29.05.2023, Ieri al Centro

   L’ultima domenica di maggio è stata una bella occasione di ritrovo al Centro. Il turno è stato condotto da Laura e Patrizia, due sorelle che ringraziamo di cuore per la loro disponibilità e simpatia. La giornata meteo, a parte qualche nube, è stata molto gradevole e i soci hanno occupato prevalentemente i tavoli esterni. Al fiume si sono ritrovate numerose persone, tra queste un gruppo di 12 escursionisti provenienti da varie zone del Friuli. Settimana corta quella che inizia oggi, grazie alla festività di venerdì prossimo. Sarà l’occasione per trascorrere un gradito fine-settimana. Auguriamo giorni gradevoli.

28.05.2023, Due interpoderali per Sorzento

   Ponteacco e Tiglio hanno vissuto in simbiosi per la presenza del negozio e dell’osteria da una parte, per il panificio e l’osteria con il gioco delle bocce dall’altra. Anche Ponteacco e Sorzento hanno avuto una storia simile, grazie all’osteria con alimentari della Mihelìnka e all’osteria un po’ più spartana dei Cosmacini. I ragazzi dei due paesi vicini, più quelli di Biarzo e Mezzana, frequentavano la Scuola elementare di Ponteacco. Oggi gli studenti sono accompagnati in classe dai numerosi Suv dei genitori, oppure dagli scuolabus, mentre al tempo i ragazzi si muovevano a piedi, sia con il bello che con il cattivo tempo. La domenica gli uomini si recavano nelle tre locande indicate, per trascorrervi il pomeriggio con uno o più taglietti. La simpatia e il saper fare il proprio mestiere erano una prerogativa delle persone che lavoravano dietro il banco. Va da sé che i sentieri interpoderali fossero assai trafficati, con un continuo andirivieni di persone, compresi i proprietari di prati (Teja) e boschi (Makota). Il nostro paese e Sorzento possiedono ancora due collegamenti: la strada interpoderale superiore, a tratti quasi inghiottita dalla vegetazione e l’attuale strada comunale, trasformata in pista ciclopedonale. Dei due tracciati, quello maggiormente utilizzato era il primo forse perché conduceva direttamente nel centro dei rispettivi paesi. Certo, la domenica sera grazie a un bicchiere di troppo, la strada del percorso superiore, di 15-17 minuti a piedi, poteva offrire inconsuete “visioni” che terrorizzavano i ragazzi.

27.05.2023, Giovedì avremo il nuovo Presidente

   L’Assemblea generale dei Soci lo scorso 2 aprile ha eletto il nuovo Consiglio direttivo che è una sostanziale conferma del Consiglio uscente, grazie alla fiducia riposta dai soci. È giunto il momento di eleggere il nuovo, o la nuova, Presidente della Pro Loco con una riunione del Consiglio che si svolgerà giovedì 1° giugno. Le risorse umane purtroppo sono quelle che sono! Il Consiglio avrebbe desiderato assistere ad un sensibile ricambio, ma purtroppo la fila di volontari non si è vista. Per motivi pratici il numero dei Consiglieri è passato da 11 a 9 e tra pochi giorni i “magnifici” si ritroveranno per la nuova nomina. Si farà il possibile per garantire al nostro prezioso sodalizio continuità, che abbracci tutto l’insieme di rami che costituiscono il nostro albero. Il 02 giugno, giorno di festa, daremo solo notizia della persona eletta.

26.05.2023, La coccinella porta fortuna?

   È un animaletto molto diffuso da noi. Per tutto l’inverno in nostro campanile ha ospitato decine di migliaia di coccinelle che avevano trovato tra le mura della torre un’ottima soluzione per svernare. La coccinella è un insetto assai rispettato al punto che tutti evitano di farle del male, forse per il binomio coccinella = portafortuna e le origini di questa credenza sono varie, accettate da molti in paese. Anzitutto c’è il colore, il rosso vivo considerato in molte culture simbolo di forza, di vitalità e di vittoria. Questo, in abbinamento alla sua forma tondeggiante, la rende rara tra i suoi simili e quindi di buon auspicio e il fatto che sul suo dorso spicchino sette punti neri, ne aumentano il prestigio, essendo il sette un numero considerato fortunato e connesso al divino. Le coccinelle sono state sempre ben viste poiché, nutrendosi di parassiti, proteggono i raccolti e i fiori. È simbolo di felicità amorosa, di benessere e successo, quanto basta per farne un portafortuna. E grazie all’ospitalità del nostro campanile, possiamo dire che Ponteacco è un paese fortunato.

