Come da tradizione per la Festa dei Santi, nelle nostre Valli l’1 e 2 novembre si sistemano le tombe e si visitano quelle di parenti e conoscenti; molti sono i cimiteri di montagna molto caratteristici e spesso con un bel panorama. Ponteacco non ha mai avuto un cimitero e quindi i nostri cari sono seppelliti a San Pietro ma molti lo sono anche a Brischis, a Lasiz, ad Antro. Visitando il cimitero di Brischis (Pulfero) ci è capitato di notare una tomba molto vecchia nascosta nell’angolo a nord, sotto il muro di contenimento. La curiosità è caduta sulle date di morte dei due defunti, il 1923: una tomba di ben 101 anni! La seconda curiosità sta nell’intestazione che specifica la provenienza; infatti i due coniugi che giacciono insieme si chiamavano Luigia Coren di Ponteacco (ben specificato!) e Giovanni Manzini di Brischis, morti entrambi nel 1923. Subito si è aperto un dibattito tra i visitatori locali su chi fossero, come mai una tomba così vecchia e un po’ abbandonata è ancora lì, ecc. Ma oggi sulla tomba c’era un ciclamino, e qualcuno ha detto che lo aveva deposto un signore di Vicenza…(il mistero si infittiva). La risposta è stata data, molto più tardi, da Ada di Ponteacco (92 anni). Si tratta dei genitori dello stradino Donato che abitava nella casa che era abitata ultimamente dalla Carolina in borgo Golles. I suoi figli sono andati ad abitare in altre regioni e, quindi, un pronipote nostalgico, dopo tanti anni, è passato a rendere omaggio ai suoi avi. Una bella storia.
02.11.2024 Novembre.
Pare che, secondo le ultime statistiche, Novembre non sia il mese meno amato dagli italiani perché manca poco alle feste natalizie…mentre lo è gennaio perché è il mese che si porta via tutte le grandi feste. Novembre è il mese dei giorni brevi, il mese di bruma, davanti mi scalda e dietro mi consuma, dice un proverbio per indicare l’arrivo dell’inverno e del solstizio. E’ il mese del freddo che una volta portava la prima neve, ma anche quello dell’estate di San Martino, 11 novembre, con probabili giornate soleggiate e tiepide. Per tutti i Santi la neve è sui campi, per i Morti la neve è negli orti. Per San Martino cadon le foglie e si spilla il vino. L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochino. Un’altra Santa viene festeggiata il 25, è Santa Caterina, per Santa Caterina o neve o brina. Infine, il 30 novembre non ci si dimentica di Sant’Andrea : Per Sant’Andrea piglia il porco per la sèa; se tu non lo vuoi pigliare fino a Natale lascialo andare. La versione friulana è A Sant Andree il purcìt su la bree. Come non ricordare la filastrocca che ci insegnavano alla Scuola elementare per ricordare il numero dei giorni dei mesi dell’anno: trenta dì conta novembre con apri,l giugno e settembre, di ventotto ce n’è uno, tutti gli altri ne han trentuno!
01.11.2024 Tutti Santi.
Il primo Novembre si festeggia la ricorrenza di Tutti i Santi, sia i cristiani della Chiesa Cattolica che quelli Ortodossi; un tempo veniva festeggiata anche la vigilia e l’ottava ma papa Pio II nel 1955 le ha abrogate. Più sentita, forse, la Festa della Commemorazione dei defunti del 2 Novembre, giornata in cui tutti si recano nei cimiteri a trovare le persone care. Sono giornate dedicate al ricordo e alla riflessione ma ora sono più ricordate per la festa di Halloween che il sistema consumistico globale ha imposto e che molti seguono. Nei tempi passati era tradizione che tutta la famiglia si ritrovasse, dopo cena, per recitare il Rosario. Oggi e domni nelle Parrocchie delle Valli ci saranno molte Messe in tutte le Chiese principali, con processioni nei vari Camposanti annessi. Nella nostra rubrica “Curiosità” potete consultare il calendario con gli orari.
31.10.2024 L’acqua dei Morti.
Riproponiamo un articolo di Francesco C. del 27.10.2018; crediamo sia n tema con il periodo.
