Oggi la Chiesa celebra la festa della purificazione, la Candelora, un rito che risale addirittura al IV secolo. È il ricordo del sacrificio al tempio eseguito da Maria nostra Madre di Gesù secondo le prescrizioni della legge ebraica, nel quarantesimo giorno dopo la nascita di Gesù. Poiché il Natale fissato il 25 dicembre, questa ricorrenza fu celebrata ogni secondo giorno di febbraio. La festa della Purificazione oggi ha preso il nome di “Presentazione del Signore”. La liturgia che si ricorderà stasera a Vernasso prevede ancora la benedizione delle candele, un tempo dipinte a mano a Ponteacco, alle quali la pietà popolare ha attribuito da sempre spiccate virtù protettive contro le negatività e le calamità naturali. Si chiama “Candelora” (Svečnica in sloveno, Mariä Lichtmeß in tedesco) proprio per le sue candele benedette. Possiamo definirla una soglia, oppure un’isola liturgica nel tempo critico di purificazione e di passaggio, a un passo da quello quaresimale, tempo di attesa della Pasqua e quindi nel momento più irrequieto di svolta stagionale. La luce e le candele benedette hanno un profondo significato magico e sacro. La fiamma benedetta nel buio era il simbolo del ridestarsi della vita nelle oscurità sotterranee della terra, del muoversi del fuoco della nuova vita che comincia a ripetere purificata il proprio ciclo. Le candele benedette erano portate a casa, sistemate negli armadi, appese in cucina, sulle testate dei letti, dietro le porte delle stalle per essere accese solo in caso di particolari momenti di pericolo, come durante i furiosi temporali estivi, le calamità naturali, le epidemie, durante un parto difficile o l’agonia di un moribondo.
01.02.2022, Ritrovata la reliquia di Santa Dorotea (1/2)
La nostra chiesa può considerarsi davvero fortunata. Per un caso del tutto fortuito, è stata ritrovata la reliquia della Patrona del paese, sparita una sessantina d’anni fa dall’altare. Fatti e antefatti: sette anni fa la Pro Loco si era messa in contatto con la diocesi di Castro (Dioecesis Castrensis in Tuscia), paese delle Puglie in provincia di Leccie per l’assegnazione di un frammento della Santa. La risposta fu negativa anche davanti alla proposta di una specie di gemellaggio tra noi e il paese pugliese. Il parroco facente funzioni di vescovo, in una lettera molto cortese ma ferma, ci aveva informato che la consegna doveva seguire un percorso specifico, con varie autorizzazioni e non era in previsione una ricognizione delle spoglie della santa dalle quali asportare un piccolo frammento, che per noi avrebbe rappresentato un notevole significato. In paese intanto si era persa la traccia di questo oggetto prezioso, cucito sul mantello azzurro della Madonna lignea. Sono passati numerosi decenni fino a giovedì scorso quando il parroco è giunto in paese è ha presentato questo contenitore della reliquia che è visibile nella “foto della settimana” (home-page). Don Alessandro ha aperto una delle polverose scatole dell’archivio parrocchiale cercando la reliquia di San Biagio che si celebrerà dopodomani a Sorzento e, cerca che ti cerca tra decine di scatolette e piccoli contenitori ormai dimenticati, si è imbattuto in questo prezioso oggetto, con l’intenzione condizionata di restituirlo al paese. Condizionata poiché tre persone firmeranno una specie di contratto di consegna o di prestito …
31.01.2022, Ieri al Centro
La domenica si è risvegliata al Centro. Dopo mesi e mesi, finalmente ieri è passato sotto il naso un gustoso piatto di pasta e un rotolino di muset donato dal parroco che era presente con i soci fino a pomeriggio inoltrato. Grazie a Graziella, Marcello e Andrea che in poco tempo sono riusciti a preparare e a servire gli assaggi. L’affollamento, nell’osservanza delle norme anti-Covid, è stato più che soddisfacente anche per la piacevole atmosfera che si è creata tra i tavoli. A Graziella, Marcello e Andrea sono andati i complimenti della sala e a don Alessandro il ringraziamento per il suo contributo “alimentare” derivato dall’attività dei suoi parenti che risiedono a San Daniele del Friuli. Insomma, tutto bene, anche sul fronte del tesseramento. La Vicepresidente è ottimista e la campagna di rinnovo e di sottoscrizione non dovrebbe durare a lungo. “Rinnovate la tessera”, questo è l’invito della Pro Loco, poiché con i proventi riesce a finanziare le attività dell’Associazione e le spese del Centro. Questa settimana ci traghetterà a febbraio e domenica prossima festeggeremo la Patrona!
