La giornata è stata contraddistinta da una notevole mole di traffico lungo la statale. Si è trattato di un via-vai ininterrotto di auto, camper, moto provenienti da vari Paesi europei, soprattutto Austria, Germania e Paesi Bassi. Ferragosto è entrato nella tradizioone dei friulani al pari del Natale e della Pasqua. Quali sono le sue origini? La leggenda narra che l’antenato del “£Ferragosto” come lo intendiamo oggi, sia da cercare nel periodo romano e per la precisione intorno al 18 a.C. nelle “Feriæ Augusti”, quando i contafini si prendevano una pausa dopo aver lavorato in onore dell’imperatore Augusto. Nel VII secolo la Chiesa cattolica di Aquileia decise poi di festeggiare proprio il 15 agosto l’Assunzione di Maria. La tradizione delle gite fuori-porta è invece nata durante il ventennio fascista: si organizzavano treni a prezzi vantaggiposi per permettere ai meno abbienti di vedere le alte montagne o il mare per la pruima volta. Da qui l’idea del pranzo al sacco, del mangiare fuori, simile alle scampagnate di Pasquetta.
01.08.2022, Ieri al Centro
Eccoci in agosto, piena estate con temperature ancora elevate. Come dicevamo ieri, quando arrivano a Ponteacco JM e Daniela, arriva la vera estate. E ieri per i nostri cari amici c’è già stato il primo pranzo. La giornata al Centro si è svolta con il solito tran-tran estivo: non molte presenze, servizio accurato di Lorenzo. Gli argomenti principali di discussione sono stati il gran caldo, la siccità con l’erba del campetto oramai bruciata, la constatazione che una parte del bosco presenta alberi ingialliti. Si è discusso anche di Covid con alcune persone ancora positive in paese. La giornata è terminata poco dopo le 13:00. Ancora qualche giorno di notizie e aggiornamenti: da domenica 7 a lunedì 15 compresi la Redazione sarà in pausa estiva. Buone vacanze!
31.07.2022, Covid e olfatto non vanno d’accordo
Anche in paese ci sono testimonianze tra chi è stato colpito da Covid-19: la perdita dell’olfatto e non in tutte le persone, ma in una buona percentuale. La ricerca medica sta sperimentando molti farmaci per cercare di vincerla. e un’altra percentuale, anche a distanza di tempo, continua a soffrire di questo fastidioso disturbo. Il meccanismo che lo innesca è piuttosto complicato. Si sa che il virus attacca particolari cellule del naso che danno “nutrimento” ai neuroni olfattivi che perdono così i ricettori degli odori. Sarebbe necessario rieducare il senso dell’olfatto, ma è una terapia molto difficile. È necessario confidare nella pazienza, nel tempo in modo che si riduca la persistente infiammazione.
30.07.2022, Con le bici elettriche il turismo vola anche nelle Valli
L’altro giorno sulla cima del Matajur, sei giovani viennesi, a bordo delle loro bici elettriche ultra-sofisticate, si stavano godendo il panorama, prima di affrontare l’avvincente discesa che, attraverso il sentiero, ben pulito e curato, li avrebbe portati a San Pietro al Natisone, piazzale della chiesa, lato nord. E non sono gli unici! La bicicletta sta vivendo una seconda giovinezza in Friuli, un settore che segna una crescita dal 2020 ad oggi del 25%. Come nel caso dei ragazzi citati, mete che prima erano soltanto per atleti, oggi sono raggiungibili da chiunque, grazie all’e-bike. Il cicloturismo è in forte aumento nelle Valli, territorio che si presta per questo sport, che richiede solo l’investimento di piste sterrate manutentate secondo i protocolli internazionali (2 metri minimi di larghezza, cartellonistica efficiente e razionale, creazione di punti panoramici dove possibile). Anche l’economia ne risente con la nascita di e-bike-caffé, piccole officine di manutenzione, B&B con richiamo esplicito agli amanti delle due ruote, punti di noleggio e ricarica come “Al Most” di Ponte San Quirino, punto di ritrovo o di parteza e arrivo per molti ciclisti che transitano nelle Valli.
