10.06.2020, Il fiume sia governato dalla popolazione, non dai burocrati (1/3)

   I lavori di consolidamento che si stanno svolgendo sulla sponda sampietrina del Natisone, sotto Ponteacco, dividono l’opinione pubblica tra favorevoli e contrari. I favorevoli sostengono che i lavori danno maggiore sicurezza all’ambiente e al Mulino, insediati come sono da eventi sempre più estremi. Per i contrari, invece, si tratta di un’usurpazione dell’ambiente perché un fiume non si cura portando materiale esterno ed eseguendo lavori artificiali, ma eseguendo costantemente i lavori di cura e manutenzione, così come facevano i nostri nonni. I contrari dicono, in poche parole: “Sì al governo del fiume dalla popolazione e non dai burocrati di Trieste, alcuni di questi senza sapere neppure com’è fatto un fiume e quali siano le sue dinamiche”. Si dice ancora: “Il Tagliamento sta per entrare nell’UNESCO e a nessuno verrebbe l’idea di arginare le sponde con dei massi”. Secondo la nostra opinione i lavori in corso hanno un effetto meno impattante di quanto sostenuto dai contrari. Si acquisirà più spazio nell’ambito del mulino, si correggerà l’obbrobrio del tubone in cemento (scarico fossa della ruota). Certo, si tratterà di lavori inutili se non si riporterà sotto Ponteacco il 95% della portata normale del Natisone, visto che adesso la stessa scorre verso Biacis, il secondo ramo dell’isola.

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