Dicevamo che i punti trigonometrici, in questo caso di Ponteacco, sono utilizzati dai tecnici come riferimento per le operazioni di formazione e adeguamento delle cartografiche, con frazionamenti e introduzione in mappa di nuovi fabbricati o ampliamenti. Questi riferimenti possono ritrovarsi anche in alcune foto satellitari, individuati come “punti fiduciali maps”. Otto sono i punti fiduciali di Ponteacco: 1. spigolo ovest del fabbricato di Savina e Enzo Coren; 2. spigolo ovest del fabbricato di Claudio Crainich (ex-Piera Iussa); 3. spigolo nord-est del fabbricato di ex-Irene Romelli Iussa (ora Patrick); 4. spigolo sud-ovest della chiesa di Santa Dorotea; 5. spigolo nord-est del mulino Dorbolò; 6. spigolo sud-est dell’abitazione di Sergio Iussa; 7. spigolo est della cabina ENEL di Tiglio; 8 asse del campanile della chiesa di Santa Dorotea.
16.10.2020, La scomparsa di Paolo
Per molte estati abbiamo assistito all’arrivo di Paolo e Rosetta, con l’inconfondibile Fiat 128, ora targata PV (Pavia), ora PC (Piacenza), poi Verona, a seconda degli incarichi speciali svolti come funzionario di banca. Era per tutti noi un valore in più all’estate, anche festaiola o comunque di relax. Paolo e Rosetta sono stati una coppia indissolubile, sempre presente in luglio e agosto, alle sagre e ai picnic che un tempo coinvolgevano Paolin, Adele, Italo, Ada, Oreste, Graziana, Sergio, Sara e molti altri paesani. Salutiamo Paolo con rimpianto perché è stata una persona sensibile e generosa. Ha regalato al Centro due bei quadri a dimostrazione della sua grande passione, la pittura, eseguita nella sua grande sala-atelier affiancata alla sua casa. Lo vedevamo sempre a piedi con il suo passo inizialmente veloce, poi sempre più rallentato con l’andare degli anni, mentre andava a San Pietro ad acquistare il giornale. Appassionato di lettura e di arte, Paolo (91) era una persona di cultura, con la quale si poteva parlare e discutere di ogni argomento. Gli ultimi anni li ha trascorsi nella sua casa a Mirano/VE con il fisico ormai annebbiato da mille acciacchi. È mancato nella notte tra mercoledì e giovedì. Il nostro pensiero va a Rosetta: le mancherà la compagnia insostituibile di un marito sempre presente. Il funerale si svolgerà domani mattina (vedi necrologio in “Foto della settimana”).
15.10.2020, I punti trigonometrici di Ponteacco (1/2)
Sulle mappe catastali sono raffigurati con un triangolo al cui centro c’è un punto con un numero identificativo. Sono i punti trigonometrici, istituiti dal Catasto all’epoca delle costituzioni delle mappe catastale grazie all’imperatrice Maria Teresa d’Austria (in carica dal 1740-1780). Sui luoghi sono materializzati con oggetti metallici come grossi chiodi o piccole targhette. Il punto trigonometrico di Ponteacco corrisponde alla cappella della piazza, che fa da riferimento anche alla quota del paese sul livello del mare: 205 metri. Il cerchio con accanto un numero, entrambi in grassetto, posti allo spigolo di un fabbricato, oppure su un triplice di confine, indicano che quei luoghi sono “punti fiduciari catastali”, cioè dei punti univocamente individuati e geometricamente definiti. Sono utilizzati dai tecnici come riferimento per le operazioni di formazione e adeguamento delle cartografiche, con frazionamenti e introduzione in mappa di nuovi fabbricati o ampliamenti. Domani ci occuperemo della loro dislocazione in paese.
