Bernardo di Chiaravalle diceva: “Si impara più dai boschi che dai libri”. Si dice che Franco Golles marinasse “a volte” la scuola per rifugiarsi nel bosco dove trovava le sue ispirazioni e la pace interiore. Forse seguiva alla lettera l’insegnamento del monaco e filosofo medievale che predicava il suo afflato verso le creature umane, animali e vegetali. Il bosco e i sentieri naturalistici come il nostro (Ponteacco-Natisone), oltre a luoghi pedagogici diventano un autentico presidio terapeutico, quasi da prescrizione medica. Il “bagno tra le piante” si propone come cura del corpo e dell’anima. In un momento come questo, in cui i contatti sono oltremodo rarefatti, dove una stretta di mano è un peccato e un abbraccio un reato, stringersi affettuosamente a tronchi e rami ci restituisce sul piano naturale quella comunicazione corporea che si è interrotta sul piano sociale. La terapia forestale si sta diffondendo sempre più, anche in Friuli. Anche secondo i medici: l’ideale è avvinghiarsi a un bel larice odoroso o a un bel faggio per almeno cinque minuti. Ah, non si specifica se prima o dopo i pasti …

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