29.07.2022, Un friulano su tre è obeso
Chili di troppo, poco sport, ancora fumo di sigaretta: è lo scoraggiante ritratto dei friulani, tracciato e consegnato recentemente all’ISTAT, l’Istituto di Statistica. Il 38,5% dei friulani è in eccesso di peso, il 31% non pratica sport e il fumo è presente sia tra i giovani che gli adulti. Certamente non siamo soli: nel mondo ci sono 2 miliardi di persone con chili in più e in Italia si va sul 46,2% della popolazione, con punte di oltre il 50% in meridione dove quella popolazione affoga nella cosiddetta dieta mediterranea dai risultati catastrofici, come si vede. L’altro giorno un giornale invitava i lettori a seguire il suggerimento degli esperti della facoltà di Scienze dell’alimentazione dell’Università di Udine: è necessario cambiare stile di vita abbandonando il fumo, l’eccesso nel bere e combattere la sedentarietà. È da rivedere il culto dell’olio di oliva propagandato continuamente da spot pubblicitari e articoloni sui giornali e anche la pastasciutta spesso ingollata in quantità che rendono i bambini simili botti già a 6-8 anni. L’obesità è una vera e propria malattia ed è uno dei principali aspetti o problemi della salute pubblica mondiale e che causa ogni anno la morte di quasi 3 milioni di persone. L’abbondanza di alimenti, lo scardinamento delle vecchie regole, ci porta a “ruminare” continuamente, tutto il giorno e se un tempo il nostro organismo si è evoluto sul modello del cacciatore-raccoglitore (con lunghi digiuni), oggi introduciamo una quantità esagerata di calorie, che ci porta ai problemi che abbiamo descritto.
28.07.2022, Il caldo ci toglie il sonno
Nei giorni scorsi in tutte le case del paese, prive di condizionatore, sono stati raggiunti e superati i 30°. Si tratta di una situazione di disagio piuttosto rara, che ha messo a dura prova le persone. La notizia prende spunto da un articolo appena pubblicato su “One Earth” da un team di studiosi dell’Università di Copenhagen. Secondo lo studio, in questi due mesi di gran caldo abbiamo perso decine di ore di sonno a persona, oltre 20 e per misurare il dato, hanno utilizzato braccialetti con accelerometri interni che misurano la durata del sonno in oltre 47.000 adulti di 68 Paesi. Durante le notti più calde, con temperature vicine o superiori ai 30°, le persone tendono ad addormentarsi più tardi, si svegliano prima e nel complesso dormono meno. L’ideale sarebbe dormire ad una temperatura non superiore ai 19°, un sogno per tutti noi in questo luglio particolarmente bollente.
27.07.2022, Una scena da Far- west
È passata nella storia del cinema la scena che vede il compianto Bud Spencer alle prese con un tizio che gli tira un cazzotto in pancia e lui neppure si scompone. Poi, accorgendosi, lo atterra con un “petrus” sulla testa. Chissà se la vicenda è stata copiata da un fatto simile, accaduto in piazza a Ponteacco molti anni fa, forse due o tre dopo la II Guerra mondiale. Gino Bazavòn era un autentico colosso: alto, robusto e muscoloso. Era una persona rispettata in quanto rispettoso di tutti. Tranne un giorno in cui fu avvicinato da Paulìs che gli sferrò un pugno in pancia, senza motivo, davanti a numerose persone, tra la cappella e la fontana. «Così danno i pugni gli artiglieri di montagna!» disse Paulis all’alpino Gino, che si sentì offeso sia per il cazzotto ingiustificato, sia per il paragone artigliere-alpino, vicenda piuttosto sentita all’indomani del conflitto mondiale. Gino effettivamente si accorse di quel pugno allo stomaco. Per lui si trattava di una “carezza”. Senza pensarci due volte, sotto gli occhi increduli dei presenti, prese Paulis, lo sollevò da terra con una mano e lo scaraventò nella korita della fontana, il vascone dove si abbeveravano gli animali della stalla. Lo tirò fuori dall’acqua ancor fredda (sarà stato marzo-aprile) e lo rituffò per altre due volte. Finita l’operazione, Gino si spolverò le maniche della giacca, si aggiustò il cappello e continuò la sua conversazione con i paesani. Paulìs si alzò grondante dalla korita e, lasciando una scia d’acqua, guadagnò la strada di casa lungo la Gorìza, magari riflettendo su quanto accaduto.
