03.03.2023, Mi senti? (2/2)

   Il nostro orecchio si è evoluto in un mondo molto più silenzioso dell’attuale. Graziella ha incontrato alcuni sudtirolesi in vacanza in un nostro paesino di montagna: “Veniamo volentieri nelle Valli perché solo qui sentiamo il suono e il silenzio della natura, degli uccelli. Da noi, in Val Pusteria, bella quanto si vuole, l’inquinamento acustico è continuo, perenne, attenuato solo quando nevica”. In effetti, sempre più persone si trasferiscono dalle città alle periferie, o periferie estreme, dove c’è pace. Molta gente soffre di acufeni, di ronzii: è il primo segnale di una possibile lesione uditiva. I discotecomani arrivano a 40-50 anni con una dose di inquinamento da decibel assai grave. La normativa di prevenzione degli infortuni è molto chiara: i dipendenti esposti al rumore sono obbligati a indossare le cuffie antirumore e questo provvedimento ha indubbiamente preservato la salute dei lavoratori. Ci si accorge delle difficoltà uditive di una persona quando a fine domanda dice: “Cosa?, Come?”, oppure quando segue il movimento delle labbra. Chi soffre di sordità non vive bene perché non riesce a seguire un dialogo o una trasmissione a volume normale, rischiando anche l’emarginazione dal gruppo.

02.03.2023, Mi senti? (1/2)

   Il mondo sta andando verso un’epidemia di sordità  a causa di un insospettabile colpevole: la musica. È quanto sostengono gli scienziati che, dopo lunghi studi e ricerche, studiano l’evoluzione dell’udito. Udito che nei nostri avi era più sviluppato, più sensibile alle frequenze elevate. Anche in paese ci sono persone che ammettono un calo della percezione, colpa della musica o del rumore in genere, colpa del telefonino sempre all’orecchio. E non è un caso che nelle pubblicità televisive c’è un martellante video che propone rimedi, capsule da inserire nel canale uditivo. I giovani sono esposti a questo disturbo, che nella terza età può diventare menomazione. La musica ascoltata con potenti auricolari al massimo darà, sì, la giusta carica, ma danneggia l’udito. Il 49% dei giovani ascolta musica a volumi pericolosi. Si tratta di un’esposizione a danni permanenti che potrebbero portare la popolazione mondiale tra qualche decennio a oltre un miliardo di persone di mezz’età con problemi uditivi. Sarà inutile impallidire davanti alla Commissione medica al secondo o terzo rinnovo della patente …

27.02.2023, Ieri al Centro

  Le sorelle Patrizia e Laura sono rimaste soddisfatte del turno di apertura di ieri: la Pro Loco le ringrazia per la disponibilità e attende domenica prossima Loris e Valentina, soci sempre vicini al nostro sodalizio. Ed è così che la nostra piccola struttura da ben 14 anni è testimone dell’avvicendamento delle domeniche, dei mesi e degli anni. Domani, infatti, saremo in marzo. Domenica movimentata, ieri, grazie anche ai partecipanti al trial “Segui l’orso”, corsa campestre di 26km organizzata da Vallimpiadi, che ha il merito di richiamare persone da tutto il FVG e Veneto grazie allo sport e alla precisa organizzazione. I partecipanti, oltre 300, si sono fermati al punto di ristoro vicino alla nostra sede, alcuni hanno bevuto il caffè o semplicemente hanno usufruito dei servizi. Buona è stata la presenza di soci ai quali Isabella ha offerto l’aperitivo per festeggiare la nascita della nipotina. In pomeriggio si è svolto un partecipato compleanno, con tanti ragazzi in campo intenti a giocare fino a sera. Auguri di una buona settimana!

26.02.2023, Siamo superstiziosi?

   In paese forse no, non ci risultano casi di persone rimaste a casa perché un gatto nero ha attraversato la strada, oppure semplicemente perché era venerdì 17, trascorso senza traumi 9 giorni fa. Certo, per i superstiziosi quando si parla di venerdì 17, non si vede l’ora che la giornata giunga al termine, il più velocemente possibile, mentre la stragrande maggioranza è del tutto indifferente all’avvicendarsi delle date e degli oroscopi. La fama triste del venerdì affonda nella storia. Deve la sua cattiva nomea alla memoria del giorno settimanale della morte di Cristo, forse il primo “venerdì nero” della storia. Adamo ed Eva sarebbero stati cacciati dal paradiso terrestre proprio di venerdì, giorno in cui Caino uccise Abele e san Giovanni decapitato. In Gran Bretagna era il giorno riservato alle esecuzioni, mentre per Pitagora il 17 è il numero imperfetto per eccellenza. Oggi la giornata è stata rivalutata, almeno per i commercianti che nel “black friday” vedono affari d’oro. Comunque, va bene munirsi di amuleto l talismano, ma fino a un certo punto perché la superstizione è sinonimo di oscurantismo.

