15.07.2020, La volpe … si e/volpe

   Hanno dato non pochi grattacapi in paese le volpi con i loro assalti notturni nei pollai. Il proprietario si alzava al mattino, sentiva un inconsueto silenzio nel recinto, nel kakošnjak; man mano che si avvicinava aveva il presagio di qualcosa che non andasse e all’interno il disastro, dal gallo alle galline, un cimitero. La volpe ha la capacità di adattarsi alla furbizia dell’uomo e, a partire dagli anni Settanta-Ottanta è tornata a popolare non solo i boschi, ma anche i fondovalle, le pianure, le campagne e le periferie delle città. È stata avvistata anche in pieno Ponteacco, quando due anni fa è spuntata dalla boscaglia della Tùzuka. Abbiamo scoperto che le volpi sono animali molto territoriali, non tollerano la presenza di simili nella propria area di caccia. Non potendo convivere, tendono ad andare ovunque ci sia posto libero e distribuirsi in modo omogeneo. Si tratta di un animale molto adattabile. La volpe “urbana” pare abbia un morso più forte delle sue colleghe campagnole, che invece sono più modellate per la velocità. In città la volpe non ha bisogno di andare a caccia, di inseguire prede, ma più semplicemente stare in piedi su una pila di rifiuti e nutrirsi del cibo che è stato scartato, forse anche abbandonato in una delle tante vie di Udine dove abbonda l’immondizia.

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