La storia che raccontiamo, si presume plausibile, è riconducibile all’800. Dietro Mezzana, non lontano da Pechinie (Savogna) si trova un’area chiamata “Studèncah” (pronunci a Studènzah) ricca di sorgenti; una di queste si trova tutt’oggi all’altezza di un quadrivio di strade di montagne: una porta a Rodda, una a Mezzana-Ponteacco, una a Stermizza e una a Montemaggiore. Il nome di questa sorgente è Martvàška uodà o Acqua dei morti. Fino all’800 le persone che morivano a Pechinie, Stermizza e Montemaggiore venivano trasportate a spalle lungo la strada di montagna, passando per Mezzana e Ponteacco fino al cimitero di San Pietro al Natisone; le frazioni di alta montagna del comune di Savogna, infatti, non avevano il Camposanto. I piccoli cortei con la bara in spalla si fermavano di regola alla fontana, che prese il nome proprio dalla consuetudine di fare una sosta di ristoro per le persone affaticate. Si racconta che d’inverno, quando nevicava copiosamente e tutti se ne stavano ben tappati in casa, se c’era qualche defunto da accompagnare al cimitero, lo portavano fino all’Acqua dei Morti e lo seppellivano nella neve; soltanto al disgelo liberavano la bara per portarla a valle, in cimitero. Sarà vero? Si dice di sì. Inutile dire che quell’area è tutt’oggi ricca di fantasmi e rumori sinistri per chi l’attraversa all’imbrunire!
30.10.2024 Non solo funghi velenosi…
Abbiamo parlato di funghi velenosi e funghi buoni che in questo periodo vengono cucinati nelle nostre cucine autunnali; in molte ricette si aggiunge una bella manciata di prezzemolo. Ma lo sapevate che il prezzemolo, oltre ad essere dappertutto, è anche tossico? Certo, solo se mangiato in grande quantità può dare forme di anemia e problemi epatici, mentre è sconsigliato durante la gravidanza perché può procurare contrazioni uterine. Basta fare una visita all’Orto dei veleni presso il Civico Orto botanico di Trieste per conoscere la tossicità di molte piante, anche le più comuni come il prezzemolo. In tutto il regno vegetale una specie su 100 è velenosa, e circa 20 sono i principi velenosi che possono trovarsi su tutta la pianta o solo in alcune parti di esse. Sono velenose piante come il mughetto, l’elleboro, il vischio, la stella di natale L’oleandro è tutto velenoso, pure se bruciato (pare che alcuni soldati di Napoleone siano morti per aver usato legno di oleandro come spiedo per cuocere la carne); è velenoso pure il miele prodotto dai fiori di oleandro e si ha notizia di persone intossicate per aver mangiato delle chiocciole che si erano alimentate con le sue foglie. L’erba di San Giovanni, presente in molti giardini, contiene una sostanza che reagisce alla luce solare e provoca ustioni e lesioni alla pelle. Ma le piante velenose, trattate dagli esperti, possono farci del bene: quando vengono sfruttate come farmaci e nelle terapie mediche. Ad esempio il bosso comune, che è un arbusto che cresce lentamente, molto longevo, ha il legno (unico tra gli alberi) che non galleggia, ed è molto velenoso, ma viene studiato e usato nelle terapie antitumorali; pare che inibisca lo sviluppo delle cellule cancerogene. Il Giardino più grande e pi velenoso al mondo è l’Alnwick Garden in Inghilterra, che ospita quasi tutte le piante velenose della Terra. All’ingresso un cartello avverte: attenzione, queste piante possono uccidere”.
29.10.2024 Protostoria nelle Valli – Il ripostiglio di Celò.
(Articolo di Elvira C.)
Nella primavera del 1997, il Museo Archeologico Nazionale di Cividale ha effettuato degli scavi nel comune di Pulfero nella zona conosciuta come Celò, su segnalazione di un abitante. Sulla riva destra del fiume sono stati trovati due piloni di pietra, probabilmente resti di un ponte di epoca romana, mentre tra gli abitati di Cicigolis e Lasiz è stato ritrovato, nel bosco, un ripostiglio formato da una buca circolare di circa 47 cm di diametro e di una trentina di centimetri di profondità. All’interno di questa fossa sono stati trovati 43 oggetti di bronzo molto ben conservati, per un peso di circa 35 kg. Gli oggetti erano stati riposti in ordine e probabilmente contenuti in un sacco di pelle. Ci sono oggetti di vario tipo, tra cui asce, pezzi di asce, di falcetti e di spade e anche dei pani di bronzo, alcuni ancora interi. Questo ritrovamento testimonia l’importanza delle Valli del Natisone quale via di commercio, già nel periodo in cui sono stati fabbricati questi oggetti, tra il XII e l’XI sec. a.C. All’epoca, il bronzo era un materiale molto importante e prezioso, quindi questo sicuramente era un tesoro per chi, secoli fa, ha deciso di nascondere questi oggetti nella terra, pensando di riuscire a recuperarli. Ma come spesso succede, si accumulano e si nascondono ricchezze di cui qualcun altro godrà…
Nella foto: i reperti di Celò, ora conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Cividale.
