10.07.2024 Dove vano i tedeschi in vacanza?

(Articolo di Giacomo S.)

I tedeschi, si sa, amano l’Italia. Non fanno eccezione i tedeschi di oggi, sebbene con particolarità non a tutti note.
Mentre il tedesco del sud (Baviera, Baden-Württemberg) può facilmente raggiungere le coste e le montagne del Nord Italia con l’auto in poche ore, il tedesco del nord predilige l’aereo (anche se alcuni, pur di visitare il Belpaese in comodità e per lunghi periodi, si accollano ore e ore di auto o camper per raggiungere anche la Toscana o la Puglia). Il Trentino-Alto Adige è sicuramente la regione prediletta – si parla fluentemente il tedesco, il cibo è sostanzioso ma con un accento italiano, le montagne sono meravigliose per sciare e camminare e la vita è ben organizzata: un paradiso per i tedeschi! Segue a ruota il Lago di Garda, il Lago di Como, Venezia e Milano. Molti tedeschi sanno perfettamente dove si trova Udine e alcuni conoscono anche Cividale. In generale, l’Italia del Nord è prediletta. Negli ultimi anni,
tuttavia, grazie ai numerosi voli diretti delle compagnie low cost, molti tedeschi hanno “scoperto” e si sono innamorati del Mezzogiorno. Moltissimi decidono di godersi un weekend a Palermo, Bari o Napoli, e ovviamente Roma è
molto gettonata: non a caso Goethe stesso scrisse, nel suo Italienische Reise (Viaggio in Italia): “Roma è la capitale del mondo! In questo luogo si riallaccia l’intera storia del mondo, e io conto di essere nato una seconda volta, d’essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede a Roma”. I tedeschi tuttavia amano molto anche la Spagna. Durante la pandemia, alcuni dei pochi voli rimasti da Amburgo erano diretti a Palma de Mallorca, Tenerife e Gran Canaria, posti
dove molti tedeschi hanno la seconda casa per svernare nei freddi mesi invernali. Anche il Regno Unito è una meta costante, per ragioni storiche: dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Germania del nord-ovest (Amburgo, Schleswig-Holstein, Bassa Sassonia) era zona di occupazione britannica e ciò ha cementato i rapporti tra le due nazioni. Anche per questo, l’inglese è parlato molto bene dai tedeschi del nord. Il turismo domestico è ovviamente diffuso. Gli abitanti del nord vanno al mare sulle spiagge del Mare del Nord e del Mar Baltico, oltre a spingersi nella vicina Danimarca e, d’inverno soprattutto, la Baviera la fa da padrona con le Alpi e i resort sciistici.



09.07.2024 La  miopia.

Attualmente quasi il 30 per cento della popolazione mondiale è miope e i numeri sono in crescita, soprattutto tra i bambini, tanto che, si stima, la percentuale salirà al 50 % entro il 2050. A preoccupare è anche l’aumento delle miopie gravi, quelle che superano le 5 diottrie. Secondo gli esperti questo dipende dal fatto che si passa troppo tempo al chiuso dove la luminosità è spesso costante e artificiale; la vita all’aperto costringe l’occhio a regolarsi e ad adattarsi alle varie differenze e tonalità della luce modificandone la struttura. Tanto più importante è per i bambini che, stando all’aperto, possono “allenare” gli occhi a seconda delle varie condizioni climatiche. Alla ricerca di soluzioni, molte ditte di impianti di illuminazione stanno già progettando lampade che producono una luminosità più naturale e ricreando la visione esterna con decorazioni di immagini di paesaggi.

08.07.2024 Recensione.

(Articolo di Franco S.)

L’obelisco nero, di Eric M. Remarque.Neri e Pozza 2023. Atmosfera postbellica, con barometro che segna tempesta in una primavera dei primi Anni Venti. In una Germania piegata da una forte crisi politica ed economica e tuttavia alla ricerca di rivincite, si lotta per non cedere ai fermenti di drammi peggiori. Un gruppo di reduci della Grande Guerra, giovani e intellettuali, scoprono di avere ingenuamente difeso anche quella parte di patria che meritava di essere mandata in malora. Le vicende ruotano attorno al campionario di sepolcri esposti nel giardino della ditta di monumenti funebri H. Kroll e Figli, a Werdenbrück. Gli affari prosperano sebbene i tempi siano duri, ma per effetto di un meccanismo perverso generato dall’iperinflazione, più si vende più il bilancio si impoverisce. Una scrittura dall’efficace vigore narrativo approfondisce i temi della guerra, del suo
nonsenso e dei suoi disastri, mentre tutti i personaggi, nonostante l’intreccio spassoso, fanno i conti con un presente precario e un futuro incerto e la morte, così presente nel titolo e nella missione della ditta, si trasforma nell’ironica e beffarda caricatura di se stessa. Ai margini, non perché irrilevante, il protagonista prova il desiderio di un legame profondo, seppure problematico, con un’ammalata del manicomio cittadino, il luogo ideale in un mondo schizofrenico per capire che la vita è sempre diversa da quella immaginata. Forse il romanzo più bello di Remarque, in cui emerge la sua definita e schierata anima pacifista. Dopo averlo letto viene voglia di riflettere.



