Il Natale è passato. Riprendendo la vignetta di Giannelli sul Corriere della Sera dell’altro giorno, si è trattato di un “Natale asintomatico”, piatto, senza sintomi. Mai abbiamo trascorso un gruppo di giorni di vacanza in questo modo. Si è trattato di un’esperienza assurda, che ha stravolto le nostre abitudini. Dobbiamo molto alla tecnologia che ci ha permesso di scambiarci gli auguri, le foto, i video. Si è trattato, sostanzialmente, di giorni sereni e molto tranquilli in cui ha abbondato il cibo sulla tavola. Ora gi ultimi quattro giorni feriali di quest’anno con la settimana che inizia oggi. Arriveremo a giovedì sera per salutare senza tanti rimpianti quest’anno un po’ scomodo, dov’è successo un po’ di tutto. In questi giorni ci si potrà muovere, nel rispetto delle disposizioni sanitarie. Ma almeno un buon caffè per asporto al bar ce lo potremo permettere.
24.12.2020, Auguri di buon Natale
Stasera poco prima delle 21:00 le campane di Ponteacco suoneranno a distesa per annunciare il Natale, uno tra i più difficili della storia recente. Ci uniamo al messaggio del nostro Sindaco per sottolineare l’importanza della solidarietà, unico appiglio che oggi ci dà speranza, in questi giorni dove tutte le abitudini e le tradizioni sono stravolte dall’emergenza sanitaria. Auguriamo buon Natale a chi ci legge, alle persone che risiedono fuori e che si sentono legate al nostro paese, alle persone colpite dal virus, a chi è guarito e alle persone che hanno perso un familiare, un amico. Cerchiamo di goderci comunque il Natale, anche se il nostro paese appare come un guscio vuoto dove, sì, ci sono le stelle e gli addobbi, ma dove manca il contatto, il desiderio di scambiarci gli auguri di persona come nei tempi passati. Cerchiamo di non sprofondare nella tristezza, semmai di riporre nei tempi futuri tutto quell’entusiasmo e quell’energia di paese che ci hanno resi uniti e un po’ speciali. Le stelle sono ammirate da tutti e simboleggiano la rinascita. Il Consiglio direttivo della Pro Loco e la Redazione del sito augurano buone feste!
23.12.2020, La solitudine ha anche i suoi lati positivi (2/2)
La solitudine pare faccia bene al cervello, organo plastico, influenzato da emozioni e stati mentali che costituiscono un forte impatto sul nostro modo di essere. Le persone più solitarie -dicono gli esperti- presentano infatti un’aumentata attività cerebrale, insomma menti maggiormente attivate, allenate e sensibili a quelle degli altri per far fronte ai pericoli. Il distanziamento tra persone ci consente di mettere ordine e di far chiarezza in noi stessi. Silenzio e solitudine ci illuminano e facilitano i processi decisionali. Naturalmente percepirsi soli perché emarginati o depressi non ha nulla a che vedere con una solitudine “felice” e cercata, ovverosia quel momento anche prolungato di pausa, di mancanza di contatti che crea i presupposrti per una successiva rinascita e desiderio d’incontro. Thomas Mann diceva: “La solitudine dà origine alla luce che c’è in tutti noi” -spunto per le nostre notizie di ieri ed oggi-, quindi è intesa non come un fatto oggettivo, ma come una percezione individuale, dettata da caratteristiche personali, dal momento che stiamo vivendo e dalla nostra storia personale. L’uomo è un animale sociale per cui le relazioni affettive sono importanti come l’aria che respira, ma se ci sono momenti di distanziamento, deve avere l’autocontrollo e la forza di rinunciarvi. Siete d’accordo con questa visione?
