Gli animali sentono l’arrivo del maltempo e della pioggia e osservandone i comportamenti probabilmente anche noi potremmo capirlo…ma, con gli ultimi risvolti imprevisti dati dal cambiamento climatico, anche loro si trovano sicuramente in difficoltà. Pare che le api interrompano la raccolta di polline quando sentono arrivare la pioggia e addirittura raccolgano delle pietruzze e sabbia con cui zavorrarsi in caso di tempesta improvvisa. I bruchi e i lombrichi escono dal terreno prevedendo allagamenti; anche i cervi volanti volano ronzando al tramonto infastiditi dal maltempo in arrivo, mentre la civetta ci avverte cantando stranamente di mattina. Un detto dice “Gallo che canta a notte profonda porta nebbia al mattino seguente”. I pescatori sanno bene che i pesci , all’avvicinarsi del maltempo, diventano facili prede dato che vanno a caccia di insetti a pelo d’acqua. Anche rane, rospi, scorpioni, tutti animali che vivono in ambienti umidi, escono dalle tane a vanno a spasso per prendere la pioggia in arrivo. Nei Paesi, per scongiurare la tempesta, si suonavano la campane; nulla di comprovato, ma pare che le onde sonore possano allontanare la grandine; sentire il loro suono in maniera molto nitida, che sembrano molto vicine, è segno di pioggia in arrivo. Un modo di dire mai tramontato è “Piove, governo ladro!” e proviene dai tempi in cui si pagava la tassa sul sale; il prezzo veniva stabilito periodicamente dal governo possibilmente in giorni di pioggia quando, a causa dell’umidità, il sale pesava di più!
04.10.2024 Rifiuti in strada.
Da Ottobre 2023 gettare rifiuti in strada è reato penale con multe che vanno dai 1000 ai 10.000 euro in caso di rifiuti pericolosi. Lo diciamo perché, nonostante il buon livello di riciclo e conferimento dei rifiuti nella nostra zona, è ancora spiacevole constatare che molti “trogloditi” buttano a terra i loro rifiuti senza pensarci due volte. In strada a Ponteacco, nel giardino del Centro, lungo la strada per Mezzana, è facile trovare mozziconi di sigarette (perfino pacchetti!), fazzoletti, palloncini rotti, escrementi degli amati cagnolini, ecc. Questo incivile gesto ha un nuovo nome: littering, l’abitudine di buttare a terra piccoli rifiuti senza curarsi dell’ambiente e che può essere combattuta solo con l’educazione e la sensibilizzazione costante delle persone; a scuola si fa molta educazione ambientale da anni, ma pare che, crescendo, molte persone “dimentichino” cosa vuol dire il vivere civile. Andando a camminare per i nostri boschi portatevi sempre un sacchetto e un guanto per raccogliere i rifiuti; spesso troviamo buste di succhi e barrette di prodotti proteici usati da sportivi, ciclisti soprattutto, che, paradossalmente pensano di fare uno sport “sano”, ma non per l’ambiente! Concludiamo segnalando anche i rifiuti persi dagli operatori ecologici che, nella velocità del loro lavoro, “perdono” parte della loro raccolta per strada! Se andate a fare una camminata di martedì potrete trovare delle carte o delle plastiche, a seconda del turno di raccolta…
03.10.2024 Castellieri.
Forse a qualcuno di voi sarà capitato di vedere una partita di calcio a Gradisca di Sedegliano e avrà pensato che il Comune ha avuto un’idea brillante quando ha deciso di scavare un bel “catino” dentro al quale delimitare il campo da gioco, attorniandolo con delle gradinate di terra su cui far sedere gli spettatori. In realtà a Sedegliano hanno riutilizzato qualcosa che è presente nel territorio da svariati secoli, cioè un antico castelliere. Ovvero una fortificazione protostorica, un antico sistema di difesa di un villaggio che, grazie ai ritrovamenti di ossa umane, può essere fatto risalire almeno al 1.700 a.C., anche se probabilmente le sue origini risalgono già al 1.900 a.C. I castellieri sono presenti anche in altri luoghi della nostra Regione, come a Galleriano di Lestizza e a Savalons di Mereto di Tomba, ma quello di Sedegliano è l’unico che conserva pressoché intatto il suo sistema di argini difensivi. Sono stati individuati anche una porta di ingresso e un cimitero ai margini, posto probabilmente a protezione della comunità.
