08.03.2022, La grotta della Bula (2/2)

   È censita nell’elenco delle grotte della nostra regione con il nome di “Grotta presso Ponteacco”, numero regionale di catasto-grotte 1958, un solo ingresso piuttosto sviluppato in senso orizzontale, apertura del vano posta a 188 mt/slm. La grotta trae origine da dislocazioni, ossia spostamenti di masse rocciose, orizzontali e verticali lungo le fratture che compaiono nelle deformazioni prodotte dai corrugamenti, cioè dai piegamenti degli strati geologici conseguenti a movimenti tettonici. Nel momento in cui una di queste fratture viene a trovarsi in rocce carsiche, funge da punto di debolezza in grado di innescare la formazione di una grotta carsica. Speleologicamente le cavità d’origine tettonica non risultano importanti: sono piccole, spesso instabili, quindi pericolose. È frequente però incontrare in grotte carsiche tratti dove appare evidente l’azione tettonica; molti di questi sono indubbiamente interessanti, come il poderoso “specchio di faglia” lungo un centinaio di metri nella sala della Faglia, in uno dei rami lontani del buso della Rana (Veneto). Quanti anni ha la nostra? Forse una sessantina di milioni.

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