Ah, il dolce tepore della casa! Tutte le abitazioni in paese possiedono almeno la cucina economica, a legna. Il calore della legna, vuoi con la stufa, vuoi con il caminetto, resta il più gradito. Le ultime tecnologie a pellet, le stufe o caminetti ventilati hanno risolto molti problemi, ma non tutti. Certo, è comodo programmare la propria stufa a pellet, rientrare a casa dal lavoro e trovare le stanze belle calde. In alcune abitazioni ci sono le stufe modello-montagna, quelle che una volta calde emettono calore per irraggiamento per ore e ore. Un impianto in paese è costituito dalla caldaia a legna “a fiamma invertita” (brucia per aspirazione verso il basso), che permette la produzione di grandi quantità d’acqua a 80-90°. Si fa un carico al giorno, la legna si carbonizza e resta pochissima cenere. Sono una ventina le abitazioni allacciate alla rete del gas metano. La gente giustamente non si fida: supponiamo ci siano 50 euro di consumo effettivo, il totale della bolletta 150 euro, così come avviene per il conto della luce che con la nuova tassa definita “oneri di sistema” la bolletta è sensibilmente aumentata …
04.12.2020, A distanza s’impara meno
Nell‘intervento di ieri sera in tv il premier è stato chiaro: gli studenti ritorneranno a scuola il prossimo 07 gennaio. Niente divide le famiglie, in questi periodi, come il tema della DAD, la Didattica a distanza che coinvolge numerosi studenti anche del nostro paese: ai genitori preoccupati per i possibili contagi a scuola si contrappongono quelli che dalla Dad temono ricadute sulla preparazione e quindi sul futuro dei propri figli, con il rischio di avere “figli asini”, a rischio, incapaci di affrontare il domani. La presenza fisica di alunni e insegnanti è fondamentale soprattutto per le scuole del primo ciclo, che coprono gli anni di maggiore plasticità cerebrale dell’alunno: perdere sei mesi di presenza scolastica quando si hanno tra i sei e i docici anni è molto peggio che perderli quando si è alle superiori. In tale periodo si formano lacune e incertezze che potrebbero risultare irrecuperabili nel futuro. C’è chi alle superiori oggi scrive “cè, cosè, là al posto dell”l’ha”. Cosa sarà dei nostri ragazzi con questo prolungato vuoto formativo? Questo è quanto si chiedono i genitori responsabili, ai quali sta a cuore la vita dei propri figli.
03.12.2020, Si torna in campagna? (2/2)
In questi nuovi orientamenti, di chi intende uscire dalla città e trasferirsi in campagna, c’entra anche il nuovo approccio con il web che annulla le distanze, riduce il divario tra città e campagna, tra centri e periferie, tra “in” e “out”. Adesso ognuno di noi può diventare il centro delle proprie attività, che si trovi a Montefosca, a Ponteacco o a Udine. Del resto, ogni mutazione epocale si riflette anche in una nuova geometria del reale, in una riconfigurazione del proprio mondo. Risultato? Si allagano gli spazi immateriali e si restringono quelli materiali. È proprio questa riconfigurazione delle mappe della vita che può dare una nuova speranza alle periferie. Stiamo assistendo alla nascita di una nuova cartografia dell’esistenza? Qui a Ponteacco ce lo auguriamo. Potrebbe essere fondata su una inedita mediazione tra il reale e il virtuale, fra dimensione fisica e dimensione digitale. La tecnologia potrebbe aiutare a ricreare un habitat intelligente, a misura d’uomo, quello nuovo, quello tecnologico.
02.12.2020, Si torna il campagna? (1/2)
Secondo l’opinione di numerosi immobiliaristi friulani, negli ultimi mesi c’è un rinnovato interesse per le case di campagna, non lontane dalla città. L’emergenza sanitaria ha fatto crescere il desiderio di luoghi salubri, di paesi a bassa densità abitativa, di paesi un po’ lontani dal frastuono e dalla concitazione urbana, dov’è più facile mantenere le distanze e non si ha la paura che ogni persona che si incroci sia un “untore”. È il segno che qualcosa sta cambiando nelle nostre coordinate della realtà, della nostra percezione e organizzazione dello spazio, sia quello fisico, sia quello sociale. Anche con l’aiuto dello “smart-working”, che smaterializza la presenza e consente a un numero sempre maggiore di persone di lavorare in remoto, nella pace di un luogo un po’ più appartato e nello stesso tempo vicino al centro. Ponteacco ha tutte le carte in regola per offrirsi a questa nuova tendenza, a questo nuovo interesse …
01.12.2020, Sangue
Fino ad oggi il nostro paese ha dato un notevole contributo all’AFDS-Associazione Friulana Donatori di Sangue. Un gesto di generosità verso il prossimo che non ha eguali. Forse non tutti sanno che il sangue è prodotto dal midollo e la rete in cui viaggia -l’apparato cardiocircolatorio- misura complessivamente il doppio della circonferenza terrestre, in ognuno di noi. Alcuni enti lo catalogano come merce in quanto è il tredicesimo prodotto più venduto al mondo. L’OMS-Organizzazione mondiale della Sanità lo mette tra i farmaci in quanto ogni tre secondi qualcuno al mondo riceve sangue da un donatore. L’Agenzia antidoping lo inserisce tra le sostanze proibite, visto che una dose di sangue fresco aumenta l’energia. In Galles c’è un’azienda che alleva le sanguisughe (una delle poche al mondo). Il motivo è che questi brutti animaletti producono un anticoagulante molto più potente di quelli creati in laboratorio. Se andiamo a vedere, l’uomo ha creato cuori sintetici, vene di plastica, raccordi circolatori di ogni tipo, ma finora non è stato in grado di creare e produrre il sangue.
