27.08.2022, Un’opportunità per meditare (2/2)

   A chi prenderà parte all’incontro di domani, lo sponsor Dorbolò Gubane offrirà una deliziosa “cena al sacco”. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, previa iscrizione da effettuare al seguente link: https://forms.gle/Vju93PDWmmbKQsjN6 A chi non desidera partecipare al workshop, invece, diamo direttamente appuntamento verso le 20:00 per la cena vegetariana e/o vegana e il Frute Talk, ovvero una chiacchierata con Lucia Gasti, co-fondatrice della rivista femminista udinese “Frute”. Per concludere, ci saranno un concerto e un dj-set del gruppo musicale Treeorganico, che ha per obiettivo quello di (ri)avvicinare chi ascolta agli ambienti naturali della regione FVG. In un live di musica contemporanea, creata solo con suoni registrati in natura, voce e flauto, ascolteremo sussurri dal bosco, ritmi terrosi e voci fiabesche. Rispetto all’iniziativa e alla sua natura femminista, Elena aggiunge: “Parlare di femminismo sul nostro territorio è ancora molto difficile. Per molti questa parola può essere spesso e ancora innominabile. Ma non deve essere così per forza, o almeno, non per sempre. Anche per questo motivo ho pensato di realizzare, proprio qui, un evento che possa dimostrare come il pensiero e le pratiche femministe non siano un’arma di guerra ma una forma di cura”. D’altronde, senza il rischio di fallire, il coraggio di proporre e fare cose nuove, non ci sarebbe alcun cambiamento. E i cambiamenti sociali, tutti, hanno bisogno di due cose: tempo e persone. Per questo, se vi trovate in zona, se potete, partecipate, iscrivetevi, venite. Noi vi aspettiamo! [E.T.]

25.08.2022, Un’opportunità per meditare (1/2)

   Alcuni la chiamano la prima festa femminista nelle Valli del Natisone, altri dicono di non chiamarla “femminista” altrimenti nessuno verrà. Noi diciamo: nel dubbio venite, poi si deciderà! “Lucha e Festa” si terrà a Ponteacco dopodomani a partire dalle ore 17:00. L’evento è co-organizzato da Multiverso femminista, progetto curato dalla compaesana Elena Tuan, e la Pro Loco Ponteacco con il Patrocinio del Comune di San Pietro al Natisone, la collaborazione della rivista femminista udinese Frute e il sostegno di Dorbolò Gubane. L’iniziativa si struttura su più momenti, tra cui un workshop, un talk, la cena, un concerto e il dj set per concludere l’iniziativa ballando. Maggiori informazioni possono essere trovate nell’evento su Facebook, qui: https://fb.me/e/1IuEJQFin Il programma è ricco e vario, pensato per accogliere diversi tipi di pubblico, sia dalle nostre Valli che da fuori. Al workshop, infatti, si sono già iscritte 25 persone da ogni dove: Cividale, Udine, Palmanova, Trieste e pure il Veneto. Dal titolo “Il desiderio è politico?” e curato da Elena, consulente specializzanda in Studi di Genere e sulle Donne, il workshop è pensato per riflettere sulle forme e sulla natura del desiderio attraverso delle lenti femministe. Nessun requisito o conoscenza pregressa sul femminismo è richiesta a chi partecipa, specifica Elena, solo rispetto reciproco, predisposizione all’ascolto e curiosità [E.T.].

24.08.2022, Strumenti musicali a Ponteacco (2/2)

   Ponteacco paese di musicisti? Non possiamo affermarlo con certezza. L’unica cosa appurata è che gli strumenti musicali non erano una rarità nel nostro paese. Dal dopoguerra in poi si è sviluppata un’autentica passione per la fisarmonica, suonata da Liso, dal fratello Ennio-Juza, da Ermìn Buttera e Severino. La chitarra era lo strumento suonato da Rinaldo Lipòn, mentre Cirillo ha coltivato per molto tempo la passione per il violino. Forse non tutti sanno che Vittorino, zio materno di Mabira, possedeva competenze elevate con il mandolino e in casa Rio-Piccaro c’è ancora l’unico pianoforte a parete del paese utilizzato dalla signora Rosetta. Ponteacco ha visto nascere il complesso dei “G-men” che portarono una ventata di novità in fatto di strumenti musicali: la batteria, agli occhi di chi scrive, appariva enorme, bellissima, lucida; poi c’era la chitarra e il basso elettrici con alcuni microfoni. Durante le prove, numerosi paesani si affacciavano alle finestre del Cral per sentire la musica dei componenti del complesso, al tempo magrissimi, scheletrici …

