11.11.2021, La riunione del Consiglio direttivo

   L’altro ieri sera si è svolta l’ultima riunione dell’anno del Consiglio direttivo della Pro Loco. Il primo pensiero dei Consiglieri è andato al collega Alessandro Predan rimasto gravemente infortunato all’avambraccio destro a causa di un incidente sul lavoro. Le cure e le terapie riabilitative saranno molto impegnative, lunghe e il Consiglio gli ha inviato affettuosi messaggi di conforto e auguri di rapida guarigione. Alessandro si ritiene una persona molto fortunata poiché la dinamica dell’incidente poteva mettere a repentaglio la sua vita. La riunione del Consiglio si è incentrata sulle iniziative di dicembre. L’emergenza sanitaria e le relative prescrizioni non consentono il completo utilizzo della sala, penalizzata al 50% delle presenze massime consentite, quindi 25 soltanto. Alla luce di quanto stabilito dai vari decreti, non sarà possibile celebrare l’otto dicembre la programmata messa al Centro, né il tradizionale rinfresco per festeggiare l’accensione delle stelle per la manifestazione “Ponteacco sotto le Stelle 2021”, giunta alle 13/a edizione. Il programma è stato rivisto e il giorno dell’Immacolata Concezione darà comunque il via alle iniziative natalizie. Alle 18:00 si accenderanno tutte le stelle e si inaugurerà il presepio in cappella, mentre alle 18:30 sarà celebrata la messa in chiesa e subito dopo si svolgerà la VII Rassegna dei Cori. Al termine sarà offerta ai presenti, sul sagrato della chiesa, una bevanda calda. Oltre allo svolgimento dei turni consueti previsti per le domeniche di dicembre, il Centro sarà aperto il giorno di Natale dalle 10:30 alle 12:30 per lo scambio tradizionale degli auguri. È stata confermata la presenza della Befana e la distribuzione del Pane di santa Dorotea la mattina dell’Epifania.

10.11.2021, Lettere d’amore

   Sessant’anni fa mezzo paese era vuoto: se ne erano andati in tanti all’estero per guadagnare qualche soldo in più, con il progetto di costruire la casa, di riammodernare la vecchia abitazione dove mancavano i servizi essenziali. In molti, purtroppo, non tornarono, preferendo sistemarsi in altri Paesi. Il postino Passerini ne ha consegnate di lettere: era l’unico sistema di comunicazione con la moglie, con la fidanzata e con gli amici. Erano lettere semplici, cariche di sentimento, magari un po’ sgrammaticate, ma commoventi. Erano i tempi della scrittura, seguiti da quelli più lunghi della risposta. Lettere che lanciavano i loro tentacoli per sedurre la controparte, per farla entrare nei suoi labirinti verbali, per catturarla e lasciarsi catturare. Un piccolo gioco di specchi, che una volta era un po’ codificato, aveva modalità e convenzioni formalizzate. Erano altri tempi, relegati come cimelio in qualche soffitta delle nostre case. Oggi la civiltà digitale ha alterato i codici dell’amore, orale e scritto, facendo fuori la dimensione dell’attesa, dell’ansia di attendere il postino. La lettera era il contenitore temporale dei sentimenti, come fossero sgranati nella dimensione del prima e del poi. Il posto della letteratura d’amore è stato lasciato alla “whatsApp-eratura”, dove le rezioni sono quasi simultanee. E se nelle tradizionali lettere d’amore era la risposta a trasformare l’assenza in presenza, nella scrittura stringata digitale, l’esserci senza esserci o la presenza in “remoto” è la natura stessa del mezzo e del messaggio. Tutto sul filo dei decimi di secondo. E chi mai avrebbe il tempo di scrivere oggi in un messaggio tipo: “il tuo devoto che arde e spasima per te …”. Sarebbe già tanto se questa frase si trasformasse in “il T.D. che S x te”. E la storia sarebbe finita prima di cominciare!