30.01.2022, I cibi grassi che dobbiamo mangiare
A proposito di cibi, in questi ultimi anni è stato detto tutto e il contrario di tutto. Regna un po’ di confusione perché ci sono alimenti portati sull’altare oggi, mentre fino a ieri erano, o sarebbero stati, sventure per la nostra salute. Tra queste incertezze, anche l’idea diffusa che gli alimenti grassi facciano male. Le recenti ricerche evidenziano come si tenda addirittura a giudicare le persone sulla base del loro consumo di cibo, a prescindere dagli effetti che poi queste scelte alimentari esercitano sulla salute dei singoli, come dire che la persona che si alimenta con cibi buoni, sani e naturali sarebbe giudicata moralmente “più integra” rispetto a chi mangia cibi considerati cattivi, quelli che tradizionalmente fanno ingrassare. La percentuale corretta di calorie derivate dai grassi va mantenuta tra il 25 e il 35 per cento, ma non più del 10% costituita da grassi saturi, quelli di origine animale quali pancetta, lardo, strutto, latte intero, burro. Spazio dunque all’olio di semi, di nocciole, di oliva (con moderazione) e quello presente nella frutta a guscio o nel pesce, alimento che non tutti conosciamo. Fanno bene l’olio di mais, di girasole e soia, il germe di grano e i legumi. Le uova? Oggi non sono più proibite, ma si raccomanda un uso moderato.
29.01.2022, Comunicare senza ostilità
È stato pubblicato in tutte le lingue il “Manifesto della comunicazione non ostile”, un decalogo di 10 principi utili a migliorare il proprio stile e comportamento in Rete. Anche noi abbiamo dovuto rivedere la pagina deli “sms” con il filtro della moderazione poiché troppi messaggi contenevano offese, volgarità e falsità. Il decalogo intende favorire comportamenti rispettosi e civili con lo scopo che il Web diventi per essere un luogo accogliente e sicuro per tutti, una specie di impegno di responsabilità condivisa. Ecco in sintesi il contenuto di questo Manifesto: 1. dico e scrivo in Rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona, in faccia; 2. le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano; 3. mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio ciò che penso; 4. nessuno ha sempre ragione, nemmeno io. Ascolto con onestà e apertura; 5. scelgo le parole per comprendere, farmi capire e avvicinarmi agli altri; 6. so che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi; 7. condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi; 8. non trasformo chi sostiene le opinioni che non condivido in un nemico da annientare; non accetto insulti e aggressività, neppure a favore della mia tesi; 10. quando la scelta migliore è tacere, taccio.
28.01.2022, La polenta ieri e oggi (2/2)
Recentemente, grossomodo dagli anni ‘90 del secolo scorso, dopo un periodo di parziale oblio, la polenta è tornata come cibo identitario, del mondo alpino e delle sue pianure, a cui sono donate sagre, raduni, piatti di specialità nei rifugi, nei ristoranti (il famoso secondo servito su un letto di polenta), nelle abitazioni private, altroché il culto della pasta, che non ci appartiene. E si sta diffondendo anche nei Paesi Bassi (Piera ci dice: “Una volta portavo con me la farina per cucinarla) ed è abbastanza popolare in Stiria, Carinzia, Tirolo e Ungheria occidentale. Il futuro della polenta è roseo anche perché il mais diverrà sempre più centrale nella nuova tradizione alimentare di tutto il mondo: è privo di glutine, pertanto è l’ideale per i celiaci, la polenta è ricca di carboidrati e la cucina internazionale si appresta in modo sempre più massiccio all’uso di cereali compatibili con ogni esigenza. Il laboratorio di ricerca agroalimentare di Udine ha classificato ben 700 varietà di granturco, ad iniziare dalla farina “biancoperla” in uso da sempre in Friuli. È tornato il regno della polenta nei nostri rifugi di montagna, oppure nelle taverne di casa dove si cucina in paioli di rame, se ne vende a mattoncini bianchi o gialli, attraverso farine precotte per polente “easy”, veloci, tenere. È talmente neutra che sta bene ovunque con lo spezzatino, l’anguilla, il formaggio tenero, gorgonzola o stagionato, i funghi, la fonduta, il toč in braide e altre specialità.
27.01.2022, La polenta ieri e oggi (1/2)
Si racconta ancor oggi che non c’è stata persona di passaggio, al mulino sul Natisone, senza che Ustin non l’avesse omaggiata con un pugnetto di farina per farsi la polenta. Erano tempi duri, era difficile per molti combinare il pranzo con la cena e per questo motivo ancor oggi si ha riconoscenza verso questa persona scomparsa molti anni fa. E anche verso la polenta che ha sfamato tutti. Ci siamo già occupati che storiche e voluminose polente della famiglia Serafini, cucinate a pranzo e a cena, in casa o nella fattoria del Tulin, con questo profumo che si sprigionava a grande distanza. La si abbinava al latte a colazione, con tutte le altre pietanze, soprattutto il formaggio, il salame e il baccalà che oggi costa 45 euro al kg., mentre un tempo era considerato il pesce dei poveri. Oggi la polenta è rivalutata soprattutto perché è una pietanza che scalda il cuore in quanto a casa difficilmente la si prepara per mangiarla da soli e possiede numerose varianti: bianca, gialla, mista, nera (di grano saraceno). Nel lontano passato, prima dell’arrivo del granoturco, si cucinavano simil-polente a base di farro, miglio, panico e sorgo, poi, dal Settecento questo prezioso alimento ha conquistato il Friuli, il resto delle regioni padane, i Paesi balcanici e la Francia meridionale.
