Il 6 maggio 1976, alle 21:00, un violento terremoto colpì il Friuli Venezia Giulia, lasciando una ferita profonda nella memoria collettiva. La scossa principale, di magnitudo 6.5, devastò interi paesi tra le province di Udine e Pordenone, causando quasi mille vittime, migliaia di feriti e oltre 150.000 sfollati. In pochi secondi, la forza della natura distrusse case, chiese, scuole e monumenti storici, trasformando paesi interi in cumuli di macerie. Ma fu anche l’inizio di una straordinaria prova di coraggio e solidarietà: la popolazione, con il sostegno dello Stato e dei volontari, si mobilitò per ricostruire non solo gli edifici, ma anche il tessuto sociale ed economico della regione. A Ponteacco non abbiamo avuto morti e feriti, per fortuna, solo case lesionate in modo più o meno grave, ma lo stillicidio dello sciame sismico con più di 2000 scosse, i due terremoti (considerando poi quello del 15 settembre), le giornate di accampamento e promiscuità, l’incertezza delle giornate, misero a dura prova il sistema nervoso di tutti. Oggi, a distanza di 49 anni, il Friuli ricorda quel giorno con commozione, onorando le vittime e celebrando la forza e la dignità di chi seppe rialzarsi, trasformando la tragedia in un modello di rinascita e resilienza per tutto il Paese.
05.05.2025 🌍 Buone notizie dal mondo
Polinesia Francese: Una missione scientifica sostenuta dall’UNESCO ha individuato nella Polinesia francese una specie di “super-corallo” capace di sopravvivere a temperature superiori ai 30°C. Questa scoperta apre nuove prospettive per la conservazione degli ecosistemi marini minacciati dal cambiamento climatico.
Islanda: L’Islanda sospende la caccia alle balene. La principale compagnia islandese di caccia alle balene, Hvalur hf, ha annunciato che non sarà operativa durante l’estate 2025. Questa decisione rappresenta un passo significativo verso la tutela della fauna marina.
Italia: Ai Campionati mondiali giovanili di scherma 2025 a Wuxi, in Cina, l’Italia ha brillato: Cosimo Bertini ha conquistato l’oro nella sciabola maschile Under 20, mentre Matteo Galassi ha ottenuto l’argento nella spada. Inoltre, la squadra maschile di fioretto ha vinto il titolo mondiale, e quella femminile ha conquistato l’argento.
04.05.2025 Giornata Mondiale della Risata.
Ogni anno, la prima domenica di maggio si celebra la Giornata Mondiale della Risata, un evento nato per promuovere la pace e la felicità attraverso il potere terapeutico del ridere. Ideata nel 1998 dal dottor Madan Kataria, fondatore del movimento dello Yoga della Risata, questa giornata vuole ricordarci quanto una semplice risata possa avere effetti positivi sulla nostra salute mentale e fisica. Una decina di anni fa, molti lo ricorderanno, anche nel nostro Centro è stato organizzato un ciclo di incontri di questo tipo di Yoga, con grande successo. Oggi, eventi pubblici, flash mob e incontri di gruppo si svolgono in tutto il mondo per diffondere un messaggio universale: la risata è un linguaggio senza confini, capace di unire le persone al di là di culture e differenze. Ridere stimola il rilascio di endorfine, riduce lo stress e rafforza il sistema immunitario, diventando così un vero e proprio “farmaco naturale” a disposizione di tutti. In un mondo spesso frenetico e pieno di sfide, ritagliarsi del tempo per una risata di cuore è un gesto semplice, ma potente; e ancor di più se fatto in compagnia, passando una bella domenica a Ponteacco. Buona risata!
03.05.2025 Il mosaico, testimone del Mondo Antico.
Il mosaico è una forma di decorazione che tutti conosciamo, le cui origini risalgono a tempi molto antichi, addirittura al terzo millennio avanti Cristo. Sembra infatti che sia nato in Mesopotamia. Inizialmente, il mosaico aveva una funzione principalmente pratica: serviva a proteggere le pareti e i pavimenti degli ambienti abitati. Già nell’antica Grecia, nel secondo millennio a.C., si realizzavano pavimentazioni a ciottoli, usate per rendere i pavimenti più resistenti e impermeabili. A partire dal IV secolo a.C. si iniziarono a utilizzare piccoli cubetti di marmo e pietre varie, e successivamente anche paste vitree. Nell’antica Roma, i primi esempi di mosaici a tessere risalgono al III secolo a.C. I primi artigiani che portarono questa arte nei territori romani provenivano dalla Grecia e avevano un proprio stile e gusto. Col tempo, però, si sviluppò un vero e proprio stile romano, caratterizzato da raffigurazioni mitologiche, motivi geometrici e decorazioni ispirate alla vegetazione. Con l’espansione della Repubblica in Grecia ed Egitto, l’interesse per questa tecnica decorativa crebbe ulteriormente. Tuttavia, dato il costo elevato dei mosaici, i Romani li utilizzavano soprattutto per i pavimenti, mentre le pareti delle ville venivano decorate più frequentemente con affreschi. I soggetti rappresentati variavano a seconda delle aree geografiche: ad esempio, i mosaici della Gallia si distinguevano da quelli del Nord Africa per i gusti e i temi raffigurati. I mosaici colorati rimasero riservati ai ceti più abbienti, mentre quelli in bianco e nero, più semplici e realizzati con tessere grezze e disegni meno accurati, già dal I sec. a.C. si potevano trovare anche nelle case popolari. Esistevano anche degli artisti famosi già all’epoca. Uno di loro fu Soso di Pergamo, un mosaicista greco citato da Plinio il Vecchio e celebre per aver creato il cosiddetto “mosaico della stanza non spazzata”, un’opera che riproduceva in maniera realistica resti di cibo lasciati sul pavimento. Alcuni studiosi ritengono che questa rappresentazione volesse evidenziare l’opulenza del proprietario e ostentarne il potere economico, oltre che a nascondere la scarsa pulizia, altri sostengono che si riconduca alla tradizione di lasciare avanzi per placare l’invidia degli spiriti malvagi. Un magnifico esempio di questo stile è oggi visibile ad Aquileia, conservato ed esposto presso il Museo Archeologico Nazionale; foto dal web.