26.07.2022, I santi Anna e Gioacchino
Oggi la Chiesa festeggia la ricorrenza dei genitori della Madonna, i nonni di Gesù. Di loro si parla pochissimo. Addirittura, i Vangeli canonici della Chiesa cattolica non li nominano neppure. Eppure Sant’Anna e San Giocchino hanno giocato un ruolo di prim’ordine nel piano di Dio. La loro vicenda è stata ricostruita grazie ai Vangeli apocrifi, ovvero non riconosciuti dalla Chiesa, ma ritenuti attendibili da diversi padri della chiesa. La loro vicenda si è poi arricchita di fonti agiografiche e di tradizione popolare. I nonni di Gesù sarebbero vissuti tra il I secolo a.C e il I secolo d.C.. Giunsero a tarda età senza aver avuto figli. Fra gli ebrei del tempo, la sterilità era considerata una maledizione divina. Gioacchino decise di ritirarsi in un luogo deserto, dove per quaranta giorni e altrettante notti offrì a Dio preghiere e digiuni supplicandolo di poter diventare padre. Anna fede la stessa cosa a casa, chiedendo la grazia della maternità. Dio ascoltò le loro suppliche e, pur trovandosi distanti l’uno dall’altra, ebbero contemporaneamente la visione di un angelo che annunciò la prossima nascita di una creatura. Da qui la vicenda si perde nelle leggende popolari: Gioacchino tornò a casa e diede un bacio affettuoso alla sua sposa che scatenò il concepimento immacolato di Maria, cioè la nascita della Madonna senza peccato originale (dogma di papa Pio IX, 1854). La chiesa votiva di Biacis è dedicata ai Santi Anna e Gioacchino.
25.07.2022, Ieri al Centro
Claudia e Paolo sono sempre i protagonisti di turni riusciti. Seppur in un contesto di assenze, dovute da vari fattori quali le uscite al mare o in montagna, oppure il gran caldo, la domenica è andata bene con il suo consueto momento di vivacità verso mezzogiorno. L’argomento principale in discussione è stato il caldo, la siccità e la magra storica del Natisone. Secondo numerose persone, domani è atteso un peggioramento che dovrebbe portare un po’ di refrigerio. La situazione meteo non cambierà di molto, almeno fino alla prima decade d’agosto. L’ultima settimana feriale del mese si aprirà con la prosecuzione dei lavori nell’area-garden e il completamenrto del nuovo spazio-giochi che dovrebbe avvenire per venerdì. Auguriamo giorni sereni a speriamo in un’imminente rinfrescata, anche se durerà poco.
24.07.2022, I buoi di Cedarmas
La storia di Ponteacco non annovera una folta presenza di cavalli da lavoro e ancor meno di buoi. Il bue è un animale domestico dalla corporatura massiccia. Non è altro che un toro sottoposto nella sua adolescenza alla castrazione (quindi fa “miii” e non “muuu”). L’unica famiglia del paese che utilizzava questi animali da soma era la famiglia Cedarmas, esattamente il nonno paterno di Paolo. Possedeva una coppia di animali pressoché identici e, a quanto si racconta, dotati di forza eccezionale. Apparentemente poco dotati di stile rispetto ai cavalli, dalle sembianze più tozze e dai movimenti più lenti, si trasformavano in una forza davvero bestiale nei campi. Più che il carro davanti ai buoi, il loro proprietario metteva dietro il giogo un grosso aratro che gli animali trascinavano per l’aratura dei campi. Il nonno di Paolo non voleva sentir parlare di cavalli: era affezionato ai due bovini, un affetto probabilmente ricambiato dai due animali che costituivano assieme una portentosa associazione di lavoro, quello più pesante e delicato quale l’aratura dei campi.