22.02.2020, I nostri soldi.

   Tutti abbiamo un conto bancario o postale e chiunque abbia un conto corrente affida i propri soldi al sistema finanziario. A fine mese chiuderà la filiale Crédit Agricole di San Pietro al Natisone. Si trasformerà in recapito della filiale di Cividale. Ne è passato di tempo con l’allora Banca Cattolica del Veneto diretta per anni dai signori Bacchetti e Dorbolò. Oggi, quanti di noi si chiedono come vengono investiti i depositi? Se contribuiscono all’economia locale oppure finiscono in un paradiso fiscale? Se sostengono l’agricoltura biologica o il commercio di armi? Magari percorriamo la ciclabile Ponteacco-San Pietro in chiave ecologica e poi involontariamente affidiamo i nostri risparmi a chi investe in società petrolifere. Dunque, come non essere consapevoli di progetti dannosi per l’ambiente, per la pace, per le persone? Finché le cose vanno bene, le banche moltiplicano i loro profitti; quando il giocattolo si rompe, interviene il “pubblico”. Un po’ è come giocare al casinò Aurora: se vinco mi tengo (giustamente) il malloppo, se perdo ho un paracadute. L’unica è capire come funziona il sistema e se non si è convinti, occorre puntare sulla finanza etica: quella che dà garanzie di investire in progetti sociali e ambientali positivi per la collettività. Gli esempi sono in aumento.

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