02.05.2025 Ieri a Castelmonte.
(Articolo di Caludia B.)
Il 1º maggio, giorno che apre il mese dedicato alla Madonna, per la nostra comunità è una tradizione salire al Santuario di Castelmonte per affidare a Maria le nostre preghiere. Anche quest’anno, dopo la partecipazione alla Santa Messa, ci siamo ritrovati per condividere un ricco picnic all’ombra degli alberi. Non mancava davvero nulla, ognuno ha portato qualcosa , creando una tavolata piena di sapori, colori e generosità. Ci ha fatto molto piacere che anche amici dalle frazioni vicine, si siano fermati con noi, rendendo il momento ancora più gioioso, sentito e partecipato. La bellissima giornata e il clima caldo hanno accompagnato le chiacchiere, le risate e la gioia dello stare insieme. Un’esperienza semplice ma ricca, che rafforza i legami della comunità e ci ricorda quanto sia bello ritrovarsi sotto lo sguardo amorevole della Madonna.

La salita di Don Alessandro (il quarto seduto da sn) con il suo gruppo, da Picòn.

Il Gruppo di San Pietro

01.05.2025 🌸Benvenuto Maggio
Maggio è il mese in cui la natura esplode in tutta la sua bellezza. I campi si tingono di verde brillante, i fiori sbocciano ovunque e le giornate si allungano, regalandoci luce e calore. È tempo di feste all’aperto, di passeggiate tra i profumi della primavera e di riscoperta delle tradizioni locali, come la gita a Castelmonte per “prendere la Messa” e fare il picnic collettivo e conviviale tra paesani e valligiani. In molti paesi, maggio è il mese delle rose e delle celebrazioni dedicate alla Madonna, con processioni e momenti di spiritualità sentiti da tutta la comunità. Ecco una carrellata di proverbi: maggio asciutto, buono per tutto; maggio, vai adagio. Di maggio non t’affrettare, ma neppur devi tardare; tra maggio e giugno si fa il buon fungo; di maggio nascono i ladri. Proverbio friulano: In mai las cercjài, in giugn emplai el pugn, in avost emplai el cos; tradotto dovrebbe dire: (le fragole) in maggio le assaggiai, in giugno riempi un pugno, in agosto riempi una gerla…Buon maggio a tutti!
1 Maggio: Festa del Lavoro
Il 1° Maggio si celebra la Festa del Lavoro, una giornata simbolica dedicata ai diritti dei lavoratori e al valore del lavoro in tutte le sue forme. Le origini di questa ricorrenza risalgono alla fine dell’Ottocento, quando le prime lotte operaie rivendicavano condizioni più eque, come la giornata lavorativa di otto ore. In Italia, la Festa del Lavoro è un momento di riflessione, ma anche di partecipazione: cortei, manifestazioni e iniziative culturali animano le piazze, dando voce a chi ogni giorno contribuisce al progresso del Paese con il proprio impegno. Un’occasione per ricordare quanto il lavoro sia non solo un diritto, ma anche uno strumento di dignità e crescita sociale.
30.04.2025 Una mostra da non perdere.
C’è tempo solo fino al 4 maggio 2025 per visitare, presso il Palazzo Attems Petzenstein di Gorizia, la mostra “Andy Warhol. Beyond Borders”; un evento di rilievo nel programma di GO! 2025, che celebra Nova Gorica e Gorizia come Capitale Europea delal Cultura. Curata da Gianni Mercurio e prodotta da Madeinart, l’esposizione presenta circa 180 opere provenienti da collezioni europee, offrendo un’immersione nell’universo creativo di Warhol. Tra i pezzi esposti figurano le celebri serie “Campbell’s Soup”, “Flowers” e “Marilyn”, oltre a ritratti di icone come Jackie Kennedy, Muhammad Ali, Grace Kelly, Superman e Mickey Mouse. La mostra esplora temi fondamentali dell’estetica warholiana, tra cui moda, musica, cinema e consumismo, evidenziando come l’artista abbia trasformato la cultura di massa in arte. Particolarmente suggestive sono le installazioni multimediali “The Exploding Plastic Inevitable”, che rievoca la collaborazione con i Velvet Underground, e “Silver Clouds”, una sala popolata da cuscini argentati gonfiati con elio, simbolo dell’approccio innovativo di Warhol. L’esposizione è aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 20:00 (ultimo ingresso alle 19:00). Il biglietto intero costa 12 euro, con riduzioni a 8 euro per possessori di FVGcard, forze dell’ordine, insegnanti e membri di alcune associazioni; 5 euro per giovani dai 6 ai 17 anni, studenti e over 65. Sono previste tariffe agevolate per famiglie e l’ingresso gratuito per bambini fino a 5 anni, persone con disabilità e giornalisti accreditati.