07.07.2024 Ieri al Centro.

Ieri al Centro si è svolta la terza edizione del “Torneo di Traverse” organizzato dai giovani della Pro Loco Ponteacco; una bellissima festa che ha visto numerosi calciatori sfidarsi a tiri in porta. L’iscrizione alla gara era stabilita alle ore 9.30 ma già alle 8.30 risultavano ben 32 iscritti sui 40 totali! Quaranta ragazzi e bambini provenienti dai vari comuni delle Valli che, insieme alle loro famiglie e amici, sono stati protagonisti di una bella giornata passata tra gare, musica e chiacchere in compagnia, degustando l’ottima offerta gastronomica (succulenti hamburger farciti e la rinomata pastasciutta della Pro Loco). Le premiazioni, consegnate dalla presidente della Pro Loco Ponteacco Sig.ra Claudia Bait e dall’organizzatore del torneo Federico Bait,  si sono svolte alle ore 19.00 e hanno visto primo classificato Marco Zufferli di Azzida, cui è andato il premio di 150 euro. Altri premi sono stati assegnati fino al quarto classificato: Dario Moravac di Lasiz, Edoardo Vosca di Sorzento e Fabio Leonardi di Scrutto; al concorrente più giovane, Gabriele Braida di Clastra, nato nel 2016; al più vecchio, Roberto Stefanutti del 1969, nonché un premio al totalizzatore di più punti in partita: Zufferli. Durante tutta la giornata, fino a sera, è risuonata per il paese l’allegria dei ragazzi fatta di musica, risa e “pedate”; una festa per tutti i soci, i paesani e le famiglie che hanno passato un bel sabato in compagnia! Un sincero ringraziamento a tutti i ragazzi di Ponteacco e frazioni vicine che hanno organizzato e hanno collaborato per l’ottima riuscita dell’evento!

06-07.2024 Racconto…”c’era una volta”.

(Articolo di Francesco C. del 03.03.2013)

E’ nota a tutti la predisposizione del simpatico Marcello allo scherzo. Spesso la sua “vittima sacrificale” è sua moglie Graziella, nonché destinataria di tutte le burle messe in atto dal caro maritino, per il quale, e lo sappiamo tutti, il Carnevale nel corso dell’anno non è che abbia un inizio e una fine. La storia che raccontiamo oggi è di qualche anno fa. Era una scura notte di novembre, pioveva, il vento agitava le bande (lamiere) di qualche pollaio non lontano da casa. Graziella, dopo cena, aveva pensato di guardare un bel film, un thriller d’azione, da brivido, la cui trama causava delle vere scariche di adrenalina per le continue scene mozzafiato di accoltellamenti, strangolamenti e via dicendo. Poco prima della fine del film Marcello si alzò per andare a dormire mentre il salotto era ancora invaso da urla e stridori di denti ma, invece di andare a letto, ha ben pensato di nascondersi dietro una pesante tenda vicino al frigorifero. Finito il film, anche Graziella decise di avviarsi in camera quando, improvvisamente, da sotto la tenda, Marcello le prese una gamba con la mano gelata (l’aveva tenuta in frigo) . Potete immaginare lo spavento e l’urlo di Graziella…e il divertimento di Marcello! Raccontando il fatto tutti gli hanno detto. “Ma Marcello! Sei incosciente, sai che dallo spavento uno può restare senza parole!”. E lui: “L’ho fatto proprio per quello, ma, come vedi, non ha funzionato!”.

05.07.2024 Il lavoro in Germania

(Articolo di Giacomo S. / 2 di 2)

Quasi tutti gli impiegati nella Germania del Nord hanno 30 giorni di ferie o più all’anno, molti di più rispetto ai colleghi italiani. Sembra una grossa differenza, ma essa è in parte giustificata dalla assenza di giorni festivi nelle aree a maggioranza protestante (ad esempio, ad Amburgo non c’è il ferragosto o l’8 dicembre). Va di gran lunga meglio ai lavoratori di Monaco o Francoforte, che hanno di solito 30 giorni di ferie più tutti i giorni di festività tipici del calendario cattolico! In tutta la Bundesrepublik, il nostro 2 giugno (Festa della Repubblica) equivale al tedesco 3 ottobre, Giorno dell’Unificazione Tedesca, introdotto nel 1990 a seguito della caduta del Muro di Berlino. Con la pandemia del 2020 si è introdotto massivamente il lavoro da casa (home office), che ancora oggi consente agli impiegati di decidere liberamente se e quando recarsi in ufficio. Molte aziende consentono agli impiegati di lavorare in smart working dall’estero ma, per ragioni fiscali, solo all’interno dell’UE. Solitamente sono concessi 20/30 giorni lavorativi all’anno di smart working dall’estero, da concordarsi tuttavia con il management aziendale per non gravare sulle esigenze operative dell’impresa.