14.10.2020, Attenzione all’attenzione
Il nostro declino cognitivo è tale che nella musica pop sono scomparse ultimamente le intro strumentali, poiché manca la pazienza di aspettare il ritornello. Facciamo molta fatica a fare letture profonde o allenare il nostro cervello alla critica (non quella del vicino, arte in realtà mai perduta). Secondo uno studio dell’Università di Udine, quando lavoriamo perdiamo l’attenzione ogni 40 secondi, mentre 10 anni fa era ogni 3 minuti. Per riprenderla ci vogliono circa 15-20 secondi di nuova concentrazione. I ceti benestanti della nostra regione l’hanno capito e stanno ben attenti a non far perdere i propri figli nei meandri dei “devices”, come si chiamano ora i vari dispositivi elettroni. A un friulano su 6 è già difficile interpretare una data di scadenza. C’è gente talmente concentrata nella navigazione che ha perso il contatto con la realtà e vive in un costante stato di distrazione. Rischiamo il declino della nostra civiltà.
13.10.2020, La moda che fu (2/2)
Lasciati a noi stessi, in casa, nelle giornate svuotate dalle conseguenze e rischi della pandemia, anche il vestirsi era trascurabile, cessava di essere un fatto “culturale” (moda) e tornava ad essere mera funzione (abbigliamento senza fronzoli). Per le grandi griffe della moda è tempo di crisi, che si ripercuote anche sull’economia considerato che l’Italia detiene il 41% della produzione europea di tessile. Infatti, nei servizi dei TG, in Germania si pubblicizza la tecnologia e tutte le invenzioni ad essa collegate, mentre i TG italiani lanciano servizi con donne intente a cucire l’elastico delle mutande. Tornerà tutto come prima? Dopo i fast-food, parleremo di fast-feiscion? Ebbene sì, diamo il benvenuto ad una radicale semplificazione di questo mondo, rendendolo più sostenibile per l’ambiente e la società, per riallinearlo ai concreti bisogni della gente.
12.10.2020, Ieri al Centro
Discreta la presenza di soci ieri al Centro. Una sala calda e accogliente, gestita con grande disponibilità e simpatia da Enzo e Savina, che ringraziamo, ha fatto da sfondo alla giornata autunnale, regnata da pioggia debole, che non ha mollato un secondo. Savina ha offerto piccoli cubetti gustosi di frittata alle erbe, la cui bontà è nota in paese. Le nuove restrizioni sanitarie mettono un autentico veto su tutte le prossime iniziative: sarà possibile organizzare la cena di beneficenza a favore di Verdiana? Oppure la cena di Capodanno? Secondo le disposizioni, in sala non potrebbero sedere o essere presenti più di 20 persone. Gli appuntamenti rimangono programmati, ma valuteremo la loro fattibilità. È stato festeggiato il compleanno di Patrizia e anche Edoardo, il cui compleanno cade oggi, ha lasciato offerte le consumazioni. Si è parlato di funghi, di castagne del transito del Giro d’Italia (martedì 20 ottobre). Questa settimana ci porta nel cuore del mese. Auguriamo giorni sereni e proficui a lettrici e lettori.
11.10.2020, La moda che fu (1/2)
L’altro giorno abbiamo pubblicato nel box “questione di numeri” il dato di un -30 miliardi di fatturato nel settore della moda e accessori. Dicono, ma sono solo supposizioni, che in un ufficio pubblico di San Pietro al Natisone si era arrivati a portare un cambio d’abito a metà mattina, vestiti ovviamente griffati, borsette all’ultimo grido etc. Questione di sfoggio, mica di necessità. Durante l’emergenza sanitaria forse abbiamo scoperto la non sottile differenza tra abbigliamento e moda. È stato l’anno delle magliette anonime, delle tute da ginnastica, vestaglie e pigiami con cui nessuno si vergognava di filmarsi al cellulare. Siamo consapevoli che sostanzialmente ci vestiamo per gli altri, a volte anche per una sola persona. I produttori intanto stanno aggiornando i cataloghi, mentre le firma stanno andando in secondo piano …
10.10.2020, L’arrivo di una maestra d’asilo
Il 1° ottobre segnava anche l’avvio delle lezioni alla scuola materna del nostro paese gestita dall’ONAIRC, l’Opera nazionale di assistenza all’infanzia delle regioni di confine, con asili in FVG e SüdTirol. La maestra doveva presentarsi entro il 30 settembre. Scendeva dalla corriera alle 09:15 e la vecchia scuola diventava da quel momento la sua abitazione e residenza. La maestra, infatti, doveva risiedere anagraficamente proprio nell’edificio scolastico. Accolta dalla bidella, era accompagnata nelle aule e poi nel suo alloggio, al primo piano, vista nord-ovest, 3 finestroni altissimi, un materasso di 4/a mano, una stufa, un tavolino e un armadio. Questo era il “benvenuto” all’insegnante, spesso accompagnato da lacrime di tristezza. E Ponteacco era una scuola di lusso, in paese passava la corriera che dava quel senso di continuità e collegamento con il mondo esterno. Come potevano sentirsi le maestre di Prossenicco? Di Masarolis o di Montefosca? Spesso alloggiate in edifici lugubri, all’ultimo piano, indifese? Il primo giorno di scuola la maestra preparava un tavolino all’ingresso della scuola (di fronte alla cucina) e dava l’avvio alle iscrizioni: 20-22 bambini, poi 18-20, poi 15-18 fino alla successiva chiusura. Adattarsi al nuovo ambiente certamente non è stato facile per queste ragazze giunte nei nostri paesi anche da lontano.
09.10.2020, Ieri la riunione del Consiglio direttivo
In tutte le associazioni, il Consiglio direttivo è il cuore delle attività che vanno dalla gestione alla progettazione e il suo funzionamento è la garanzia del futuro dell’associazione stessa. Così avviene anche per la Pro Loco Ponteacco, le cui riunioni del Consiglio direttivo sono gradite, piacevoli, come avviene negli incontri tra vecchi amici. Anche ieri sera il clima era questo: ci ritroviamo volentieri, discutiamo costruttivamente gli argomenti scegliendo il meglio per la nostra Pro Loco che esce un po’ con le ossa rotte a causa di un anno nefasto, ma molto unita, come sempre, negli intenti. Ieri abbiamo analizzato la situazione finanziaria che, nonostante tutto, è sicura, ben strutturata, molto ben gestita (al centesimo). Nel corso della riunione sono stati stabiliti i turni domenicali fino al 06 dicembre, sono stati analizzati i vari aspetti della nostra associazione con l’indicazione di migliorie e piccoli (o medi) investimenti per offrire più servizi alle persone che chiedono il Centro per lo svolgimento delle feste. Il Consiglio ha approvato un lieve aumento dei prezzi del servizio-bar, che entrerà in vigore con il prossimo 01 gennaio. Domenica 25 si svolgerà un pranzo di solidarietà a favore di Verdiana Diaris, la ragazza rimasta gravemente inferma a causa di un incidente domestico. Confermata l’accensione delle stelle l’08 dicembre e altre iniziative durante il periodo natalizio. Valuteremo le prossime disposizioni sanitarie per organizzare la festa di fine-anno e dare così l’addio a un anno molto controverso e difficile.
08.10.2020, I mammoni diventano pessimi cittadini ? Scopriamolo! (2/2)
Il primo campanello d’allarme lo vediamo nella vita di ogni giorno, quando una percentuale di genitori disprezza apertamente l’autorità scolastica. Con micidiali WhatsApp il gruppo di genitori distribuisce facili insulti alle maestre, anche davanti ai figli, dentro e fuori le mura domestiche. Oppure le mamme che si impongono contro la vaccinazione dei figli, come se fossero oggetti da confinare in casa. Il risultato di questo modello incentrato sulla “privatizzazione” della sfera sociale è il cittadino-bambino, quello a cui è stata spiegata la vita prima che potesse viverla, quello a cui nessuno ha detto di no e che ora crede di poter opporre il proprio credo individuale a ogni norma condivisa. Mamme che sono riuscite a ridicolizzare il virus, madri che hanno figli disadattati, che necessitano insegnanti di sostegno. Madri che spendono tutta la vita cucinare e cucinare, a lavare e lavare, mentre la pigrizia avvolge il pargolo già abituato a stare steso sul divano. Da adulti avranno caratteri problematici come la vittima predestinata è la compagna o il compagno. Lo leggiamo ogni giorno sui giornali. In Svezia i giovani escono di casa a 17 anni, ma lì è un altro mondo: non si abbuffano di pasta Barilla, dove c’è casa