23.08.2022, Strumenti musicali a Ponteacco (1/2)

   La Scuola di Musica del prof. Antonio Specogna ha avuto il grande merito di aver avvicinato molti giovani alla musica. Quando la sede era ubicata nella grande aula al primo piano della vecchia scuola del nostro paese, negli anni ’70-’80, nei pomeriggi di lezione si vedevano molti allievi con fisarmoniche, flauti, violoncelli a volte più grandi dello studente stesso. I saggi di fine-corso erano emozionanti: i ragazzi si presentavano al vasto pubblico di genitori e amici sia con brani personalizzati, sia in duetto e, alla fine, in concerto. Il maestro aveva insegnato ai giovani la lettura dello spartito musicale, oggi autentico geroglifico per molti, visto che la passione per la musica è stata assorbita dalla passione per lo smartphone. I ragazzi suonavano leggendo la musica dal leggio. Sono ben pochi oggi coloro in grado di farlo. Girano ancora in paese le foto, spesso in bianco e nero, di allieve e allievi giovanissimi, persone oggi adulte diventate genitori …

22.08.2022, Ieri al Centro

   Vivace presenza di soci ieri al Centro. Si è trattato per molti di una giornata che ha segnato la fine delle vacanze. Il turno di Laura e Patrizia si è concluso bene. È stata un’occasione di ritrovo, in vista della festa di paese di domenica prossima, la IV d’Agosto. Tra i tavoli si è discusso di vari argomenti con l’accompagnamento di un aperitivo o di una tartina. La giornata è proseguita con una partita di pallone pomeridiana piuttosto affollata di giovani, di molta gente al fiume e di un consistente traffico lungo la strada statale. Si torna al feriale per molti. Si riprendono le vecchie abitudini lasciate qualche settimana fa. La Pro Loco sarà impegnata nel mettere a punto il semplice programma di domenica prossima. Auguriamo giorni sereni.

21.08.2022, Perché le donne sono più longeve degli uomini?

   Lo notiamo anche in paese: nella sua storia, numerose signore hanno ben superato i 90, età più difficilmente raggiungibile dal cosiddetto “sesso forte”. I motivi sono diversi. Spesso le donne adottano stili di vita più salutari di quelli degli uomini: hanno un’alimentazione “più saggia”, fumano di meno, bevono meno alcol, il che le espone a minore rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di tumori. In FVG l’aspettativa di vita media è di 80,8 anni per gli uomini e 85,2 per le donne (dati pre-Covid). Inoltre, le malattie cardiovascolari, che sono la principale causa di morte nel mondo occidentale, in genere colpiscono le donne con un ritardo di almeno 10 anni rispetto agli uomini: merito della protezione degli estrogeni fino a quando inizia la menopausa. Ci sono poi anche ragioni genetiche che spiegherebbero la maggior longevità femminile, pure nel resto del mondo animale, nelle specie che hanno X e Y come cromosomi sessuali. Il cromosoma sessuale maschile “Y”, infatti, contiene molti frammenti di DNA ripetuti che si spostano nel genoma, favorendo l’accumularsi di mutazioni genetiche con effetti “tossici” per la salute e che potenzialmente riducono la sopravvivenza. Care ponteacchesi vi auguriamo lunga vita, anche se mai abbiamo avuto nella nostra storia una centenaria.