02.10.2024 Due lune?
Pare che in queste serate di ottobre, e fino al 25 novembre, la nostra Luna avrà un piccolo compagno in cielo: l’asteroide 2024 PTS. Questo oggetto è grande circa 11 metri ed è stato catturato dall’orbita terrestre che lo lascerà andare appena la pressione gravitazionale perderà la sua forza. Resterà a distanza di sicurezza e non rappresenta alcun rischio per noi, anzi, è un motivo di interesse per gli astronomi che potranno studiarlo da vicino. Già nel 2020 si era visto un altro asteroide gravitare per tre mesi intorno alla terra. Il 25 novembre l’asteroide lascerà la nostra orbita per tornare nello spazio profondo tornando nella fascia degli asteroidi Arjuna vicino al sole; percorrendo il suo viaggio, farà ritorno nel 2025 e poi nel 2055. Questi corpi celesti vengono scoperti, identificati e monitorati da vari gruppi di astronomi e appassionati che in tutto il mondo osservano il cielo ogni notte; questo asteroide, in particolare, è stato scoperto Dall’Osservatorio Atlas in Sud Africa il 7 agosto scorso. Molti cercheranno di identificarlo in cielo, dato che pare sia visibile a occhio nudo…ma non sarà certo splendente come la Luna; è solo un grande sasso!.
01.10. 2024 Ottobre.
Ecco arrivato il mese di Ottobre, decimo mese dell’anno che porta nel significato il numero 8 dal calendario romano; il 2 di questo mese si festeggiano i Nonni e gli Angeli Custodi; il 12 in America festeggiano il Columbus Day, giorno in cui Cristoforo Colombo arrivò nel Nuovo Continente e dove, il 31, festeggiano Halloween. Possiamo ricordare anche eventi storici come La Rivoluzione d’Ottobre guidata da Lenin in Russia nel 1917,il crollo di Wall Street nel 1929, la Disfatta di Caporetto nel 1917, il disastro del Vajont nel 1963.
Ecco una carrellata di proverbi provenienti dalla vita contadina che una volta seguiva le stagioni per i lavori nei campi e nelle cascine. Vento d’ottobre grida come l’orco e fa cascar la ghianda per ingrassar il porco. Se piove per San Gallo piove per cento giorni ma se fa bel a San Gal fa bel fin a Nadal. Chi semina in ottobre miete in giugno. O molle o asciutto per San Luca semina tutto.
Il lavoro principale era nelle cantine dove si preparava il vino: Ottobre, il vino è nelle doghe. Ottobre: vino e cantina da sera a mattina.
Un vecchio proverbio che si usava nelle Università diceva: Da San Luca a Natale tutti studiano uguale; da Carnevale a Pasqua chi studia e chi studiacchia.
Per quanto riguarda il meteo di ottobre molti sono i detti: Ottobre è bello ma tieni pronto l’ombrello. Ottobre è quasi matto ma nessun gli fa il ritratto. Ottobre piovoso, campo prosperoso. Ottobre gelato ogni insetto è debellato.
Nelle foto, Santa Dorotea in autunno.
30.09.2024 E ancora pioggia!
Siamo di nuovo a fare i conti con la pioggia; ogni temporale e perturbazione ci mette in allarme, tanto che ci pensiamo due volte prima di uscire di casa perché dobbiamo controllare il meteo, calcolare se rischiamo di trovare grandine, se dobbiamo lasciare aperte le finestre o ritirare il bucato. Le ultime piogge, tra giovedì e venerdì scorsi, hanno allagato prati e giardini, hanno provocato infiltrazioni d’acqua dai camini, sotto le porte, dai tetti; quasi tutti a Ponteacco hanno lamentato un disagio. E che dire degli abitanti di Mezzana che ogni mattina devono farsi il segno della croce prima di scendere a Ponteacco e sperare di non trovare la strada sbarrata da qualche albero caduto; alcuni tengono sempre nel portabagagli una motosega, unico mezzo da usare se hai fretta di raggiungere il fondovalle. E’ andata peggio agli abitanti di Mersino che si sono visti franare la strada in due punti e hanno dovuto utilizzare il percorso verso Montemaggiore per scendere a valle, con un allungo di 15 km. Ora la strada è in fase di ripristino. Il record di pioggia spetta a Uccea con 417 mm cadute in 36 ore mentre Ponteacco, nella giornata di venerdì, sono caduti 91 mm…fate le dovute proporzioni! Nella foto la strada per Mezzana.
