18.07.2020, Una giornata di tanti anni fa (contributo di Rino Cornelio, 2/3)

   La nostra divisa erano i vestiti di ogni giorno, spesso usati anche nei giorni di festa. I pantaloni sdruciti, spesso specie sul lato “B”, erano abbelliti con qualche blèk di stoffa. Come scarpe si usavano per la gran parte zoccoli di tiglio con la punta rivestita di una lamina di banda metallica. Per non scivolare erano utili le “brucie” chiodi grossi di cui erano dotati e facevano il servizio di evitare scivolate e permettere una corsa stabile. Sfidammo la squadra del “Sorzento e Biarzo” che indossava una divisa simile alla nostra. Come arbitro ingaggiammo un signore uccellatore, poiché era difficile reperire un fischietto. Era così abile che riusciva ad imitare tutti i fischi possibili. Ogni tanto, però, doveva fermarsi per bagnarsi la lingua secca con un bicchiere di “Puglie” rifornito presso l’osteria di Cras. Come spettatore c’era un signore che si trovava al Tulin per puro caso: si era perso. Ecco i nomi e le qualità dei nostri giocatori: …

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