16.07.2020, Una giornata di tanti anni fa (contributo di Rino Cornelio, 1/3)

   Assieme ad alcuni ragazzi di Ponteacco, parecchi nati come ricordo di guerra, decidemmo di allestire una squadra di calcio per competere con i paesi limitrofi per il “dominio” della zona. Nome della squadra: “Ponteacco-Petiàh” e il suo stadio era il “Tulìn” in pianura a ridosso del fiume Natisone, meta estiva di tanti bagnanti locali e foresti. Nei pressi sgorgava una sorgente di acqua fresca e sana chiamata “Cofadar” alla quale andavano le signore del luogo a fare il bucato e contemporaneamente a fare una “babata” per rallegrarsi la mente. Era come sentire il telegiornale della TV perché riportavano fatti e curiosità del luogo. Il proprietario del terreno era il signor Serafini, contadino immigrato con tutta la sua bella famiglia che gentilmente ci permetteva di fare uso del suo terreno per giocare …

 

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