17.10.2023, La faccina sorridente ha compiuto 60 anni.

Come Patrizia. Il celebre cerchio giallo con la bocca a forma di parentesi e due punti al posto degli occhi, la madre di tutti gli emoji, che usiamo in gran quantità ogni giorno, nacque nel 1963 dalla penna di un grafico che aveva ricevuto l’incarico di creare un simbolo per sollevare il morale della compagnia di assicurazioni per cui lavorava. Si dice che ci abbia messo dieci minuti a mettere giallo su bianco, per un compenso di 45 dollari. Da allora la faccina ne ha fatta di strada, fino a diventare il modello di una intera serie di iconcine ridenti, piangenti, sghignazzanti che la rete e i social hanno reso virali. Il visetto sorridente e anche un po’ sfottente è stampato su adesivi, tazze, T-shirt, agende e cover. Ma è anche diventato un simbolo della contro cultura quando una Band aggressiva come i Nirvana ne stravolse il significato trasformandolo in una faccia cadaverica con gli occhi sbarrati e la lingua penzoloni. Dal 1999 l’inventore istituì il “World Smile Day”, la giornata mondiale del sorriso che si celebra il primo venerdì di ottobre. E’ come diventare l’emblema di un mondo che per un giorno mette tra parentesi i problemi di sempre mostrando la sua faccina gentile e sorridente. Insomma, l’emoji di una utopia?

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