20.08.2022, Un’impresa coraggiosa

   Parliamo sia di impresa, la ditta artigiana Crucil di San Pietro al Natisone, sia di un’operazione molto coraggiosa di cui è stata protagonista un’autentica impresa. Riavvolgiamo la pellicola del tempo o della storia e fermiamoci all’estate 1962 o 1963. All’impresa Crucil fu affidato il compito di ricostruire il campanile di Oblizza, dopo la sua totale distruzione causata da un fulmine di rara potenza. La torre campanaria svetta da 60 anni in un punto panoramico del bel paese in Comune di Stregna. Due i dipendenti della ditta residenti a Ponteacco: Paolo Pocovaz e Oreste Bait con l’aiuto occasionale e saltuario di Olinto e Italo. Restavano pochi giorni all’inaugurazione della nuova struttura, ma mancava un particolare molto importante: la croce sulla sua sommità. In quegli anni non esistevano gru con un braccio delle necessarie dimensioni e il lavoro andava eseguito in un modo o nell’altro. Paolo Pocovaz aprì il lucernario del campanile e con una perizia oggi sicuramente senza eguali, riuscì a sistemare la pesante croce che oggi tutti possiamo ammirare. Durante quelle operazioni molto rischiose per la vita di Paolo, sul sagrato della chiesa si erano raccolte in preghiera molte persone guidate dal parroco.

19.08.2022, Il nostro rapporto d’amore-odio con i peli (2/2)

   Le prime cerette e rasoi appositi apparvero negli anni ’40 e in Friuli iniziò il loro uso negli anni Sessanta, ma le ascelle rimasero pelose fino alla fine dei Settanta. Oggi la depilazione femminile è così radicata che quando una donna si esibisce senza aver fatto la ceretta percepiamo la sua scelta come una trasgressione: una violazione delle regole sociali del corpo. E cadono gli occhi sulle poche gambe pelose appartenenti a signore sdraiate sotto l’ombrellone. Chi non ricorda le gambe delle jugoslave del tempo, rivestite di un’autentica pelliccia, favorita anche dall’uso smodato -pare- della cipolla. Ultimamente si sta affermando una visione più positiva del pelo femminile, legata anche a posizioni ideologiche femministe, che vedono la depilazione come una norma sociale creata dai maschi. Ma alle donne piace il maschio peloso, oppure dalla pelle totalmente liscia? Intanto il mercato di prodotti depilatori è in crescita: in Italia vale ben 88.300.000 euro.

18.08.2022, Il nostro rapporto d’amore-odio con i peli (1/2)

   La depilazione è una pratica sempre più diffusa. sia tra le donne, sia tra gli uomini. Il 44% dei friulani sotto i 35 anni si depila il petto, le spalle, le natiche, lì, le gambe e anche le ascelle. Aumenta l’abitudine di liberarsene e, da una parte, costituiscono fonte di attrazione non a caso le uniche aree pelose del corpo riguardano la zona intima, oltre ad ascelle e barba. In questi ultimi decenni l’uomo si è allontanato progressivamente dal suo passato animale e da qui nasce il rifiuto verso ciò che lo richiama, come i peli e, un tempo, i vari odori anche pregnanti che circondavano l’essere umano, poco incline all’uso saponetta e al ricambio dei vestiti, soprattutto la biancheria intima (se c’era e più che biancheria, si trattava di nereria). Una percentuale di donne adora i peli e l’odore di pelle del partner, ma la società oramai scrive sui corpi le regole della socializzazione, compresa la moda del tatuaggio. Ne è coinvolto anche il nostro paese …

17.08.2022, La Rosinca

   Nelle parrocchie dei Comuni di Drenchia e Grimacco, la Festa dell’Assunzione celebrata l’altro ieri, ha rinnovato l’antica tradizione della “Rozinca”, una specie di Natale nel cuore dell’estate. Si preparano mazzi di fiori per ornare la Madonna che si porta in processione. I fiori benedetti si conservano per utilizzarli in caso di avversità quali un imminente e forte maltempo con il rischio di grandinate e nubifragi, oppure per invocare l’aiuto di Maria in caso di pericoli nella salute delle persone e degli animali della stalla. Si tratta di una cerimonia molto sentita nella popolazione di quelle comunità invitate alla Messa solenne, alla processione che a Cras di Drenchia richiama centinaia di persone. L’altro ieri le celebrazioni erano presiedute dall’arcivescovo di Udine. A Ponteacco e nei paesi del circondario, la Rozinca era festeggiata in modo più contenuto. Fino ad una cinquantina d’anni fa, le bambine del paese raccoglievano mazzetti di fiori e li legavano ai supporti dei balconi che si trasformavano in una gradevole passerella di colori. I fiori si conservavano e utilizzavano per combattere le avversità.