30.11.2020, Ideri in paese
Definiamola “dimenticabile” la domenica di ieri, nel senso che, senza infamia e senza gloria ha salutato il mese di novembre che termina proprio oggi. Una domenica dove gran parte dei paesani è restata in casa. l cielo sereno non ha compensato le continue raffiche di vento, che hanno scoraggiato molti a fare passeggiate. Il traffico è stato ridotto per tutto il giorno. In molte case sono stati effettuati igli addobbi natalizi, in attesa dell’accensione delle luci. Avete preparato le stelle? Avete controllarto se funzionano in tutti gli otto lati? Paolo è a disposizione per le eventuali riparazioni, possibilmente non da “ultimo giorno” o ultimo minuto. Ci rimangono solo 25 giorni a Natale. Auguriamo a lettrici e lettori la miglior settimana.
29.11.2020, Animali vaganti sulle strade
Riprendiamo ancora una volta quest’argomento per sensibilizzare il guidatore al grave grave pericolo derivato dalla presenza sempre più numerosa di animali. La limitazione al traffico sta favorendo lo stazionamento o l’attraversamento di grossi esemplari sulle nostre strade. Le segnalazioni sono quotidiane, come quella giunta a noi, riferita alla presenza di due tranquilli cinghiali sulla strada per San Leonardo dopo le 22:00 al ritorno dal turno pomeridiano di lavoro. Ma la cronaca in questi ultimi periodi riporta l’investimento di un grosso animale avvenuto sull’A4, al confine con il Veneto, poi un altro in zona Nimis con due donne ferite. Poi tanti danni, tanti spaventi. Anche il presidente della Coldiretti FVG, Michele Pavan, sottolinea il grave pericolo per l’incolumità dei conducenti. Pare siano 20.000 i cinghiali liberi di circolare nelle campagne, fino ai confini con le aree urbane e con pesanti danni alle colture. Non si tratta solo di richieste di risarcimento, ma è diventato un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con decisione e lontano dalla burocrazia sempre pronta a intralciare gli interessi della società.
28.11.2020, Ci mancano gli assessori di un tempo (2/2)
Ci mancano gli assessori di un tempo perché si limitavano a discutere sul progresso dei singoli paesi, lasciando la politica all’uscio. La loro azione amministrativa si basava sulle reali esigenze della popolazione e i soldi andavano distribuiti equamente: c’erano gli asfalti da eseguire su tutte le strade comunali principali, l’illuminazione pubblica, la manutenzione ordinaria delle scuole di San Pietro, Ponteacco, Vernasso, Vernassino, la gestione urbanistica in netta espansione visto il boom edilizio degli anni ’60, l’organizzazione del commercio al dettaglio. Come oggi, ma forse un po’ di più, un tempo gli assessori erano delle autorità e rappresentavano il sindaco in ognuno dei paesi in cui erano stati eletti.
27.11.2020, Ci mancano gli assessori di un tempo (1/2)
Il contributo di amministratori dato dal nostro paese è stato sicuramente inferiore a quello di importanti frazioni quali Azzida, Vernasso o lo stesso capoluogo. La storia repubblicana del Comune di San Pietro al Natisone annovera un sindaco nato e vissuto a Ponteaccco durante il suo primo mandato: Cirillo Iussa. C’è da dire che fino agli anni ’80 la struttura amministrativa era realmente ridotta al minimo: Sindaco, Pepè agli affari generali, Romano Iussa, poi Specogna all’anagrafe, Rizzi e un operaio. Questa descrizione è imprecisa e sicuramente ci potrebbe essere una fonte più attendibile. Oltre al sindaco, il paese ha eletto alcuni assessori, tutti appartenenti all’allora partito di maggioranza, la Democrazia Cristiana. Sperando di non omettere alcuno, l’elenco è costituito dalle seguenti figure: Giuseppe Iussa (Beput, padre di Savina e Silvana), Antonio Iussa (padre di Severino), Mario Iussa (padre di Piera, Bianca, Vilma e Luciana), Angelo (Agnul) Manig di Tiglio, Antonio Fulla (Emaz) e Giuseppe (Beppino) Mattelig, uno tra i più giovani …
26.11.2020, Ci mancano gli accessori di un tempo (2/2)
Per strada o sul muretto della scuola, la musica era vissuta con uno strumento davvero trendy: il walkman, piccolo lettore di musicassette con cuffie dotate di spugnette arancioni, lanciato dalla Sony. La musica diventa accessibile anche grazie alle decine di radio private presenti in Friuli. Agli inizi degli ’80 arriva a UD anche il fast-food McDonald, con file lunghissime di chi voleva assaggiare le patatine con l’hamburger affogato in qualche salsa di dubbia composizione. Il primo personal computer della Apple (nato nel 1980) arriva qualche anno dopo da Boris e la sua rivoluzione informatica era costituita da alcune apparecchiature tecniche che oggi farebbero ridere: monitor oblungo al fosforo verde con la tacchetta lampeggiante all’altezza dell’ultima battuta, una tastiera dai tasti molto profondi e poco più avanti nel tempo, il mitico floppy-disk capace di traghettare una mole consistente di dati: 10 floppy disk del tempo non raggiungevano la capacità di un comune telefonino contemporaneo. Era un decennio a colori, che forse non ha avuto il rilievo che si meritava nello sviluppo della società. E un decennio dopo arrivavano i telefonini, pesanti mezzo kg, con il campo da Sanguarzo in giù e con l’antenna da sollevare durante le conversazioni. Intendiamoci: parliamo di non molto tempoo fa.