22.12.2020, La solitudine ha anche i suoi lati positivi
Mai come in questi tempi stiamo sperimentando la solitudine, dettata dal distanziamento tra le persone, che in poche parole significa £distanziamento sociale”. Un abbraccio tra amici, una cena condivisa, una gita di gruppo sono solo ricordi che generano nostalgia. Tra paesani ci diciamo: «Come manca il Centro … quest’anno niente auguri dopo la Messa di Natale … che bello era quando ci trovavamo … ». La buona notizia è che si può imparare ad apprezzare la solitudine e che in essa ci sono vari aspetti positivi da cogliere, a patto però di non rinchiudersi a riccio. La solitudine costituisce un’occasione molto importante della nostra vita per imparare a conoscerci, stare meglio con noi stessi e, di conseguenza, con gli altri, meditare, riflettere, insomma quasi una specie di percorso obbligato per acquisire consapevolezza di sé ed essere in grado, successivamente, di entrare in rapporto positivo e costruttivo con gli altri. Il raccoglimento interiore, la riflessione, la meditazione -che si svolgono ovviamente in solitudine- sarebbero addirittura in grado di modificare la nostra personalità, facendo emergere qualità come l’altruismo …
21.12.2020, Ieri in paese
Domenica molto tranquilla ieri in paese. Se si parla di corsa gli acquisti, questi certamente sono stati veloci, essenziali e probabilmente ridotti al minimo. Non c’è lo spirito emotivo che ci conduce al Natale degli scorsi anni. Quest’anno appare tutto più contenuto, limitato. Affollate sabato le vie del centro di Udine e tutti i centri commerciali della cintura. In paese abbiamo avuto un via-vai molto contenuto: poche le auto in circolazione, quasi nessuno in strada nonostante la temperatura non rigida. Settimana di ferie per molti. Attendiamo queste feste per stare assieme almeno in famiglia. La redazione si congederà dal 24 al 28 per la pausa natalizia. Auguriamo giorni sereni e, soprattutto, in salute.
20.12.2020, Una persona molto simpatica
Molti in paese si ricordano ancora della signora Lina, mamma di Lucia, Luciano, Ivo e Aredio Romano. Nella storia del paese, poche sono le persone che hanno raggiunto un livello così alto di gradimento e simpatia, da tramandarlo nel tempo. Tra queste c’è di diritto l’indimenticata Maria Marìalzuka o Tònsova. Persone che hanno provato i sacrifici della vita e hanno avuto la capacità, non da tutti, di vedere il lato positivo della situazione, aggiungendo una bella risata, una battuta. Lina Rossi proveniva “dal Friuli” (come si diceva una volta) e si era inizialmente stabilita a Ponteacco assieme al fratello Angelo, per molti anni sacrestano del paese, e a un altro fratello che si era trasferito a Biacis. Il carattere gioviale di Lina andava a pari passo con la sua bontà. Aveva sempre un pensiero positivo per tutti. Dotata di una voce splendida, della conoscenza di un vasto repertorio canoro, era ricercata e molto apprezzata sia per le feste, che per le cerimonie. Quando si trattava si spannocchiare o di vendemmiare, il contributo di Lina trasformava il lavoro in una grande festa. Ha abitato per molti anni nel caseggiato dei Birtig, poi nella “dependance” della famiglia Santo, di fronte all’ex-osteria, per poi trasferirsi a San Pietro al Natisone, senza mai dimenticare il nostro paese.
19.12.2020, In mattinata il funerale di Liso
Molti sono i messaggi di cordoglio giunti ai parenti di Eliseo Iussa, scomparso l’altro ieri. Una famiglia molto ampia con ramificazioni in Belgio, in Francia, a Gorizia, a Roma, con figli, cognati, nipoti e pronipoti molto conosciuti. Oggi il Messaggero Veneto dedica a Liso un lungo articolo che in sostanza conferma ciò che abbiamo scritto ieri, con qualche particolare in più indicato dal figlio Giacinto. Alle 10:30 si celebrerà il funerale dove per per prima volta si terrà un breve concertino commemorativo di fisarmoniche, l’ultimo omaggio all’illustre conoscitore della diatonica. Eliseo riposerà nella tomba di famiglia, la prima a destra nel cimitero nuovo, accanto all’amata figlia Vera. Le regole stabilite dai provvedimenti sanitari per contrastare la diffusione del virus stabiliranno il prescritto affollamento della chiesa e, nel corteo, i figli Giacinto e Narciso chiedono il rispetto delle disposizioni sul distanziamentio tra le persone.
