04.05.2024 Primavera – estate.

In questo periodo (tra la seconda metà di aprile e la fine di giugno) capita di trovare i piccoli dei cervidi (rappresentati in Italia da capriolo, daino e cervo) da soli in campagna o nei boschi. I piccoli rimangono nascosti nelle prime settimane di vita e vengono accuditi dalle madri che rimangono nei paraggi per allattarli e prendersene cura. Questi piccoli hanno un tasso di mortalità elevata, dovuta principalmente a tre fattori: la predazione, se vengono trovati ad esempio da un lupo, da una volpe o da un cinghiale; la falciatura da parte di mezzi agricoli: i piccoli in questa fase rimangono immobili anche di fronte al pericolo; persone che pensando che il piccolo sia stato abbandonato dalla madre o che la madre sia morta per diverse causa, li toccano o li prelevano pensando di fare una cosa buona. Invece non bisogna mai toccare questi animali a mani nude, trasferendo il proprio odore sul cucciolo: questo provoca la sua morte perché la madre non lo riconosce più. Questi piccoli ogni anno vengono portati in massa nei centri di recupero e pochissimi riescono a sopravvivere senza le cure della madre. Lasciate i piccoli dove sono, non sono in pericolo e la madre si sta prendendo cura di loro. Lo stesso vale se si parla di pulcini di varie specie di volatili: non sono caduti dai nidi ma semplicemente stanno imparando a volare. I loro genitori sono nei paraggi e li seguono per nutrirli. Condividete questo testo in modo da far arrivare queste informazioni a più persone possibili per limitare il danno di questi avvenimenti.

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