25.05.2023, Un brutto pomeriggio d’estate (2/2)

   Il tornado attraversò di netto la scuola, devastandola. Il turbine poi si avviò verso Sorzento, terrorizzando i residenti e anche le persone che transitavano lungo la statale in auto, a piedi o in bicicletta. Due paesane ebbero la prontezza di riflessi di gettarsi nel fosso poco prima del mulino. Dopo il passaggio della furia il panorama lasciato dal vento era apocalittico: le tegole ricoprivano la strada, il campetto della scuola, la grondaia della scuola fu ritrovata accartocciata e appesa a un castagno sulle Makota, molti vetri rimasero frantumati, un grosso ciliegio rovinò a terra e non si contarono altri alberi sradicati, campi con granoturco piegato a terra. Le lenzuola di Delfina, messe a stendere, finirono sulle Teja. Per fortuna non ci furono feriti, ma lo spavento generale fu immenso, al punto di ricordarlo a sessant’anni di distanza.

24.05.2023, Un brutto pomeriggio d’estate (1/2)

   Quel pomeriggio d’estate del 1962 il caldo era opprimente e dense nuvole si ammassavano le une sulle altre, dapprima sopra Pegliano, poi via-via sul resto del cielo. Le mucche custodite nelle stalle erano irrequiete, poiché la loro sensibilità indicava che si stava preparando qualcosa di eccezionale. Dopo poche decine di minuti il buio calò sulla valle e il sacrestano Agnul si avviò di gran lena in chiesa, per suonare le campane che avevano il “potere” di scacciare le nubi. In tutte le case si iniziò a bruciare foglie e rametti di ulivo benedetto per chiedere clemenza e aiuto al Signore. Verso le 15:00 si scatenò il finimondo. Un vento sempre più violento interessò il fondovalle e una tromba d’aria, di potenza inaudita, si formò dalle parti di Cras, raggiunse in diagonale il nostro paese colpendo le case della Delfina e di Nunci che rimasero parzialmente scoperchiate …

22.05.2023, Ieri al Centro

   Un compleanno che è terminato in serata, ha concluso la domenica al Centro. È stata una giornata piuttosto movimentata per la corsa ciclistica del mattino, che ha visto molti partecipanti alla manifestazione per Haiti, giunta alla trentesima edizione e per il moto-raduno di Caporetto, ben organizzato, che ha richiamato molti appassionati delle due ruote, che si sono ritrovati nel vasto piazzale del Sacrario. Lungo la statale sono transitate centinaia e centinaia di moto. Ringraziamo Savina e Enzo per il turno, portato a termine con la solita simpatia e disponibilità. Graziana ha offerto ai presenti un giro di consumazione per festeggiare il suo compleanno. Una bella domenica, quindi, grazie anche alla temperatura gradevole e al venticello tiepido. La settimana che inizia oggi sarà feriale e ci porterà agli sgoccioli del mese. Auguriamo giorni felici, sereni.