25.02.2023, Stamattina il funerarle di don Mario

   La chiesa parrocchiale di San Pietro al Natisone era gremita ieri sera in occasione del Rosario in memoria del monsignor Mario Qualizza. Un incontro che il sacerdote avrebbe ben gradito vedere per la presenza di tanti fedeli, amici, estimatori della sua passione per l’alpinismo. Il parroco attuale, don Alessandro Fontaine ha detto: “Ringraziamo Dio per averci regalato questo pastore, esempio fede e guida”. Sul Messaggero Veneto di ieri è apparso un articolo sul profilo del sacerdote e vasto è il cordoglio nelle Valli dove operano oramai sono tre parroci titolari. Ieri alcune collaboratrici parrocchiali hanno preparato la chiesa, con pulizia e allestimento floreale, in vista del funerale che si svolgerà stamattina alle 10:00. La cerimonia funebre sarà officiata dall’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, coadiuvato da altri sacerdoti del Capitolo di Cividale. Al termine della messa, dopo l’ultimo saluto sul sagrato della chiesa, il feretro raggiungerà il cimitero di Cravero di San Leonardo per la sepoltura.

24.02.2023, La scomparsa di don Mario

   Abbiamo appreso con tristezza la notizia della scomparsa di monsignor Mario Qualizza avvenuta l’altro ieri pomeriggio nella Casa di Riposo di San Pietro al Natisone, dov’era ospite da tempo, seguito per i postumi e le conseguenze di una lunga malattia. Per 17 anni è stato il parroco della Valle, poi canonico e responsabile della Forania, titolare delle parrocchie di San Pietro al Natisone, Vernasso, Azzida, Antro, Lasiz, Brischis, Goregnavas, Montefosca, Mersino e Rodda. Ha svolto un importante faticoso impegno pastorale verso il quale dobbiamo riconoscenza perché in questi anni tutti abbiamo un ricordo che ci lega alla sua figura: le messe, la santificazione delle ricorrenze, matrimoni, battesimi, prime comunioni e l’ultimo saluto a un familiare o a una persona cara. Lo ricorderemo come sacerdote buono, mite, disponibile verso tutti, rispettoso sia di chi vive nella fede, sia di chi possiede sensibilità diverse. Legato alle tradizioni delle Valli, è stato sostenitore di molte iniziative, tra queste concreti programmi di aiuto e sostegno a favore dei poveri di una regione del Sud America. Il funerale dell’alpinista e scalatore don Mario si celebrerà domani alle 10 nella chiesa parrocchiale di San Pietro al Natisone e al termine della cerimonia il feretro sarà inumato a Cravero di San Leonardo, suo paese natale. Questa volta siamo noi a ricambiargli l’augurio che faceva ai nostri cari nel momento del commiato: “Naj pocìva u miri – che riposi in pace!”

23.02.2023, Integrazione sulla cioccolata

   In riferimento alla notizia dell’altro ieri sulla cioccolata, una lettrice ci invia la seguente integrazione: “Ho letto con interesse la notizia riguardante la cioccolata, precisa nella descrizione. In effetti non c’è persona che non la apprezzi: liquida, in tavoletta o come cioccolatino. Sinonimo di dolce, il suo gusto piace a tutti, tanto da generare anche fenomeni di dipendenza. La tavoletta risale al 1829, quando un cioccolatiere olandese brevettò un nuovo metodo di trattamento del cacao. Fino al ‘500 nessuno la conosceva in Europa e mia mamma l’ha scoperta dopo la guerra, dalle Gigette, dopo circa 400 anni anni dalla scoperta del cacao. Tutto fuorché dolci sono i semi del cacao, utilizzati prima dai Maya, poi dagli Aztechi che ricavavano dai semi una bevanda indubbiamente amara, arricchita con addensanti e spezie varie tra cui il pepe e il peperoncino. I semi erano così preziosi da essere usati come moneta. Dalla Spagna dei Conquistadores, la cioccolata conquistò le corti europee, prima Parigi e poi Vienna, per poi trasformarsi nelle deliziose tavolette con la prima fabbrica Svizzera di François-Louis Cailler, tutt’oggi uno tra i marchi più rinomati. Nel 1875 arrivò il gianduiotto torinese della Caffarel, mentre un enorme successo iniziò a raccogliere la cioccolata dello svizzero Rudof Lindt, che ancor oggi è considerata una tra le più buone al mondo”.