04.07.02024 Il lavoro in Germania.

(Articolo di Giacomo S. / 1 di 2)

I tedeschi, si sa, sono precisi e organizzati. Sembra solo uno stereotipo ma effettivamente trova riscontro nella vita quotidiana, anche lavorativa. La giornata lavorativa tipica di un impiegato d’ufficio tedesco inizia alle 8:30/9:00. La pausa pranzo normalmente è alle 12:00, per alcuni anche alle 11:30, quindi molto anticipata rispetto all’Italia (dove normalmente si pranza alle 13:00). Per i tedeschi la pausa pranzo è talmente significativa che cambia anche il modo di salutarsi: tra le 11:30 e le 14:00 circa, non ci si saluta con “Hallo!”, “Moin!” (ad Amburgo) o “Gruß Gott!” (a Monaco), bensì con “Mahlzeit!” (ossia “buon appetito”). Si termina di lavorare attorno alle 17:30/18:00 quando, salve poche eccezioni, gli uffici si svuotano (è la cosiddetta Feierabend, letteralmente “sera di festa”). Grazie al concetto di Arbeitszeitsouveränität (sovranità nell’organizzazione dell’orario lavorativo), molte persone decidono di iniziare a lavorare molto presto (anche alle 6:30/7:00), per poi finire di lavorare alle 15:30/16:00 e dedicarsi ad attività sportive o ricreative prima della cena (anche questa anticipata rispetto all’Italia, normalmente attorno alle 18:00/18:30). Di norma non è prevista la tredicesima o la quattordicesima, ma un unico bonus annuale (pagato a giugno oppure a dicembre) che varia in base alle performance aziendali. (segue…)

03.07.2024 Consigli di lettura.

A cento anni dalla morte di Franz Kafka proponiamo la lettura di alcuni dei suoi capolavori, anche perché piace molto ai giovani e pare vada “alla grande” sui social network dove il suo nome domina con quasi due miliardi di visitatori! Kafka non era certo un tipo socievole e passava tutto il suo tempo a scrivere, oltre a svolgere il lavoro di impiegato a Praga, ma è sicuramente la sua scrittura mista di razionalità e assurdità a renderlo moderno e apprezzato da tante generazioni di lettori. E’ anche uno dei pochi autori che rispecchia l’universalità europea grazie alla sua identità contesa tra Cechia, Austria, Germania e mondo ebraico. Ecco una lista indicativa di alcuni titoli: “Tutti i racconti”, edito da Mondadori, raccoglie tutta la narrativa anche quella postuma. “Lettere a Milena”, sempre di Mondadori, sul tema dell’amore, la solitudine e l’alienazione. “La Metamorfosi”, edito da Einaudi, la famosa storia di Gregor Samsa che si trasforma in insetto gigante.

02.07.2024 Affitti brevi.

Negli ultimi tempi il fenomeno degli affitti brevi sta dilagando anche in Italia, tanto che molti affittuari hanno convertito la tipologia di contratti delle loro case a favore proprio di quelli per turisti, con evidenti conseguenze sul mercato immobiliare. In alcune città le persone fanno fatica a trovare una casa in affitto con contratto regolare a tempo lungo e a prezzi ragionevoli. Anche in Spagna il fenomeno ha avuto una crescita esponenziale e, infatti, nei primi 4 mesi dell’anno i turisti che hanno scelto un appartamento con affitto breve sono aumentati del 37 per cento rispetto all’anno scorso, mentre il numero di turisti che hanno scelto l’albergo è aumentato dell’undici per cento. C’è da dire che la Spagna ha visto una crescita vertiginosa del turismo con 100 milioni di visitatori previsti per il 2024, cui deve dare risposta di accoglienza.

01.07.2024 Racconto di “…una volta”.

(Articolo di Francesco C. del 27.06.2013)

Una volta le sarte andavano a cucire nelle famiglie ed è naturale che sapessero un po’ tuto quello che accadeva nei paesi. La nostra cara e indimenticata Maria Marialzuka andò a cucire in una casa del paese dove vivevano tre nuore insieme con la vecchia padrona che comandava e dirigeva la numerosa famiglia. Quel giorno la vecchia preparò gli ingredienti per fare la minestra, li mise in un pentolone e se ne andò nell’orto a raccogliere l’idrik, il radicchio. La sarta, accanto alla finestra, cuciva e rammendava con sveltezza. Scese la nuora, vide la pentola sul fuoco, mescolò, salò e se ne andò. Poco dopo, dal pollaio, spuntò la seconda nuora; appoggiò le uova, alzò il coperchio della pentola, mescolò e aggiunse il sale. Poi arrivò dal campo la terza nuora che sollevò il coperchio dicendo: ”Chissà se hanno salato”, e salò pure lei. Infine, tornò dall’orto la vecchia che commentò con la sarta. “Le erbacce crescono…”. “Sì, sì!”, rispose l’altra; la padrona mescolò e mise il sale alla minestra e se ne andò giù in cantina. Allora Maria si alzò, si avvicinò al fuoco, prese una manciata di sale, la gettò nella minestra e disse: “Oh là! Adesso sì che è ben salata; e mangiatevela da soli questa minestra: di certo io non l’assaggerò!”.