La diffusione e l’affermazione delle Tempora avvenne con il Patriarcato d’Aquileia che le collocò in modo più preciso. Si celebravano la prima domenica di Quaresima (Reminiscere), l’ottava di Pentecoste (Trinitatis), nella terza settimana di settembre (Crucis) e nella terza settimana dell’Avvento (Luciæ), fermo restando il digiuno del venerdì. Le Tempora nelle Valli non celebravano solo i prodotti della terra nel momento del loro raccolto più o meno abbondante, ma erano l’occasione in cui si rendeva gioiosamente grazie al Creatore e alla Provvidenza per i beni ricevuti. Questo è il motivo per cui le date delle Tempora non coincidono con il cambio cronologico delle stagioni, ma le anticipano. Coincidevano anche con l’ordinazione sacerdotale che avveniva nella basilica di Aquileia. I Patriarchi hanno lasciato una vasta documentazione sui discorsi liturgici tenuti durante la celebrazione delle Tempora. Il digiuno e la penitenza delle Tempora sono sempre stati l’alimento della virtù (definizione di san Leone Magno). Sacrificio che è fonte di pensieri casti, di risoluzioni sapienti, di consigli salutari: oggi si direbbe “un reset” dello spirito e dell’anima. La carne muore ai desideri della concupiscenza e lo spirito si rinnova nelle virtù. Ma se sentiamo che il digiuno non è sufficiente per essere certi della salvezza, suppliamo al resto con opere di misericordia verso i poveri.
05.11.2021, Le Quattro Tempora (1/3)
Fu papa Callisto I ad istituire nel 222 la liturgia delle Quattro Tempora, estendendo il digiuno settimanale del venerdì, già praticato dall’allora ancora ristretta comunità cristiana, a tutta la comunità di fedeli, dapprima per tre volte all’anno, poi divenute quattro. Lo scopo iniziale era quello di celebrare, nell’astinenza dal cibo e nella carità, la bontà divina che aveva elargito i raccolti. La decisione fu presa dall’influenza, con ogni probabilità, dal fatto che i digiuni del quarto, del quinto, del settimo e del decimo mese facevano parte anche della cultura religiosa ebraica e pure dalla constatazione che le feste pagane, legate alle divinità protettrici dell’agricoltura, stavano prendendo piede e minacciavano la diffusione del Cristianesimo. Nacquero così le Tempora (in latino = stagione) in concomitanza con i principali raccolti: frumento a giugno, uva a settembre-autunno, castagne a dicembre, benedizione dei campi a marzo-aprile. La celebrazione liturgica legata ai raccolti, alle fasi stagionali, era molto sentita dalla popolazione per la sacralizzazione del tempo cosmico che ha momenti culminanti proprio nell’inizio di stagione. Digiuno e ringraziamento, abbracciati in un’unica formula, sono l’aspetto caratteristico delle Tempora …
04.11.2021, Le priorità delle Valli: 6. il biodistretto
Concludiamo questa lunga carrellata di priorità delle Valli con un accenno al biodistretto. La sua creazione darebbe impulso alla commercializzazione di prodotti biologici e tipici, collegando quest’importante ramo economico con quello turistico. L’enorme biomassa dei boschi è un autentico patrimonio, ma ancora poco sviluppato sul piano energetico. Con il cippato e il pellets fabbricati in loco si darebbe un energico impulso all’occupazione e al razionale utilizzo delle risorse. Sarebbe necessario assegnare al settore viario-forestale la priorità di cui necessita. I 110 km di piste forestali potrebbero passare alla Regione con evidenti risultati di buona manutenzione. Oggi la proprietà delle piste è ancora frazionata e gestita da privati. Il Piano di Resilienza (PNRR) non deve dimenticare le Valli. Diventerà un beneficio imprescindibile, un’opportunità senza eguali, sempre se saremo in grado di creare progetti convincenti, in un’ottica di visione generale, non particolare o individuale. Le Valli potrebbero rinascere economicamente e demograficamente.
03.11.2021, Le priorità delle Valli: 5. agricoltura e foreste
Sono settori di notevole importanza per le Valli del Natisone con numerose imprese attive ed operanti sia in agricoltura, sia nelle utilizzazioni boschive. Non c’è quasi paese senza un’attività economica che fa leva sull’utilizzo dei boschi. L’agricoltura vede un rinnovato interesse tra i giovani grazie anche al Piano di sviluppo rurale messo in campo dalla nostra regione che ha promosso la creazione di nuove aziende agricole per lo più gestite da giovani e orientate ad una produzione di tipo biologico. L’allevamento e la produzione casearia stanno vivendo un interessante periodo di ripresa con la creazione di prodotti di qualità ricercati su un ampio territorio. La ditta Predan, l’azienda agricola Manig, l’impresa orticola e da frutto Balbi e l’apicoltura Cedarmas sono esempi locali di una nuova tendenza economica che potrebbe dare spazio a nuovi nomi e a nuovi successi. Le Valli hanno un’enorme potenzialità, che potrebbe essere esplicata con la creazione di nuove aziende e, con nuove maestranze, arrivare alla creazione di un marchio che identifichi il nostro territorio.