22.02.2023, Un minestrone per la Quaresima

   La nostra tradizione religiosa detta un preciso comportamento durante la Quaresima, periodo di digiuno e astinenza che inizia proprio oggi con la cerimonia delle Ceneri. Un tempo la Quaresima era particolarmente vigilata, con l’astensione da ogni eccesso, con la raccomandazione di non mangiare carne o comunque di rinunciare ai piaceri della tavola e non solo. La trasgressione costituiva peccato, da confessare nel confessionale, rispondendo alle precise domande del sacerdote. Per fortuna i tempi sono cambiati. Restano comunque validi i quaranta giorni di sacrifici, fino a giovedì 6 aprile. C’è chi smette di fumare, chi di mangiare dolci … La Chiesa non può far altro che appellarsi alla coscienza individuale del fedele. È il periodo in cui si consumavano molti minestroni di verdura, un alimento gradito da tutti e in linea con il menù suggerito dai sacerdoti: il minestrone di patate, molto popolare nelle Valli. Gli ingredienti per quattro persone sono semplici: 4 patate novelle medie, 2 carote, 1 cipolla rossa, mezzo porro, qualche alberello di broccolo, sale, pepe, olio e un pizzico di noce moscata. Preparazione: tagliare le patate a cubetti di mezzo centimetro di lato, tagliare porro e cipolla a listarelle, versare gli ingredienti in un pentola senza i broccoli già precedentemente cotti, coprire di acqua abbondante. Cucinare a fuoco medio fin quando le patate cominceranno a sfaldarsi. Aggiungere i broccoli, il sale,  la noce e terminare con l’olio e il pepe. Uno tra i piatti più semplici da preparare.

21.02.2023, La cioccolata

    Girare per il centro di Bruxelles è come attraversare autentiche ‘gioiellerie’, ma di cioccolata e cioccolatini. La fantasia, la cura nella presentazione del prodotto rendono unica la capitale belga, punto di riferimento europeo del “cibo degli dei”, la cioccolata. La scoperta del cacao avvenne nel XVI con i Conquistadores spagnoli, mentre in paese è stato necessario attendere circa quattrocento anni, subito dopo la II Guerra mondiale. Fino ad allora il cioccolatino, la squisita bevanda e la cioccolata erano un autentico alimento di nicchia, di chi se lo poteva permettere, di chi aveva assicurati il pranzo e la cena, insomma non dov’era necessario soddisfare altre priorità. Divenne popolare il “formaggino”, uno spicchio di cioccolata rivestito di carta stagnola, simile al prodotto caseario cremoso, ingrediente di gustosi panini. Ci fu una ben più larga diffusione grazie ai nostri lavoratori occupati in Svizzera, poiché al loro rientro a casa per Natale portavano generose quantità di cioccolata, al latte, con noccioline, riso e wiskey. Oggi la tavoletta è sempre molto richiesta. Ha il sul meritato posto d’onore nella top-ten dei cibi più richiesti.

20.02.2023, Ieri al Centro

   Un bel turno quello di Simona e Mariangela, iniziato in sordina ieri alle 10 e terminato dopo le 13. All’ora dell’aperitivo erano numerose le persone sedute in sala. Ringraziamo le turniste per la loro disponibilità. È proseguita anche la campagna di rinnovo della tessera 2023. La Pro Loco sta predisponendo i documenti finanziari per la successiva stesura del bilancio, mentre inizia la discussione riguardante l’elezione del nuovo Consiglio direttivo, che dovrà essere nominato entro aprile. La settimana inizia con gli studenti ancora in vacanza e con le varie iniziative di richiamo per domani, ultimo di Carnevale. Mercoledì torneremo con “i piedi a terra”, Quaresima, periodo di digiuno e astinenza 🙁