21.05.2023, Problemi di sonno

    Al sonno dedichiamo in media un terzo della nostra esistenza, ma tale dato non vale per tutti. Un friulano su quattro accusa disturbi del sonno, una specie di “epidemia” che si è aggravata con il Covid ed è spesso una conseguenza per chi l’ha avuto. Anche in paese diverse persone ammettono di dormire poco e male, di avere difficoltà di addormentamento, di avere risvegli durante la notte con la conseguente difficoltà di riprendere sonno. Il fenomeno riguarda le persone dai 30-35 anni in su. I nostri meccanismi fisiologici sono regolati da un orologio interno di 24 ore che ci consiglia quando è il momento migliore per dormire, mangiare, andare al WC e una miriade di altri compiti essenziali, con un preciso ciclo giorno/notte. Una regolazione e alternanza fondamentali per il buon funzionamento del nostro organismo in cui il sonno svolge un ruolo molto importante, primo fra tutti quello di eliminare le tossine accumulate durante la giornata e l’elaborazione dei sogni che tutti facciamo nel corso di ogni notte. Gli specialisti del settore definiscono “ritmo circadiano” il periodo di circa 24 ore. Come un orologio interno, regola tutte le funzioni fisiologiche correlate alla vita, che si sincronizzano con le diverse fasi del giorno astronomico: le fasi di sonno e di veglia, il metabolismo, le secrezioni ormonali, la temperatura corporea, la pressione arteriosa, l’appetito, l’attività elettrica del cervello. Ed è proprio in quest’alternanza dettata dal nostro orologio personale che si possono trovare scompensi che causano l’insonnia.

20.05.2023, I sacerdoti stavano bene

   Fino ad alcuni decenni fa, la presenza di un sacerdote o di una suora in famiglia era sinonimo di benessere per tutti i membri. Oggi il nostro parroco dona le offerte a lui destinate (ufar e contributo per la benedizione delle case) alle singole chiese di riferimento, ma un tempo non era così, perché non esisteva l’Ufficio del Sostentamento del clero e il sacerdote doveva mantenersi con quei proventi, proporzionati alla grandezza della parrocchia e al numero di residenti. Chi non poteva pagare, era tenuto a consegnare il controvalore, e più, in derrate alimentari in un contesto dove la penuria era molto diffusa. Prosciutti (àmze), ossocolli, salami, salsicce, burro, formaggi riempivano generosamente le dispense dei nostri parroci che, come quelli che si sono avvicendati a San Pietro al Natisone, accettavano, non pretendevano. La cantina della canonica di Antro aveva il soffitto in travi carico di insaccati, ben ordinati: su una trave i prosciutti, su un’altra gli ossocolli, su due i salami e così via. C’è da dire che vari sacerdoti, come quello di Lasiz, hanno aiutato la popolazione più povera elargendo aiuti ai più bisognosi. Mentre le offerte della musnìza seguivano la contabilità ordinata della fabbriceria, quelle delle messe dei defunti erano destinate al celebrante e costituivano un’ulteriore fonte di reddito. Il relativo benessere dei sacerdoti e delle suore si estendeva così a tutti i componenti della sua famiglia e l’eredità che seguiva alla dipartita del “don” era assai ambita, costituita da somme di denaro, testi sacri e generalmente da un’assortita biblioteca.

19.05.2023, Denatalità (2/2)

   Un tempo, la nascita di un figlio fuori dal sacro vincolo delle nozze, costituiva una vergogna e il ripudio sociale della madre. Oggi finalmente non è così e ben venga qualsiasi bambino. Le coppie oggi rimandano, finché non è troppo tardi e non è certamente la pillola la responsabile del calo demografico. C’è un susseguirsi di scelte bloccate: poche agevolazioni ante e post-partum, costo eccessivo per il mantenimento del figlio (si parla di 6-8.000 Euro all’anno), mancanza di strutture per la prima infanzia, mancanza di adeguati incentivi economici, giovani che non riescono ad uscire dalla casa dei genitori perché le spese di affitto superano lo stipendio, l’ormai elevata percentuale di “Neet”, giovani che né studiano, né lavorano e rischiano di arrivare a 40 anni con la convivente in stato interessante. In questo dettaglio di situazioni si comprende bene perché le friulane non hanno figli e la necessità di invertire il trend è davvero urgente: far cambiare rotta a una nave che di per sé si muove lentamente, non è cosa semplice, ma bisogna cercare di giocare d’anticipo, se ce n’è ancora di tempo. Purtroppo le dinamiche della fecondità e delle nascite non sono in grado di far tornare la popolazione a crescere, ma possono fare la differenza sugli squilibri tra popolazione anziana e popolazione in età attiva.