02.11.2021, Archiviato il fine-settimana di Ognissanti
Ieri sera il quadro era perfetto, quello dedicato al 1° novembre: pioggia moderata battente, foschia a banchi, vento, nessuno per strada, intervallo di molti minuti tra il passaggio di un’auto e l’altra. Tutti chiusi in casa al caldo. Alle 20:00 hanno suonato le campane per salutare idealmente tutti i defunti del nostro paese, con un pensiero anche a chi riposa lontano da noi. Dunque, un inizio-mese casalingo, se vogliamo anche un po’ mesto. Domenica, invece, è andata bene. Alla fine del bel turno condotto da Graziella e Marcello, è seguita una festa privata con la presenza di numerose persone. Festa privata anche sabato, dov’è stato festeggiato un compleanno e Halloween. La settimana che inizia oggi è “corta”, passerà veloce. Il Consiglio direttivo si riunirà martedì 09. Si tratta di un posticipo dovuto a giornata più comoda per alcuni consiglieri. Buon proseguimento di settimana e di lettura.
31.10.2021, Le priorità delle Valli: 4. ambiente e zona industriale
Una gestione accurata dell’ambiente è una priorità oltre che per gli aspetti turistici, anche per la prevenzione di possibili dissesti idrogeologici, com’è avvenuto qualche giorno fa con lo smottamento di Altovizza e l’anno scorso con la frana di Tarpezzo. È necessario intervenire costantemente negli alvei dei corsi d’acqua e in particolare nel Natisone, con adeguati interventi finalizzati al contenimento dell’inquinamento, alla creazione di acqua salubre a valle dei depuratori, che vanno messi in funzione e adeguati alle gravi imposizioni sulle bollette, dove l’utente paga un servizio di cui non gode. Sono necessari interventi di ingegneria naturalistica che preservino il letto del fiume ed evitare la sua trasformazione in torrente. San Pietro al Natisone ha una zona industriale che negli ultimi anni, a causa della crisi economica, ha ridimensionato la presenza di attività e di impiego. Considerato l’impegno della Regione in merito al Porto franco di Trieste (chiamiamolo già PfT) e alle conseguenti opportunità legate all’istituzione di una Zona logistica speciale (chiamiamola ZLS), sarebbe interessante verificare se anche la zona industriale di San Pietro al Natisone potrebbe beneficiare di questi provvedimenti che potrebbero permettere l’insediamento di nuove attività economiche, il consolidamento delle stesse e quindi un nuovo slancio occupazionale. Domani, festa di Ognissanti, la Redazione sarà in pausa.
30.10.2021, Le priorità delle Valli: 3. l’istruzione
La Regione si sta impegnando a portare a casa da Roma la regionalizzazione del sistema scolastico FVG. È un passo molto importante sulla strada del consolidamento dell’autonomia amministrativa e politica della nostra regione autonoma. Esistono già brillanti esempi in Trentino-SüdTirol, e Valle d’Aosta, regioni come la nostra caratterizzate dalla presenza storica , riconosciuta e tutelata di minoranze linguistiche: francese, tedesco, friulano e sloveno. L’autonomia gestionale della scuola pubblica di ogni ordine e grado permetterà la possibilità di prevedere e gestire l’insegnamento dello sloveno, del friulano e del tedesco dove le comunità e le loro famiglie condividono la scelta di aderire all’offerta formativa linguistico-culturale plurilingue. Una scuola regionalizzata significa anche maggiore autonomia gestionale dello stesso Ufficio scolastico regionale. San Pietro al Natisone è già centro scolastico di rilievo con la presenza di scuole di ogni ordine e grado, monolingue e bilingue. Potrebbe diventare un punto di riferimento nell’ambito di un sistema scolastico regionale. Domani ci occuperemo di ambiente e zona industriale.
