05.02.2022, Domani la ricorrenza di Santa Dorotea

    L’attesa festa della nostra patrona, Santa Dorotea. Nata in Cappadocia, regione storico-geografica appartenente oggi alla Turchia, venerata come santa dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, è la patrona di Ponteacco, dei giardinieri, dei fiorai, dei birrai e dei giovani sposi. Vergine e martire, le scritture antiche riferiscono che sarebbe nata a Cesarea di Cappadocia attorno al 290 dopo Cristo. È qui che sarebbe morta nel 305 o nel 311. Il Martirologio Geronimiano la descrive “caritatevole e sapiente”. Di fede cristiana, nonostante la giovane età Dorotea godeva già di grande fama tra la sua gente, che la considera “traboccante di fede e carità”. La sua nomea giunse fino al procuratore Sapricio, che decise di metterla alla prova chiedendole di effettuare sacrifici per gli dei pagani. Dorotea non cedette a quelle richieste e si rifiutò, ricevendo in cambio torture inenarrabili. Per convincerla ad acconsentire al sacrificio per gli dei pagani, Sapricio la affidò a due sorelle apostate, Criste e Callista. Il loro obiettivo sarebbe dovuto essere quello di convincere Dorotea ad abbandonare la fede in Cristo, ma accadde il contrario e così le due sorelle furono arse vive. Fallito il suo intento, Sapricio condannò a morte Dorotea, che mentre si recava sul luogo del suo martirio invocò in più occasioni il nome di Gesù Cristo. Lungo il cammino, l’invocazione di Dorotea fu udita daTeofilo, un avvocato pagano, che la derise dicendole: «Sposa di Cristo, mandami delle mele e delle rose dal giardino del tuo sposo». La giovane devota accettò la proposta di Teofilo e quando a lei si avvicinò un bambino poco prima della decapitazione, recante con sé tre rose e tre mele, lei lo invitò a portarle all’avvocato pagano che poco prima l’aveva derisa. Teofilo credette al prodigio e si convertì alla fede cristiana ma questo gli rimediò una denuncia a Simpricio e la stessa condanna impartita a Dorotea. Anche Teofilo fu torturato e decapitato e per questo motivo viene celebrato nello stesso giorno di Dorotea. Il suo attributo iconografico è un cesto di fiori e di frutta, in memoria di quanto accaduto con Teofilo ed esistono diverse congregazioni religiose nate in suo onore, le cui suore sono dette dorotee.

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