13.06.2024 Il Vini di Daniele.

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 Daniele, successivamente, si è rimesso al lavoro in un campo fuori Ponteacco (Lovince) e ha piantato 200 viti di Friulano e 200 viti di Sauvignon che ha trattato con solo tre interventi di verderame e zolfo; ne è risultato un buon vino naturale di circa 12 gradi che ha imbottigliato ed etichettato: il disegno fatto a matita dal suo nipotino Giovanni rappresenta un bel grappolo d’uva con la dicitura Golles, merikan te bieu, fragolino o Sauvignon (vedi foto).Daniele si rende conto di aver fatto un lavoro di cui non era esperto ma che, con l’esperienza e i consigli ricevuti da chi il vino lo sa fare, sta imparando a realizzare un buon prodotto. Il suo ricordo da piccolo è quello della pigiatura delle uve, l’unico compito che gli veniva concesso; suo padre e gli altri adulti, infatti, non gli hanno mai insegnato come si produceva il vino. Ricorda che, dopo la pigiatura le uve venivano portate dai Carlini, famiglia di Graziana, che avevano un torchio vicino alla loro stalla; tutte e vinacce eccedenti la torchiatura passavano poi dai Mattelig che avevano un punto di raccolta (immaginate il forte odore delle vinacce che permeava tutto il borgo in quel periodo!) e loro poi le consegnavano alla distilleria Domenis di Cividale che ricompensava i paesani con qualche bottiglia di grappa. I progetti per il futuro sono già avviati: è iniziata la piantumazione di vitigni Merlot e Cabernet in zona Blek, un campo dato a Daniele in comodato da Valentina R., che sarà recintato per evitare l’assalto degli animali; si prevede un’ottima prossima annata. Daniele ci tiene molto a ringraziare i vicini di campo che lo hanno supportato, consigliato e aiutato: Michele, Piero, Valentina, Antonino…e la sua famiglia!

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