14.06.2022, Breve storia del nuovo parcheggio (1/3)

   Vedere la “foto della settimana” (home-page) e confrontare la stessa con un’immagine di 50 anni fa, beh sembra un altro mondo, un’altra era. C’era il mastodontico plesso scolastico, la strada principale del paese forse ancora a fondo bianco o macadam, i “cantonel” (paracarri) alti un metro e venti sul lato sinistro della strada, collegati uno ad uno con un tubo diametro 10, il patok che scorreva per una ventina di metri con poca acqua reflua sempre corrente. L’intero borgo “ta’ na ziast” aveva un qualcosa di retrò, senz’altro più vicino alle caratteristiche di fine Ottocento, che di nuovo millennio. Il parcheggio, inaugurato lo scorso 29 maggio, fino agli inizi degli anni ’70 non era altro che un campo piuttosto fertile, dove a rotazione si coltivavano patate e sìarak (granoturco), delimitato dalla strada statale da un lato e da una lunga venjìka (vite) di uva americana dall’altro. Apparteneva alla famiglia Cencig, esattamente a Giovanni, zio di Gianni, professione falegname …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *