Parlando con un agente delle Forze dell’Ordine, impegnato con altri a reprimere la piaga dei furti nel cividalese, è emerso un aspetto non nuovo, ma degno ancora di nota: il presenzialismo virtuale con i rischi che ne derivano. Chi di noi non ha mai peccato di “vanità” esponendo le proprie gesta sui social come fossero piccoli trofei! La foto dalla Torre Eiffel, l’hotel extralusso di Vienna, la vacanza alle Maldive. Si scatenano i ladri, sempre più specializzati nel cercare e nel pedinare le proprie vittime con successivi furti nelle abitazioni, furti di identità e di altri dati sensibili. «Se un furto appare inspiegabile, una tra le piste investigative seguite è anche quella dei social» ha detto il pubblico ufficiale, aggiungendo che se una volta si lasciava accesa una lampadina per segnalare la propria presenza in casa, oggi sarebbe meglio postare le proprie avventure o stravaganze una volta tornati a casa. I ladri scoprono tutto e hanno tempo d’agire in tranquillità. Meglio profili chiusi, meglio non accettare l’amicizia di sconosciuti, così come si diceva un tempo di non accettare caramelle da estranei. Ci sono altri rischi per chi fa presenzialismo: vai alle Maldive e dichiari 10mila Euro? Ti vanti di abiti costosi? Di gioielli ricevuti ieri nella ricorrenza di San Valentino? Facciamo attenzione perché la foto tra i monti della Svizzera potrebbe costare meno delle cartelle esattoriali e parcelle legali.