26.01.2022, Tra poco il rifacimento del parcheggio
«Desidero che le persone passeggino su una strada pulita, asciutta, senza polvere e senza pozzanghere», questo è quanto ha detto il Sindaco annunciando che tra poco inizieranno i lavori per il rifacimento del parcheggio che scorre a lato della statale. Un intervento che la Pro Loco sollecita da anni e anni per tre ragioni: estetica, salute (pozzanghere con il proliferare estivo di zanzare-tigre), polvere in tutte le stagioni. Pare che stavolta la nostra richiesta abbia avuto ascolto. Sono a disposizione 50 mila EUR, la metà di quanto servirebbe. È già qualcosa, poi si potrà intervenire in futuro, quando ci saranno a disposizione nuove somme. Il Sindaco ha detto che anzitutto si creeranno due tombotti a fondo perso per il convogliamento dell’acqua piovana. Subito dopo sarà creata una striscia d’asfalto abbastanza larga. La dimensione di questo “nastro” non è stata comunicata, ma è proporzionale al capitale investito. Ai lati di questa striscia, si sistemerà del ghiaino dove le auto effettivamente parcheggeranno. Intanto è un inizio che metterà fine a un campo disordinato e sotto certi aspetti un po’ desolante per chi transita lungo la statale. La Pro Loco collaborerà certamente con il Comune per la pulizia e lo sfalcio dell’area, come sempre ha fatto.
25.01.2022, La riunione del Consiglio direttivo di ieri
Lunga vita a Pro Loco Ponteacco! Perché il Consiglio direttivo funziona bene, c’è sintonia tra i membri, si delibera facilmente, si ascoltano le istanze di tutti e si ha il piacere di ritrovarci. Dopo numerose settimane, il Consiglio direttivo si è riunito ieri sera per discutere le iniziative dei primi mesi dell’anno. Sono stati stabiliti i turni domenicali di febbraio e marzo. L’Assemblea, in uno spirito collaborativo e di condivisione, ha poi affrontato i vari temi, primo fra tutti la festa della patrona del paese, Santa Dorotea, che coincide con la prima domenica di febbraio. Sentito il parroco, per quel giorno è programmata la messa in chiesa, alle 11:00. Come vuole la nostra tradizione, sarà la domenica dell’ufar, il piccolo contributo economico che i fedeli riservano al parroco. I presenti effettueranno il giro dell’altare e a distanza simbolica, con la mascherina al volto, si inchineranno in direzione della patena, il piattino dorato dove il sacerdote colloca la sua particola. Dopo messa, per evitare contagi che potrebbero essere innescati dall’assembramento, ci limiteremo ad offrire un aperitivo all’esterno, sperando sia l’ultimo anno di restrizioni. L’Assemblea generale dei Soci si svolgerà domenica 3 aprile. Saranno molto interessanti gli sviluppi previsti per quest’anno con numerose iniziative di richiamo e un abbellimento delle strutture nel loro insieme. La prossima riunione del Consiglio si svolgerà a fine marzo.
24.01.2021, Ieri al Centro
Dopo tante domeniche un po’ sotto tono, vuoi per la preoccupante incidenza del virus anche in paese, vuoi per ragioni diverse, quella di ieri ha interrotto il sopore degli appuntamenti precedenti, questo grazie anche alla simpatia di Enzo e Savina che hanno condotto il turno e che ringraziamo per la disponibilità. «Siamo soddisfatti -ha detto Savina a fine turno- perché fino alle 11:00 non c’era nessuno e temevamo un flop». Invece subito dopo si sono riempiti i tavoli e si sono avvicendati al banco i vari aperitivi e assaggi della domenica mattina. Savina ha preparato stuzzichini invitanti, saporiti. Verso mezzogiorno è arrivato anche il Sindaco e il parroco, don Alessandro, che si è fermato per un dialogo con numerose persone presenti. Domenica prossima sarà il turno di Graziella & Marcello. Proporranno la pastasciutta e sarà il primo appuntamento con la forchetta dopo mesi e mesi di austerità. L’ingresso di domenica prossima sarà riservato ai soci vaccinati, in osservanza delle disposizioni in materia di distanziamento e sanificazione. Stasera alle 20:00 si riunirà il Consiglio direttivo: le decisioni di stasera saranno descritte nelle news di domani. Come di consueto, auguriamo una buona settimana a lettrici e lettori.