29.10.2021, Le priorità delle Valli: 2. il turismo
In questi ultimi anni Ponteacco ha avuto un notevole incremento turistico. Non è più solo un paese di passaggio, ma anche di sosta, grazie al Centro-visite Mulino, alla spiaggia del Natisone, alle bellezze della forra, al sito preistorico. Non da meno è anche la pista ciclo-pedonale che in tutte le stagioni attira numerosi frequentatori. Il territorio delle Valli del Natisone è molto frequentato per i suoi aspetti ambientali, naturalistici e culturali. La regione FVG sostiene con gli appositi bandi numerose iniziative promozionali, eventi, manifestazioni, investendo cospicue risorse finanziarie, mai d’importo così elevato, molto utili per far conoscere il nostro territorio. Sarebbe lungimirante la creazione di un Consorzio per lo sviluppo turistico delle Valli, con la partecipazione di enti pubblici e delle numerose associazioni ed imprese operanti nel settore. Una gestione organizzata del settore permetterebbe un salto di qualità e la conseguente formazione di nuove attività imprenditoriali e, quimdi, di occupazione. Domani ci occuperemo di istruzione.
28.10.2021, Le priorità delle Valli: 1. la viabilità
La viabilità principale e la viabilità minore costituiscono da sempre uno dei grossi aspetti d’interesse delle Valli. Per quanto riguarda la rete sentieristica, Ponteacco gode di una posizione privilegiata poiché tutta la fitta rete di sentieri è ben tenuta, percorribile a piedi o con mountain-bike. Il merito è anche di Stefano Del Zotto che almeno due volte all’anno percorre i tracciati con il decespugliatore. Si offre così all’appassionato una soluzione di percorsi ben segnalati, che collegano il fondovalle fino al Matajur. Cosa diversa è la viabilità maggiore. Il territorio delle Valli (San Pietro al Natisone, Pulfero, Savogna, San Leonardo, Stregna, Grimacco e Drenchia) è totalmente montano ed è percorso da una fitta rete di strade necessaria per permettere il collegamento delle ben 188 frazioni presenti sul nostro territorio. Il problema maggiore per i sei Comuni consiste nel garantire la loro costante manutenzione al fine di permettere agevoli spostamenti in sicurezza della popolazione residente. Sono necessari interventi di sfalcio programmati, di ripristino del manto stradale, di manutenzioni ordinarie e straordinarie. Molti tratti stradali sono intercomunali e sarebbe necessario valutare una riclassificazione, affinché non passi proprio sulla strada il confine tra il Comune più ricco e quello più povero. Domani ci occuperemo di un’altra priorità: il turismo.
27.10.2021, L’incontro con Fedriga (2/2)
Il sindaco di San Leonardo, Comugnaro, ha presentato una breve e significativa relazione dove ha messo in evidenza il progressivo spopolamento non solo del suo Comune, ma del territorio, che si ripercuote poi anche sulla tenuta scolastica. Si è soffermato sulla necessità di estendere ovunque la fibra, per collegare anche le frazioni più decentrate, magari con soluzioni innovative per il collegamento Internet (parabole). Ha stigmatizzato l’aspetto tecnico-operativo della Telecom che ha declassato le Valli per le poche utenze attive. La signora Fabello ha illustrato al Presidente il dissesto idrogeologico del Comune di Grimacco, sotto numero come organico del personale, concetto ripreso anche da Romanut che chiede maggiori risorse di cassa per il Comune di Drenchia dove non vi sono attività economiche, commerciali e artigianali, con una popolazione esigua composta al 90% da anziani. Senza una disponibilità liquida, come possono Comuni così piccoli far fronte alle spese di gestione di un territorio vasto. Camillo Melissa ha sottolineato il problema degli sfalci estivi che, senza questi, rendono il territorio poco appetibile per un turismo selezionato. «È inutile assegnare il personale addetto ai lavori socialmente utili nel mese di luglio, quando ci servirebbe già a maggio», ha concluso. Cendou ha evidenziato il problema delle case disabitate da tempo, spesso pericolanti. Ha proposto di trasformare la strada principale del Comune di Savogna, che giunge da San Pietro al Natisone-Luico/Livek in regionale con evidenti vantaggi per la popolazione e i turisti. Postregna ha ribadito al Presidente la carenza di organico in tutti i Comuni del territorio. Il presidente Fedriga ha ascoltato con attenzione le relazioni dei Sette. Ha detto che il problema della sanità (ospedale di Cividale) è di carattere strategico, condiserando l’attuale inadeguatezza che pesa, assieme agli ospedali di Sacile, Maniago e Gemona sull’intero sistema sanitario regionale. «Punteremo sulla telemedicina, cercheremo di trovare soluzione per la cronica carenza di medici di medicina generale, magari con incentivi economici affiché siano stanziali sul territorio. Al termine il Presidente ha salutato i presenti e ha ricevuto anche i saluti della nostro Pro Loco.