09.11.2021, Il cane, amico dell’uomo

   L’altro giorno a Cividale il termometro segnava 18 gradi e si sono già visti i primi cagnolini imbottiti con il cappottino ultima moda. Poveri animali! Durante la chiusura forzata abbiamo assistito ad un insapettato boom dei cani. In molti sono andati alla ricerca del migliore amico dell’uomo, all’epoca anche unica occasione per fare un giretto e trovare vecchi e nuovi amici. È diventata così una piccola “mania”. L’entusiasmo è ancora così grande che i nuovi padroni a passeggio riescono spesso ad avere un solo argomento: il loro cane, le loro imprese, la loro intelligenza: «Il mio cane è bravissimo. Se dico “fermo” si blocca come una statua fin quando non lo “sblocco”», così si è sentito poco tempo fa in una pizzeria della zona. Nell’euforia per il nuovo inquilino di casa, a volte ci si dimentica che ogni giorno Bobi deve espellere i suoi bisogni ed è necessario girare con il sacchetto per evitare le conseguenze dei solerti vigili urbani. Ci sono città come Londra, dove si è multati di 1.100 sterline se si “dimentica” ciò che l’amico dell’uomo lascia nel parco. A Milano si va dalla persuasione alla piccola multa, mentre nella città di Roma, già zozza di suo, l’escremento non è altro un’aggiunta a quanto c’è di sporco sui marciapiedi. Con l’arrivo dell’inverno si moltiplicheranno i cappottini per i cani e ci capiterà sicuramente di sentire la padroncina che dice all’amico dell’uomo: «Vieni dalla mamma», mentre la nostra regione è, seppur di poco, sotto il milione e 200mila abitanti.

08.11.2021, Ieri al Centro

   A differenza di altre domeniche, ieri il Centro ha chiuso il cancello in pomeriggio inoltrato. Il turno di Claudia e Paolo si è concluso positivamente e ottima è stata la presenza di soci e amici. Si è parlato un po’ di tutto, dai lavori in corso in paese fino ai funghi, mentre il primo pomeriggio è stato riservato al gioco delle carte, la prima volta dopo mesi di sospensione, nel rispetto del distanziamento tra persone e a carte disinfettate. La domenica è trascorsa all’insegna di un tempo meteo migliore di quanto previsto. Discreto il traffico sulla statale, c’erano molte persone lungo la pista ciclo-pedonale, chi a fare una passeggiata, chi una corsetta. Domani la giornata inizierà con un corso di aggiornamento per i dipendenti di un’azienda della zona e terminerà con la riunione del Consiglio direttivo dove si discuteranno le iniziative di Natale. Sembra lontano, ma tutto ciò che programmeremo vedrà la luce tra un mese circa. In settimana proseguiranno i lavori sulla strada principale del paese con qualche rallentamento al traffico e un po’di comprensibile inquinamento acustico dato dalle macchie ed attrezzature. Auguriamo a lettrici e lettori una settimana serena.

07.11.2021. Le Quattro Tempora (3/3)

   Le Valli sono cresciute con questa fede, con il rispetto incrollabile verso le fasi del calendario liturgico e anche con il digiuno delle Tempora, nell’antica tradizione richiamava e sottolineava con forza l’unità del popolo di Dio e il suo rafforzamento in quanto combattente per la fede. In alcune parrocchie del circondario si tenevano anche le rogazioni, riti propiziatori atti ad invocare la grazia e la protezione per il futuro raccolto. Sono molte le persone ancora ricordano la liturgia delle Quattro tempora in chiesa. Si trattava di una messa “più corposa”, nella quale si ricordavano anche i defunti. Il sacrestano stendeva tra l’altare e la sacrestia un tappetino nero, con al centro una croce bianca che il sacerdote aspergeva con l’acqua santa. Non è stato mai chiarito il perché: questo rito fu sospeso dal Concilio Vaticano II negli anni Sessanta.

06.11.2021, Le Quattro Tempora (2/3)

   La diffusione e l’affermazione delle Tempora avvenne con il Patriarcato d’Aquileia che le collocò in modo più preciso. Si celebravano la prima domenica di Quaresima (Reminiscere), l’ottava di Pentecoste (Trinitatis), nella terza settimana di settembre (Crucis) e nella terza settimana dell’Avvento (Luciæ), fermo restando il digiuno del venerdì. Le Tempora nelle Valli non celebravano solo i prodotti della terra nel momento del loro raccolto più o meno abbondante, ma erano l’occasione in cui si rendeva gioiosamente grazie al Creatore e alla Provvidenza per i beni ricevuti. Questo è il motivo per cui le date delle Tempora non coincidono con il cambio cronologico delle stagioni, ma le anticipano. Coincidevano anche con l’ordinazione sacerdotale che avveniva nella basilica di Aquileia. I Patriarchi hanno lasciato una vasta documentazione sui discorsi liturgici tenuti durante la celebrazione delle Tempora. Il digiuno e la penitenza delle Tempora sono sempre stati l’alimento della virtù (definizione di san Leone Magno). Sacrificio che è fonte di pensieri casti, di risoluzioni sapienti, di consigli salutari: oggi si direbbe “un reset” dello spirito e dell’anima. La carne muore ai desideri della concupiscenza e lo spirito si rinnova nelle virtù. Ma se sentiamo che il digiuno non è sufficiente per essere certi della salvezza, suppliamo al resto con opere di misericordia verso i poveri.