29.04.2025 Santa Caterina da Siena.
Oggi, 29 Aprile, è la festa di Santa Caterina da Siena che nacque nel 1347 in una famiglia numerosa. Fin da bambina mostrò un grande amore per Gesù e una forte vocazione alla preghiera. Crescendo, si dedicò totalmente a Dio, pur restando nel mondo, aiutando i poveri, curando i malati e consolando chi soffriva. Con coraggio e fede, parlò ai potenti del suo tempo, consigliando anche il Papa e lavorando per la pace tra i popoli. Nonostante non sapesse né leggere né scrivere, dettò lettere e scritti pieni di sapienza e amore per il Signore. Santa Caterina morì giovane, a soli 33 anni, ma la sua vita continua ancora oggi a illuminare il cammino di tanti. È patrona d’Italia e d’Europa, un esempio di come, anche nelle difficoltà, si può vivere con fede, carità e speranza. Tanti auguri di buon onomastico a tutte le bambine, signorine e signore che portano questo bellissimo nome! Foto dal web.

28.04.2025 Il fascino dei glicini a Ponteacco
Ogni primavera, Ponteacco si trasforma in uno spettacolo di colori e profumi grazie ai suoi magnifici glicini. Le antiche pergole e i muri delle case si coprono di cascate di fiori viola e lilla, creando un’atmosfera romantica e senza tempo. Passeggiare tra le vie del paese in questo periodo è un’esperienza unica: i glicini, con i loro rami intrecciati e le infiorescenze pendenti, regalano scorci pittoreschi e incantati, perfetti per una foto o semplicemente per godersi un momento di pace. I giardini di Ponteacco sono molto curati e ricchi di fiori in ogni stagione; oggi si presta attenzione anche agi spazi verdi che vengono rasati con cura e creano delle vere oasi nel folto del bosco che ci attornia. Una volta, ogni casa aveva il suo bel oleandro nel bidone di latta e ogni orto aveva uno spazio per la coltivazione dei fiori. Attendiamo, dopo i glicini, la fioritura delle rose a Maggio! Nelle foto: glicini di Ponteacco…a voi scoprire dove si trovano!






27.04.2025 Le rogazioni di San Marco.
(Articolo di Francesco C. del 25.04.2015)
Oltre alla Festa della Liberazione, il 25 aprile è l’importante ricorrenza di San Marco, uno dei quattro Evangelisti, santo il cui culto è esteso in tutto il mondo cristiano. Un tempo era il giorno delle “Rogazioni di San Marco”, avvenimento liturgico assai atteso nella nostra comunità. I campi, il raccolto, si affidavano all’intercessione del Signore, grazie all’aiuto di San Marco, testimone della Parola. La chiesa di Tiglio si apriva già di buon mattino; l’addetto provvedeva alle ultime pulizie, a spandere dell’acqua sulle mattonelle di terracotta affinchè non si alzasse la polvere, a controllare acqua, vino e particole. Gli abitanti dei nostri Paesi avevano già predisposto le croci da benedire, con al centro un rametto di ulivo pasquale incollato con una goccia di cera colata. La croce, una volta benedetta, si collocava all’inizio dei filari di vite, nei pressi dei campi coltivati o sulla porta della stalla . A questo giorno veniva data molta importanza: si affidava al Creatore il destino della famiglia e della stalla. Da San Pietro si snodava una lunga processione con canti e preghiere che dopo un buon quarto d’ora raggiungeva Biarzo, poi, lungo il sentiero didattico di oggi, raggiungeva la piazza di Ponteacco. Qui si aggregavano molte persone giunte anche da Mezzana e Sorzento. Il Parroco proseguiva verso Tiglio con un seguito di persone più che raddoppiato. Celebrava la Messa e, alla fine, benediva le croci; poi tutti facevano ritorno alle proprie case. Molti ricordano Amelia, sorella e collaboratrice del Parroco, che rientrava in canonica con enormi mazzi di “Nontiscordardime”. E’ piacevole ricordare questi piccoli aspetti a decine di anni di distanza.