29.09.2024 Diabete in aumento.
I dati sul diabete non sono confortanti; nella provincia di Udine le persone con diagnosi di diabete sono circa 40.000, cioè 69,2 su 1000 abitanti. La maggior parte dei diabetici hanno oltre i 65 anni ma, oltre al diabete di tipo 2, presentano spesso numerose altre patologie. Con l’obiettivo di seguire più direttamente questi malati è stato creato un Centro specifico al padiglione 8 dell’ospedale di Udine: cinque medici, una dietista e 8 infermieri seguiranno i pazienti più complessi, da quelli con diabete di tipo 1 al diabete in gravidanza, a quello nel post-trapianto, ecc. Personale altamente specializzato che sarà a disposizione per consulenze dirette e programmate anche negli altri ospedali, anche a Cividale. Si dovrà creare una Rete diabetologica che permetta l’assistenza direttamente sul territorio.
28.09.2024 Il Premio Campiello a una scrittrice “pordenonese”.
La scrittrice di origine pordenonese Federica Manzon ha vinto il Premio Campiello 2024 con il libro “Alma”, edito da Feltrinelli. E’ un racconto che viaggia tra passato e presente, tra storia e geografia, raccontando la vita di Alma, una donna che torna a Triste a raccogliere l’eredità del padre e scopre un mondo che non conosceva: Trieste e il Carso, l’ex Jugoslavia di Tito, le isole Brioni, popoli e genti. La particolarità del racconto è che la scrittrice non dice i nomi dei luoghi: Trieste è La Città, Roma è La Capitale, ecc. Una storia sulla riscoperta delle proprie radici e della storia dei Balcani. Insomma, una bella lettura per chi sta scegliendo un nuovo libro da leggere e vuole anche riscoprire posti e storie della nostra Regione, della nostra Storia. Il Premio Campiello è uno dei più prestigiosi premi letterari assegnato ogni anno ad un opera narrativa italiana; organizzato dagli industriali del Veneto nel 1962 e si tiene a Venezia nel Teatro della Fenice o nel Palazzo Ducale. Il primo a vincerlo è stato Primo Levi con “La Tregua”.
27.09.2024 Aganis e Krivapete in tv.
Le sorelle Aganis e Krivapete, fate d’acqua e creature magiche, si raccontano in una serie televisiva in 5 puntate di 15 minuti l’una e con scadenza mensile su Rai 3Bis, canale 810; dal 24 settembre e con replica il 27 alle ore 21.20. Varie attrici impersoneranno le Agane che racconteranno i più bei posti “acquatici” del Friuli attraversando paesaggi e atmosfere magiche. Si parlerà di fiumi, laghi, torrenti, risorgive, per riscoprire il territorio selvaggio e incontaminato della nostra Regione: la Valle d’Arzino, il torrente Orvenco a Montenars, Andreis e i Landris, il lago del Predil e la Slizza e, in fine, le Valli del Natisone con le Krivapete della Grotta si Antro.
26.09.2024 Il Parco Nazionale del Tricorno ha 100 anni.
Nel lontano 4 aprile 1924 il Ministero delle Foreste e delle Miniere di Belgrado decise la tutela dei 1.400 ettari della Valle dei Laghi; oggi il Parco Nazionale del Triglav, in Slovenia, dopo varie vicissitudini storiche e la riorganizzazione del 1961, festeggia il suo centenario dotato di ben 88.000 ettari di territorio, il 4% della superficie della Slovenia. E’ un area protetta che noi delle Valli conosciamo bene e che dovremmo visitare più spesso dato che, essendo confinari e facendo parte delle Alpi Giulie, siamo naturalmente simili. Il monte più alto delle Giulie è infatti il Triglav con i suoi 2864 metri di altezza e dà il nome al Parco; una catena di rocce calcaree che guarda verso sud, verso la pianura friulana; a nord ci sono le Caravanche e le Alpi Carniche fino alla Carinzia austriaca. In questo parco è presente la più importante popolazione di orsi in Europa; ci sono stambecchi, aquile, cervi, il gallo cedrone, camosci, i lupi da poco ritornati, la lice e moltissimi altri. Tra le piante, di cui 19 endemiche, spicca la Potentilla nitida, La Rosa del Triglav.
Nella foto di Stefano C., il Krnsko jezero, situato a 1394 m, è il più grande lago alpino della Slovenia.