05.11.2021, Le Quattro Tempora (1/3)

   Fu papa Callisto I ad istituire nel 222 la liturgia delle Quattro Tempora, estendendo il digiuno settimanale del venerdì, già praticato dall’allora ancora ristretta comunità cristiana, a tutta la comunità di fedeli, dapprima per tre volte all’anno, poi divenute quattro. Lo scopo iniziale era quello di celebrare, nell’astinenza dal cibo e nella carità, la bontà divina che aveva elargito i raccolti. La decisione fu presa dall’influenza, con ogni probabilità, dal fatto che i digiuni del quarto, del quinto, del settimo e del decimo mese facevano parte anche della cultura religiosa ebraica e pure dalla constatazione che le feste pagane, legate alle divinità protettrici dell’agricoltura, stavano prendendo piede e minacciavano la diffusione del Cristianesimo. Nacquero così le Tempora (in latino = stagione) in concomitanza con i principali raccolti: frumento a giugno, uva a settembre-autunno, castagne a dicembre, benedizione dei campi a marzo-aprile. La celebrazione liturgica legata ai raccolti, alle fasi stagionali, era molto sentita dalla popolazione per la sacralizzazione del tempo cosmico che ha momenti culminanti proprio nell’inizio di stagione. Digiuno e ringraziamento, abbracciati in un’unica formula, sono l’aspetto caratteristico delle Tempora …

04.11.2021, Le priorità delle Valli: 6. il biodistretto

   Concludiamo questa lunga carrellata di priorità delle Valli con un accenno al biodistretto. La sua creazione darebbe impulso alla commercializzazione di prodotti biologici e tipici, collegando quest’importante ramo economico con quello turistico. L’enorme biomassa dei boschi è un autentico patrimonio, ma ancora poco sviluppato sul piano energetico. Con il cippato e il pellets fabbricati in loco si darebbe un energico impulso all’occupazione e al razionale utilizzo delle risorse. Sarebbe necessario assegnare al settore viario-forestale la priorità di cui necessita. I 110 km di piste forestali potrebbero passare alla Regione con evidenti risultati di buona manutenzione. Oggi la proprietà delle piste è ancora frazionata e gestita da privati. Il Piano di Resilienza (PNRR) non deve dimenticare le Valli. Diventerà un beneficio imprescindibile, un’opportunità senza eguali, sempre se saremo in grado di creare progetti convincenti, in un’ottica di visione generale, non particolare o individuale. Le Valli potrebbero rinascere economicamente e demograficamente.

03.11.2021, Le priorità delle Valli: 5. agricoltura e foreste

   Sono settori di notevole importanza per le Valli del Natisone con numerose imprese attive ed operanti sia in agricoltura, sia nelle utilizzazioni boschive. Non c’è quasi paese senza un’attività economica che fa leva sull’utilizzo dei boschi. L’agricoltura vede un rinnovato interesse tra i giovani grazie anche al Piano di sviluppo rurale messo in campo dalla nostra regione che ha promosso la creazione di nuove aziende agricole per lo più gestite da giovani e orientate ad una produzione di tipo biologico. L’allevamento e la produzione casearia stanno vivendo un interessante periodo di ripresa con la creazione di prodotti di qualità ricercati su un ampio territorio. La ditta Predan, l’azienda agricola Manig, l’impresa orticola e da frutto Balbi e l’apicoltura Cedarmas sono esempi locali di una nuova tendenza economica che potrebbe dare spazio a nuovi nomi e a nuovi successi. Le Valli hanno un’enorme potenzialità, che potrebbe essere esplicata con la creazione di nuove aziende e, con nuove maestranze, arrivare alla creazione di un marchio che identifichi il nostro territorio.

02.11.2021, Archiviato il fine-settimana di Ognissanti

   Ieri sera il quadro era perfetto, quello dedicato al 1° novembre: pioggia moderata battente, foschia a banchi, vento, nessuno per strada, intervallo di molti minuti tra il passaggio di un’auto e l’altra. Tutti chiusi in casa al caldo. Alle 20:00 hanno suonato le campane per salutare idealmente tutti i defunti del nostro paese, con un pensiero anche a chi riposa lontano da noi. Dunque, un inizio-mese casalingo, se vogliamo anche un po’ mesto. Domenica, invece, è andata bene. Alla fine del bel turno condotto da Graziella e Marcello, è seguita una festa privata con la presenza di numerose persone. Festa privata anche sabato, dov’è stato festeggiato un compleanno e Halloween. La settimana che inizia oggi è “corta”, passerà veloce. Il Consiglio direttivo si riunirà martedì 09. Si tratta di un posticipo dovuto a giornata più comoda per alcuni consiglieri. Buon proseguimento di settimana e di lettura.