28.10.2024 Fughi micidiali.
La cronaca del mese di ottobre è carica di articoli sui numerosi avvelenamenti da funghi che si sono verificati in tutta Italia; molte le persone morte ( a Genova un 44enne, a Lodi un 68enne, a Varese un 91enne….) e molti ricoverati in terapia intensiva in attesa di trapianto del fegato, come nel caso successo a Treviso in cui madre e figlio sono stati ricoverati. Purtroppo sono ancora molte le persone che si fidano della propria esperienza o di quella degli amici e consumano i funghi senza prima averli fatti controllare nei centri preposti in tutte le ASL. In tutti i casi la responsabile è stata l’amanita phalloides, fungo velenosissimo di cui basta mangiare un milligrammo ( per peso corporeo) per avere danni irreversibili al fegato dopo sole 6 / 12 ore. Certo è che nei nostri campi, boschi e prati il pullulare di funghi, soprattutto chiodini, è davvero fuori dalla norma; crescono davvero ovunque e invogliano a fotografarli e a raccoglierli. Si legge sul Web che per riconoscere l’amanita basta schiacciare tra i fogli di giornale un pezzettino di fungo e farci cadere sopra qualche goccia di acido muriatico sull’impronta lasciata: se si forma un alone blu dopo alcuni minuti è il segnale che si tratta di amanita phalloides. Nella foto: funghi nei dintorni di Ponteacco.
27.10.2024 Ponteacco: errori madornali del passato.
Riproponiamo un articolo di Francesco C. del 24 febbraio 2018.
Possono essere considerati almeno tre gli errori madornali eseguiti in paese, dei quali possiamo chiederci perché, a distanza di qualche decennio, nessuna mano ha fermato l’impeto di chi li ha creati. Il paese oggi avrebbe un’altra fisionomia. Negli anni ’60, in preda all’ossessione dell’ammodernamento, qualcuno ha preso la mazza e ha distrutto la bella vasca in pietra collocata sotto la colonna del leone. Era a due “vani”: nel primo si abbeveravano le mucche e nel secondo si lavavano i panni. E’ stato Remigio a provvedere al ripristino con la posa di una nuova vasca in pietra, molto più ridotta ma migliore di quella in cemento durata fino al 2001. Altro scempio, il secondo, può essere considerato la manipolazione della Cappella che, fino agli anni ’50, aveva le grate in ferro battuto a mano su tre lati e che sono sparite nel nulla. Mantenendole non ci sarebbero stati i problemi di umidità che oggi sembrano irrisolvibili. L’ultimo grave errore è stato l’abbattimento del grande gelso secolare collocato quasi in mezzo alla piazza, vicino all’ingresso dell’ex bar. Faceva ombra ad uno dei tre ciokì dove la gente si radunava numerosa. Il grande gelso poteva diventare un’attrazione così come lo è diventato il castagno secolare di Pegliano.
26.10.2024 News dal Mondo
Isole Canarie ( Spagna): il 29 settembre, al largo delle Isole Canarie, un barcone con 90 persone a bordo ha fatto naufragio e sono tutti morti; i soccorsi spagnoli hanno recuperato solo 9 corpi. E’ il peggior naufragio degli ultimi 30 anni. In questo ultimo mese alle Canarie sono sbarcate 5.284 migranti.
Regno Unito: E’ stata chiusa il mese scorso l’ultima Centrale a carbone del Paese; un passo decisivo per arrivare al 2030 mantenendo i Patti stabiliti dal G7 che prevedono anche di azzerare le emissioni di anidride carbonica entro il 2050. Il Regno Unito è quindi il primo Paese a raggiungere questo traguardo; l’Italia ha fissato il suo obiettivo al 2025…vedremo.
Messico: Per la prima volta in 200 anni di Repubblica il Messico ha eletto come presidente una donna; si tratta di Claudia Scheinbaum, già sindaca di Città del Messico, eletta con il 60 per cento dei voti.
Portogallo: Per la quarta volta in un anno migliaia di cittadini hanno manifestato a Lisbona per il diritto alla casa: chiedono il calo degli affitti, la fine della speculazione edilizia, la messa a disposizione delle case sfitte proprietà delle Stato con prezzi popolari, aumento dell’edilizia pubblica.
25.10.2024 Ritorno a Schengen.
Dopo poco più di un anno di controlli alla frontiera orientale del Friuli si ritorna all’applicazione del trattato sulla libera circolazione di persone e merci nell’Unione Europea. Non poteva essere altrimenti dato che dal 2025 inizierà il periodo di Gorizia Capitale europea della cultura che vedrà le due città frontaliere strettamente legate negli eventi programmati. Lo ha confermato il sindaco di Gorizia, Rodolfo Zigaina, durante la presentazione del calendario degli eventi previsti per GO!2025. Dal 1 gennaio 2025 le forze dell’ordine potranno quindi tornare alle loro attività normali lasciando i numerosi posti di blocco di confine delle nostre strade statali, provinciali e comunali. I risultati dei controlli, pubblicati sulla stampa, parlano di 1800 persone respinte e 190 arrestate e 40 segnalate. Una buona notizia per i numerosi lavoratori transfrontalieri e i turisti vacanzieri che hanno formato lunghissime code nel periodo estivo!