18.12.2020, La scomparsa di Liso
La campana è suonata per Eliseo Iussa, classe 1923, novantasette anni compiuti lo scorso settembre. Con la sua dipartita si chiude il lungo capitolo della sua vita, durata poco meno di un secolo. Dimesso dall’ospedale pochi giorni fa, sembrava si fosse ripreso da un disturbo che poteva risultare pericoloso. L’altro ieri è stato visto da alcuni passanti mentre osservava dalla finestra l’esiguo traffico verso Mezzana: era sorridente, sereno. «La mamma ci ha chiamati ieri mattina, dicendoci che il papà appariva un po’ strano. Mio fratello ed io non ci abbiamo fatto caso e abbiamo raggiunto Ponteacco senza una particolare preoccupazione. Eravamo lì e alle 12:35 se n’è andato con un sorriso», questo è stato il commento a caldo di Narcisio. Tutti lo ricordiamo come un grande appassionato della fisarmonica diatonica, che ha suonato fino a poco tempo fa, l’anno scorso al Centro. A Liso va il grande merito di aver salvaguardato la musica popolare delle Valli, “esportandola” nelle feste, sui palcoscenici, alla tv. Liso rimane un mito, conosciuto e non solo in regione per le sue competenze musicali e per il suo sconfinato repertorio. Naj počiva u mjeru, riposi in pace. La Pro Loco porge sentite condoglianze alla signora Anna, a Giacinto, Narcisio e un numerosi cognati, nipoti e pronipoti. ll funerale si svolgerà domani alle 10:30 con partenza dall’obitorio del cimitero di San Pietro al Natisone.
17.12.2020, Buone notizie sotto l’albero? (3/3)
Nel corso di questi ultimi mesi di quest’anno così sfavorevole, la scienza è andata avanti e forse a qualcuno è sfuggita la notizia che è stato messo a punto un nuovo farmaco che potrebbe inibire la malattia di Alzheimer. È stato creato un farmaco sperimentale monoclonale che sta dando ottimi risultati. Sul fronte di malattie gravissime quali i tumori della mammella, del colon, dell’ovaio e del temutissimo pancreas è stata scoperta una proteina “operaia” che, detto a sommi capi, è capace di riparare il proprio DNA e di uccidere le cellule tumorali ripristinando là dove si sono creati danni. Si tratta di farmaci mirati che aiutano nella guarigione e riducono drasticamente le sedute di chemioterapia. Ci sono progressi significativi anche nella cura del diabete, soprattutto quello “cattivo” grazie a una semplice endoscopia nell’intestino tenue, una specie di “lifting” che dovrebbe modificare la resistenza di determinate cellule all’assorbimento di glucosio. Tutto questo, più ciò che abbiamo scritto ieri [vedi archivio] è avvenuto nel corso di quest’anno.
16.12.2020, Buone notizie sotto l’albero? (2/3)
Tra le notizie positive annoveriamo il nuovo approccio alla tavola. I friulani sono più attenti all’alimentazione e ai cibi che acquistano. Si sta più tempo a fare la spesa anche perché si leggono le etichette, si controllano le scadenze, oltre al fatto che abbiamo modificato le scelte alimentari anche in nome della tutela ambientale: si mangia meno piatti ricchi di zuccheri, meno pasta, meno carne e più verdure, meno cibi salati e bevande gassate. Possiamo dire che in questi mesi di emergenza sanitaria abbiamo modificato in meglio il nostro rapporto con il cibo, nonostante le difficoltà economiche. Lo sostiene la Coldiretti di Udine. È come dire che ben oltre la metà dei friulani fa sempre più attenzione all’impatto degli alimenti sulla salute e meno al gusto. Tutti siamo consapevoli che tv, radio, giornali e testate web, quando si occupano di alimentazione, sia pubblicità che programmi, dovrebbero concentrarsi sugli alimenti che aiutano concretamente a vivere più a lungo e in buona salute. Si spreca molto meno cibo rispetto agli scorsi anni. E queste sono buone notizie, da mettere sotto l’albero …