03.06.2020, Ci vogliono più parole per rianimare la lingua

Un po’ di parole per rianimare la lingua

   Cerchiamo di non peccare di presunzione, ma il nostro sito fa il possibile per curare e difendere con tutti i mezzi la lingua italiana, un patrimonio di inestimabile valore. Siamo un po’ i “cultori” -perdonateci- della forma, delle espressioni il più possibili corrette, anche se siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare. La lingua italiana si va rinsecchendo: i giovani utilizzano un vocabolario limitato e da parte loro sembra si stia perdendo il gusto di una lingua come la nostra, ricca di sfumature espressive, se le si conosce. Con la lingua italiana si può esprimere tutto, esistono termini appropriati esatti e con un’infinità di sinonimi. Basta conoscerli e utilizzarli.  Cercando su Internet, alla voce “Quante parole conoscono i giovani d’oggi?”, si può rimanere davvero sorpresi. Se nel 1976 i ragazzi ne conoscevano 6-700, oggi difficilmente ne utilizzano più di 300 e conoscono forse il significato di altre cento. E pensare che il patrimonio lessicale italiano si aggira sui 215.000-270.000 lessemi (unità di parola con significato), usarne solo 300 è un colossale e drammatico ritorno al passato, all’analfabetismo di ritorno. Si legge poco o niente, si scrive male e in forme concise, predominano parole straniere, le forme e i sentimenti sono spesso descritti con le “emoticon”. È un vero peccato, un impoverimento che va combattuto con la buona lettura, con la ricerca dei significati delle parole sconosciute, con la ricerca di sinonimi e contrari.

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